Comunicato stampa EuropAfrica-Terre Contadine
Campagna per un'agricoltura solidale e sostenibile nel Nord come nel Sud del mondo
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La terra ha un volto di donna,
in Africa come in Italia
La Campagna EuropAfrica conclude a Roma il secondo anno di attività invitando il 23 ottobre, donne produttrici, organizzazioni di categoria, sindacaliste, rappresentanti dei movimenti sociali come delle istituzioni che si occupano d'agricoltura, per valutare l’impatto della liberalizzazione dei mercati sulle economie rurali in Africa come in Italia e raccontare le nuove strategie di solidarietà in costruzione tra Nord e Sud del mondo grazie all’iniziativa delle organizzazioni e istituzioni coinvolte.
A confronto le leader contadine africane e le imprenditrici agricole italiane
Roma 13 ott - L’agricoltura contadina sfama il mondo, a partire dal lavoro delle donne. “Globalizzazione e Sovranità Alimentare - dalle politiche alle pratiche: la parola alle donne contadine tra Africa e Italia” è il titolo dell'incontro internazionale organizzato Lunedì 23 Ottobre dalle 15:00 alle 19:30 a Roma [FAO - IRAN ROOM (B016), Viale delle Terme di Caracalla, (Metro Circo Massimo) ] da Terra Nuova, Crocevia, Coldiretti, CIPSI, Chiama l’Africa, ARI, AIAB per la campagna “EuropAfrica-Terre Contadine”, con la partecipazione del Forum delle donne per l’agricoltura.
Un’ occasione, dunque, per tessere nuovi legami di solidarietà tra le donne della “nuova agricoltura” italiana e quelle del Sud – dell’Africa in particolare. Ma anche per raccontare e condividere il valore dell'agricoltura familiare nel Nord come nel Sud del mondo, nell’ambito del Mese di attività per la sovranità alimentare lanciato in occasione dello Special Forum Fao sull’alimentazione di fine ottobre. L’esperienza delle donne contadine dimostra, infatti, che l’agricoltura familiare è produttrice di cibi di qualità, spazio di impiego, sostenibile nel suo utilizzo dell’energia, portattrice della tanto decantata multifunzionalità, perno del concetto più ampio di sviluppo dei territori rurali che nell’Europa dei 25 rappresentano il 90% del territorio del continente. e in Africa assicurano casa e cibo all'80% della popolazione
Al centro del convegno l’interessante confronto tra tre leader contadine africane - Tiuosso Sanda Halima (Niger), Joséphine Atangana, (Cameroun), Ann Naanyu Kilele (Kenya) – con quattro imprenditrici agricole italiane aderenti a quattro organizzazioni di agricoltori, differenti per ispirazione ma decise ad un confronto costruttivo: Coldiretti, Cia, Aiab e Ari.
Nell’ambito del convegno la campagna EuropAfrica presenterà la costruzione di progetti di solidarietà e scambi concreti tra le imprenditrici agricole di territori italiani e africani, intorno a prodotti presenti in entrambi i continenti, come il latte nel Lazio e nel Mali, il riso in Piemonte e Burkina Faso".
Si prega di confermare la partecipazione all'incontro per permettere la predisposizione dei passi entro il 17 oct.
Programma
Lunedì 23 Ottobre dalle 15:00 alle19:30
FAO - IRAN ROOM (B016)Viale delle Terme di Caracalla, Roma
(Metro Circo Massimo)
Programma
15:00-15:30
Apertura dei lavori: Nora McKeon (Terra Nuova/EuropAfrica)
Viola Conti (Forum delle donne per l’agricoltura)
Saluti: Funzionario/a della FAO
Sappho Haralambous (IFAD)
15:30-17:15
PARTE 1: Le ricadute della globalizzazione e della liberalizzazione dei mercati:
parola alle donne rurali, come la vivono e come stanno reagendo
Presiede : Pasquale De Muro (Università degli Studi Roma Tre)
Relatrici dall’Africa:
Tre leader contadine: Tiuosso Sanda Halima (Niger), Joséphine Atangana
(Cameroun), Ann Naanyu Kilele (Kenya)
Relatrici dall’Italia:
Quattro imprenditrici agricole, Antonella Bellanca (produttrice di kiwi nel Lazio, membro
della CIA), Costanza Ferrini (produttrice di olio di oliva in Umbria, membro AIAB), Tecla
Fontana (cooperativa agricola multifunzionale del Veneto, membro ARI), e una giovane
imprenditrice di Coldiretti.
