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lunedì 26 marzo 2007

PRECISAZIONI IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL CANDIDATO DE "L'ALTRA SICILIA", PROF. MASSIMO COSTA

MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA DELLA SICILIA
fondato nel 1943


- CUMUNICATU STAMPA -


PRECISAZIONI IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL CANDIDATO DE "L'ALTRA SICILIA", PROF. MASSIMO COSTA


In merito alle affermazioni contenute nel comunicato intitolato «Adesso è ufficiale: quelli che si richiamano al Sicilianismo storico schierati contro di noi» firmato dal candidato a Sindaco di Palermo per il movimento "L'Altra Sicilia", Prof. Massimo Costa, il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ritiene doveroso, necessario ed urgente esprimere alcune precisazioni.


Innanzitutto, riteniamo che la «vergogna!» esclamata dallo stesso Costa, dovrebbe ricoprire chi passa in rassegna una serie di soggetti politici, ritenendosi nell'autorità di "fare le pulci" in merito alle loro (vere o presunte) scelte politiche ed elettorali, per un mero fine pubblicitario/propagandistico («E questa è un'altra buona ragione per votarci!», sostiene). Tali critiche, dure quanto grossolane, colpiscono anche il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, definito «piccolissimo e agguerritissimo partito indipendentista» che «rilascia dichiarazioni secondo cui è meglio annullare la scheda che dare spazio ad un altro "partito"».


Tale affermazione è, per lo meno, destituita di fondamento, nonostante le presunta "ufficialità" sostenuta nel titolo del comunicato. Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, ad oggi, non ha espresso alcun orientamento in merito alle prossime elezioni amministrative, né in generale, né in merito allo specifico caso della città di Palermo. Questo perché il MIS, che in quanto non "partito" ma movimento "trasversale" di liberazione nazionale ha sì attenzione verso il momento elettorale ma non pone (pur intendendo realizzarla in talune realtà a determinate condizioni) la partecipazione al voto come fulcro irrinunciabile, parteciperà, preferibilmente con liste proprie o liste civiche e/o condivise, solo in quelle realtà ove lo stato organizzativo locale potrà garantire l'impegno a conseguire un risultato che possa portare ad una crescita della comunità indipendentista e ad un miglioramento reale e concreto delle condizioni di vita del comprensorio ove presenzierà elettoralmente.


Inoltre, il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia crede profondamente ed interamente nelle libertà democratiche, e quindi ritiene riprovevole l'intento denigratorio espresso nel comunicato in oggetto verso quei soggetti politici che, richiamandosi a vario titolo alle lotte per una Sicilia migliore, hanno legittimamente e liberamente fatto scelte molto differenti fra loro. Ci sembra, ma siamo certi che verremo smentiti, che l'intento del Prof. Costa e de "L'Altra Sicilia" sia più quello di stabilire un primato e, nel peggior stile dei partiti italiani, delegittimare i soggetti politici consimili ed avversari, che non quello di lottare solo ed unicamente per Palermo e per la Sicilia. In tal senso sembrerebbe porsi l'affermazione «oggi in Sicilia, piccolo o grande che sia, esiste solo un soggetto che possa considerarsi autenticamente siciliano e autenticamente vitale: L'ALTRA SICILIA-Antudo», che prelude ad un preciso proclama ed un diretto invito: «Per ora non parliamo con costoro. Attendiamo i risultati elettorali per riaprire comunque un dialogo per il solo bene della Sicilia. Per ora però ci rivolgiamo di cuore ai loro elettori ed anche ai militanti di base: vi hanno traditi. Ebbene, abbandonateli!».


Onestamente, il risultato da prefisso telefonico (o poco più) che, data anche la legge elettorale, conseguirà la lista a sostegno del Prof. Costa (qualora la presenza al voto sia confermata) ci sembra un argomento un po' "leggerino" da porre sul "tavolo delle trattative" agli altri soggetti politici così duramente contestati (peraltro, in base a notizie quanto meno imprecise) in campagna elettorale.


Fra i quali, il MIS sembra essere l'obiettivo più odiato, se ad esso è diretta l'affermazione «avanzi mummificati di battaglie passate che farebbero bene ad autosciogliersi».


