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sabato 21 gennaio 2006

INTERNET: OCSE E MINISTRO PER L'INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE PROMUOVONO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI CONTENUTI DIGITALI

Presenti i principali leader mondiali

Conferenza internazionale
"Il futuro dell'economia digitale: creazione, distribuzione e accesso ai contenuti digitali"

30 e 31 gennaio 2006 - complesso di San Michele, Roma


Il Ministro Stanca: "Nei prossimi anni i contenuti digitali diverranno un fattore strategico a sostegno dell'economia"

Roma, 20 gennaio '06 - L'OCSE e il Governo italiano metteranno per la prima volta a confronto i principali leader internazionali del settore dei contenuti digitali per compiere un'approfondita analisi dell'attuale scenario e delle prospettive future.

Lo sviluppo dell'economia digitale è caratterizzato da vari fattori: l'evoluzione delle tecnologie hardware, software, delle reti e la loro convergenza, i motori di ricerca ed altri ancora.
Uno dei settori tra i più rilevanti e importanti è lo sviluppo dei nuovi contenuti digitali soprattutto per quanto riguarda la loro produzione, distribuzione, l'accesso, la commercializzazione, con implicazioni che riguardano anche la tutela della proprietà intellettuale e che coinvolgono aspetti sociali ed economici.

Per discutere la situazione e gli sviluppi di questa nuova frontiera, dalle enormi implicazioni non solo economiche, culturali, artistiche, letterarie ma anche normative, logistiche e produttive, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie e l'OCSE, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, hanno organizzato per il 30 e 31 gennaio a Roma, nel complesso di San Michele, la Conferenza internazionale "Il futuro dell'economia digitale: creazione, distribuzione e accesso ai contenuti digitali", cui prenderanno parte con il Ministro Lucio Stanca, anche Donald Johnston, Segretario Generale dell'OCSE; Chin Dae-Je, Ministro per l'Informatica e le Comunicazioni della Corea del Sud (paese all'avanguardia nel mondo per le politiche a sostegno dell'economia digitale); Michael J. Copps, Commissario della Federal Communications Commission degli USA, e Fabio Colasanti, Direttore Generale Società dell'Informazione e Media della Commissione Europea.

A spiegare l'importanza della conferenza è il Ministro Lucio Stanca, promotore dell'evento assieme all'OCSE: "Siamo alla fine della legislatura e vogliamo terminare aprendo sul futuro: nei prossimi anni i contenuti digitali diventeranno un fattore strategico a sostegno dell'economia, a partire da quella digitale. L'Italia ha da tempo avviato il circolo virtuoso dei contenuti digitali: infrastruttura-contenuti-competenze. Le opportunità tecnologiche oggi disponibili cambiano il modo tradizionale della produzione, della distribuzione, della commercializzazione dei contenuti digitali", ha detto il Ministro ricordando, a titolo di esempio, che "i nuovi contenuti vengono sempre più prodotti anche al di fuori delle tradizionali industrie dell'intrattenimento o dell'editoria, coinvolgendo settori quali il turismo, la Pubblica amministrazione, i servizi finanziari ed altro, fino a giungere agli stessi utilizzatori del Web, che divengono contemporaneamente produttori e consumatori di contenuti in rete".

Alla Conferenza saranno presenti diversi rappresentanti istituzionali, del mondo accademico e delle imprese (editoria, informazione, cinema, musica, arte, cultura, intrattenimento, etc.), del World Economic Forum, delle organizzazioni internazionali dei sindacati e dei consumatori.

Tra i molti relatori, oltre ai citati, ci saranno Giorgio Assuma, presidente della SIAE; il produttore Aurelio de Laurentis della Filmauro; Rita Hayes, Vicedirettore generale dell'OMPI-Organizzazione Mondiale Proprietà Intellettuale; Bruno Lanvin, senior advisor della World Bank; Marco Tronchetti Provera, presidente di Telecom Italia.

Tra i relatori anche i rappresentanti della BBC, British Telecom, Deutsche Telecom, Fastweb, Google, IBM, Rai, Skyitalia, Yahoo; Wikipedia e Wikimedia; del mondo accademico con le Università della California, Columbia, Harvard, Maastricht, St.Gallen, Law Centre della Georgetown University di Washington, London Business School e il Politecnico di Torino.

Testo disponibile sul sito www.innovazione.gov.it/


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