Discussione
17:15-17:30 Coffee break
17:30-19:15
PARTE 2: Quali sinergie tra donne rurali dell’Africa e dell’Italia?
proposte di azioni concrete
Presiede: Daniela Valentini (Assessorato Agricoltura della Regione Lazio, da confermare)
Relatrici :
Tiuosso Sanda Halima, (Collège de Femmes del Niger), Rosanna Contri (CIA),
Alessandra Tazza (Coldiretti- da confermare), Cristina Grandi (AIAB), Veronica Navarra
(ONILFA), Marcela Villareal (Directrice, Divisione di Genere e di Popolazione, FAO – da
confermare), Marie Margaret Muchada (Ambasciatrice dello Zimbawe presso l’Italia e la
FAO – da confermare), Assessorato Agricoltura della Regione Toscana.
Discussione
Conclusioni
Interverranno (lista provvisoria in attesa di conferma):
Elisa Baldini ( Progetti Mangrovia), Paola Barbieri (Presidente Fondazione Risorsa Donna),
Lia Caldarola, (responsabile regionale agricoltura DS, Puglia), Simona Capagna (Vas),
Patrizia Germini (Confesercenti), Barbara Gianni (Vicepresidente Fondazione Pangea),
Stefania Marcone (LegaCooperative), Sergio Marelli (Presidente dell’Associazione ONG
Italiane), Eugenio Melandri (Chiama l’Africa), Savino Pezzotta, Raffaella Sette (UILA-UIL),
Anna Torraco (Presidente Donne del Mediterraneo), Jean Leonard Touadi (Assessore
Cultura, Roma)
Traduzione simultanea inglese/francese/italiano.
Co-finanziato dalla Commissione europea
e dal Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo
Nicola Perrone | Ufficio Stampa | Rivista Solidarietà Internazionale
Cipsi | Viale Baldelli, 41 - 00146 Roma | T 06.5414894 | F 06.59600533 | E rivista@cipsi.it | W www.cipsi.it <http://www.cipsi.it>
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venerdì 13 ottobre 2006
In Africa e in Italia la terra ha un volto di donna: convegno a Roma il 23 ottobre, a confronto produttrici agricole africane e italiane
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RispondiEliminaIL FUTURO DI OGNI GIOVANE PALESTINESE
RAPPRESENTA
IL DOMANI DELLA STESSA LOTTA PALESTINESE.
T.D. è un ragazzo palestinese che, dopo molte difficoltà, è finalmente riuscito a proseguire i propri studi universitari in Italia frequentando un master in State Managment and Humanitarian Affairs all'università di Roma La Sapienza.
Il master ha una durata di 1 anno e mezzo e prevede la partecipazione ad uno stage di circa tre mesi presso ONGs e/o associazioni nazionali e internazionali.
Per i giovani palestinesi è molto difficile avere la possilità di studiare all'estero: gli ostacoli per ottenere i documenti e il visto sono molteplici e i sacrifici economici che le loro famiglie devono affrontare sono enormi, a volte impossibili da sostenere.
T. è stato finora fortunato riuscendo a raccogliere i soldi necessari per gli studi, ma le speranze che ha riposto in questo master rischiano di svanire se non trova una ONG di rilievo presso la quale svolgere uno stage significativo per il suo futuro professionale e che gli permetta di portare avanti, attraverso gli studi ed il lavoro, il suo impegno per la Palestina.
FAO, World Food Programme, UNHCR ... queste sono alcune delle importanti realtà che operano nella cooperazione internazionale e diritti umani.
Chiedo a chiunque di voi avesse un contatto in una di queste organizziazioni (o altre ONG operanti nello stesso campo) di scrivermi: un nominativo, un numero di telefono, un indirizzo email al quale inviare la candidatura di T. o più semplicemente un suggerimento; questo è l'aiuto che chiediamo ora.
Potete contattarmi via email a questo indirizzo: walla.riham@gmail.com
Riham.
http://guerrillaradio.iobloggo.com/