La ricchezza di Bill Gates non dipende dalla sua fortuna, ma dipende dal fatto che egli ha fornito al mercato qualcosa di estremo valore: la possibilità di utilizzare un computer per semplificare il lavoro e la vita delle persone. L'uomo più importante d'America, definito dal Forbes "l'uomo più ricco del mondo", sottolinea sempre nelle sue interviste come la storia dell'informatica non sarebbe quella che è senza il duro lavoro suo, di Steve e di tutto lo staff Microsoft continuamente impegnato nella ricerca di soluzioni avanzate che possano rendere l'esperienza del computer e della Rete più semplice e amichevole.
Nei suoi libri "Le 10 regole del Successo" e i "Nuovi Condottieri", Paolo Ruggeri Responsabile R&D di Mind Consulting Italia, approfondisce l'argomento del "duro lavoro" a più riprese, rapportandolo soprattutto ai collaboratori di un' azienda. Il successo di un'impresa dipende infatti dal duro lavoro di tutti quelli che vi lavorano, nessuno escluso. E' facile comprendere come un imprenditore o un manager possano essere auto-motivati al duro lavoro. Più difficile è capire invece che cosa possa motivare i collaboratori al duro lavoro giacché se essi avessero le medesime abilità, capacità, formazione e automotivazione dei leader, probabilmente a questo punto sarebbero degli imprenditori anche loro. Un'indagine condotta da Mind Consulting Italia ha evidenziato quali sono i fattori che motivano i collaboratori al duro lavoro, le molle che spingono le persone ad agire. L'analisi ha coinvolto un numero elevato di collaboratori di varie aziende, settori, categorie e livelli a cui è stato sottoposto un questionario specifico elaborato per il mercato italiano sulla base di quello utilizzato dallo studioso di motivazione Elton Mayo.
Nel questionario erano elencati 10 fattori motivanti. Ai collaboratori veniva richiesto di riordinarli in ordine di priorità ovvero di che cosa desiderassero di più dai propri superiori. I risultati del test si sono rivelati sorprendenti oltre che estremamente interessanti.
COSA IL PERSONALE CONSIDERA PIU’ IMPORTANTE:
1. Pieno apprezzamento per il lavoro svolto
2. Sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro
3. Comprensione e interesse verso i problemi personali(interesse per lui come persona)
4. Buon livello salariale
5. Sicurezza del posto di lavoro
6. Lavoro interessante
7. Promozioni e crescita insieme all’azienda
8. Lealtà della direzione verso i collaboratori
9. Buone condizioni di lavoro
10.Disciplina non opprimente
Il "livello salariale" si colloca al 4° posto, il "lavoro interessante" al 6° posto e la "disciplina non opprimente" è stata relegata al 10° posto. La risposta alla query si trova nei primi tre punti. I collaboratori sono motivati al duro lavoro e a dare il massimo quando: ricevono apprezzamento per il lavoro svolto; vengono coinvolti nei risultati dell'azienda e c'è interessamento anche per la loro realizzazione individuale. Mary Kay Ash fondatrice del gigante Mary Kay Cosmetics usava dire: "Ogni persona che incontri ha un cartello intorno al collo che dice: fammi sentire importante. Se lo farai avrai successo non solo nel lavoro, ma anche nella vita".
Francesca Cattozzo
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