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lunedì 12 giugno 2006

Scienza e diritto in un dialogo tra Nord e Sud del mondo

All’ICGEB di Trieste scienziati e giuristi internazionali a confronto

Il diritto alla proprietà intellettuale, il trasferimento tecnologico nelle scienze della vita, le possibilità di accesso alle innovazioni, la tutela della biodiversità e il legame tra scienza e diritto.
Saranno questi i temi della Prima Conferenza Internazionale “Proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico nelle scienze della vita: un dialogo tra Nord e Sud del mondo”, organizzata dal Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB) a Trieste dal 12 al 14 giugno 2006, presso il centro congressi di AREA Science Park.

La Conferenza intende offrire ai partecipanti provenienti dai paesi industrializzati e dai paesi in via di sviluppo un’opportunità di confronto sulle sfide che nascono dalla possibilità di accedere e di commercializzare le scienze della vita e le biotecnologie.

Il diritto alla proprietà intellettuale, specialmente attraverso i brevetti, svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo e l’applicazione delle moderne biotecnologie. Attualmente infatti il sistema dei brevetti viene utilizzato dalle istituzioni pubbliche, dai centri di ricerca e dalle università per trasferire i risultati raggiunti e le invenzioni al settore privato. La cessione di un brevetto aumenta la probabilità che una determinata tecnologia trovi un’applicazione industriale o commerciale e, allo stesso tempo, permette di garantire un’ulteriore fonte di finanziamento all’istituzione che ha sviluppato la tecnologia.

Il tema dei brevetti però risulta particolarmente delicato nei paesi in via di sviluppo e nelle economie in transizione. Oltre a dover affrontare i problemi legati alla loro inadeguatezza tecnologica e alla relativa difficoltà ad acquisirla, i paesi in via di sviluppo infatti devono confrontarsi anche con il diritto alla proprietà intellettuale, così come disciplinato dall’Organizzazione Internazionale per il Commercio (WTO) mediante gli “Accordi relativi agli aspetti legati ai diritti di proprietà intellettuale” (TRIPS).
Dagli incontri preparatori all’adozione di tali accordi, che prevedono che ogni paese membro del WTO disciplini il diritto alla proprietà intellettuale, sono già emerse differenze sostanziali tra i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo. «I recenti sviluppi della scienza e l’ampia portata del commercio mondiale hanno reso necessaria una revisione a carattere internazionale del diritto alla proprietà intellettuale attraverso l’adozione e l’entrata in vigore dei TRIPS» spiega Decio Ripandelli, organizzatore della conferenza e direttore delle relazioni internazionali dell’ICGEB. «Dai recenti dibattiti però, è emersa la necessità di decidere se rendere più blande le restrizione dei TRIPS a beneficio dei paesi in via di sviluppo, per permettere loro di aver accesso a materiale genetico eventualmente protetto, nonché lanciare dei programmi di cooperazione globale per permettere ai paesi in via di sviluppo di essere in grado a loro volta di proteggere i prodotti e i processi innovativi da loro stessi sviluppati. Il nostro Centro, che promuove per statuto la cooperazione internazionale e la ricerca di possibili soluzioni ai problemi di sviluppo delle economie in transizione – continua Ripandelli - ha voluto pertanto organizzare questa prima conferenza internazionale per permettere a legislatori, scienziati, avvocati e giuristi di confrontarsi e di prendere in considerazione i bisogni e le richieste dei paesi in via di sviluppo».

Nel corso dei tre giorni, dunque, a Trieste si confronteranno i massimi esperti del settore e personalità di fama mondiale che ricoprono cariche di eccezionale rilievo internazionale, quali Ismail Serageldin, Direttore della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, Cynthia Cannady, Direttore dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO), Harald Kreid, Direttore Generale dell’Iniziativa Centro-Europea (CEI), Dimitri Piskounov, Vicedirettore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), Amedeo Santosuosso, Giudice della Corte d’Appello di Milano, Carlo Alberto Redi, Direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università degli Studi di Pavia.
Saranno, inoltre, presenti scienziati provenienti da Australia, Cuba, India, Israele, Italia, Messico, Montenegro, Polonia, Regno Unito, Serbia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e Sudafrica.

Durante la terza giornata di lavori, infine, verrà simulato un processo legale per un caso di presunta violazione di brevetto, con la partecipazione di giudici e avvocati internazionali esperti in materia.




120606
Ufficio Stampa: Monica Rio - Globo divulgazione scientifica

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