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venerdì 9 marzo 2007
Al Comunale di Bologna i libretti d’Opera diventano preziosi volumi monografici da collezione
Il Teatro Comunale di Bologna firma un innovativo progetto editoriale che vedrà la realizzazione di vere e proprie opere monografiche in sostituzione dei più tradizionali programmi di sala. Il primo volume è dedicato al dramma Boris Godunov - libretto e musica di Modest Musorgskij - dalla tragedia omonima di Aleksandr Puskin e dalla Storia dello Stato Russo di Nicolaj Karamzin, in scena al Comunale dal 20 febbraio al 3 marzo, per la regia di Toni Servillo, 47 anni, regista e attore, indimenticabile protagonista del film ‘Le conseguenze dell'amore’ di Paolo Sorrentino.‘L’iniziativa – spiega Giovanni Gavazzeni, assistente del Sovrintendente e principale curatore redazionale delle monografie – ha potuto contare sul supporto e sulla sensibilità di uno sponsor come Unipol e sull’entusiasmo di un editore bolognese come Pendragon’.‘Si tratta - continua Gavazzeni – di un prodotto di alta qualità sia sotto l’aspetto editoriale sia per i contenuti.
Da sempre il programma di sala è uno strumento di servizio per gli spettatori, che deve quindi, necessariamente, contenere il ‘libretto’ con i testi dell’opera (in eventuale traduzione, come nel caso del Boris), la discografia e note di regia o interviste che riassumano il pensiero del regista, del quale è riportata anche la biografia. Nel caso del progetto editoriale del Bibiena si è andati ben oltre predisponendo anche ‘rubriche‘ di approfondimento. In particolare ampio spazio sarà dedicato alle precedenti edizioni delle pièce a Bologna, con relative critiche dell’epoca e saggi musicologici. L’antologia letteraria aiuterà ad assaporare l’epoca degli autori. I volumi saranno corredati, inoltre, da un vasto apparato iconografico relativo all’Opera, ai cartelloni dei differenti allestimenti, ai protagonisti ecc.
‘‘Sarebbe bello – ha affemato il Sovrintendente Tutino – che questi libri diventassero oggetti di culto, importanti da collezionare’.Nel caso della monografia dedicata al ‘Boris Godunov’ un saggio di Angelo Foletto introduce alla storia, alla tragedia e al dramma musicale dell’ ‘Ur-Boris’; nelle note di regia una breve conversazione con Tony Servillo svela il pensiero del regista sull’attualità dell’opera; l’antologia letteraria introduce all’atmosfera della Russia di Musorgskij attraverso brani di Gogol e Dostoevskij, due tra gli scrittori più rappresentativi del Paese nel XIX secolo che risultano, tra l’altro i preferiti dall’autore. Conclude la sezione uno stralcio del Boris di Puskin. Per i melomani più curisosi è possibile ripercorrere le rappresentazioni bolognesi dell’opera attraverso locandine e critiche giornalistiche d’epoca, giungendo infine alla presentazione dei protagonisti scelti da Servillo.Parallelamente è partito il restyling dell’immagine del teatro, che prevede una nuova veste per i cartelloni e anche un nuovo logo ad opera del designer argentino Miguel Sal.Il Sovrintendente l’ha voluto per dare ‘un segnale forte di ripresa e di slancio verso il futuro’. ‘Ogni opera in scena al Bibiena sarà presentata da una locandina estremamente innovativa, con immagini di appeal – spiega lo stesso Tutino - che suscitino curiosità anche in quella parte di pubblico dalla quale non ci si può aspettare che conosca i personaggi o le trame delle rappresentazioni’.Per l’opera di Musorgskij, tra varie proposte, è stata scelta una mezza cipolla (visibile anche sulla copertina del libro), la cui forma richiama immediatamente quella delle guglie delle chiese ortodosse; inoltre il Boris parla di lotte per il potere, di omicidi che ne generano altri, esattamente come gli strati della cipolla.
Il primo volume, ‘Boris Godunov’, edito da Pendragon, è già in vendita in tutte le librerie bolognesi e nelle principali librerie musicali italiane al prezzo di 14,00 €.
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