Queste «battaglie passate» sarebbero forse quelle combattute dai martiri dell'EVIS caduti per l'Indipendenza della Sicilia? E gli «avanzi mummificati» sono i pochi valorosi reduci di quella esaltante stagione che oggi sostengono il rinnovato MIS, o i non meno valorosi, e ben più numerosi, giovani che oggi ci sostengono, sposando il nostro verbo convintamente democratico, nonviolento e puramente indipendentista, rappresentando il futuro della Nazione Siciliana?


Ma le inesattezze e le brutalità non si concludono qui. Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, infatti, non è mai stato «invitato a un tavolo» prima della decisione de "L'Altra Sicilia" di partecipare al voto a Palermo, e solo a Palermo, sembrerebbe, dato che a quanto pare altrove L'Altra Sicilia non ha sufficienti forze. Eppure, ad una nostra missiva privata inviata per cercare di dirimere la situazione amichevolmente, lo stesso Prof. Costa è sembrato "cadere dal pero" all'apprendere che il MIS, com'è ovvio, ha dei militanti a Palermo, sebbene non ancora riuniti in un coordinamento stabile! A quanto pare, il "sicilianismo" per Costa si esaurisce nella bellissima ex Capitale del Regno di Sicilia. Anche perché lo stesso candidato "Sinnacu" (che, oltre che "sicilianista", si ritiene l'unico candidato "siciliano", qualità che Cammarata e Orlando hanno acquisito alla nascita) ritiene di poter cucire il distintivo di «venduto» alla giacchetta di chiunque non lo sostenga, quindi solo ed esclusivamente in base alle scelte fatte per le elezioni a Palermo.


Se dovessimo usare lo stesso metro di valutazione, dovremmo fare delle curiose considerazioni leggendo questa dichiarazione rilasciata dall'ex combattente della Repubblica Sociale Italiana ed ex Ministro, Mirko Tremaglia, al giornalista Claudio Sabelli Fioretti, a proposito dei risultati dei votanti all'estero delle ultime elezioni politiche: «Abbiamo perso perché c’erano più di cinque liste di centro destra. Forza Italia, Udc, Lega, Mussolini, Fiamma, Altra Sicilia. Abbiamo preso più voti ma meno seggi».


E si tratta di un'intervista pubblicata sull'autorevole "Corriere della Sera - Magazine". Mentre le esternazioni del Prof. Costa circa la presunta avversione del Movimento per l'Indipendenza della Sicilia verso la sua candidatura, prodotte senza che lo stesso si sia premurato di interpellare direttamente il MIS stesso, sono basate sulle affermazioni apparse su un forum del portale www.politicaonline.net ad opera di un utente che, come gli altri "coperto" da un nickname, le ha prodotte in base alla mera propria visione individuale, e sottolineando, peraltro, come quelle fossero solo opinioni personali, prodotte nell'ambito della normale aperta dialettica propria del MIS, che non potevano e non dovevano impegnare in alcun modo il MIS, pur egli essendo un dirigente del MIS stesso (anche se va sottolineato che al di fuori del Presidente Nazionale e del Segretario Politico, tutti i dirigenti del MIS vanno considerati principalmente come "tecnico/organizzativi", e al di fuori di ciò sono militanti pari a tutti gli altri - proprio non regge quindi il paragone, fatto in privato dal Prof. Costa, con le dichiarazioni di un Fassino o di un Berlusconi...), e come non esistesse alcuna comunicazione ufficiale del MIS che riguardasse "L'Altra Sicilia".


Dovrebbe quindi spiegarci il Prof. Costa in seguito a quali nostre affermazioni, da ricercarsi sul sito ufficiale www.siciliaindipendente.org, avrebbe voluto «scuse ufficiali», come riferisce nella sua risposta alla nostra richiesta di chiarimenti e rettifica, che lo stesso sembrerebbe quasi voler legare e condizionare ad un «appoggio ufficiale e concreto» (quindi, si presume, anche economico) da parte nostra, quando forse ignora che essa è dovuta per legge in caso di diffusione di notizie errate, negli stessi modi e tempi dell'affermazione originaria.


Onestamente, ci verrebbe da dire che sotto alcuni punti di vista "Palermo non fa primavera" e se c'è da spendere del denaro, preferiamo farlo non concentrandoci su un solo evento elettorale, ma piuttosto nel promuovere gli sforzi di tutti quanti, checché ne dica il Prof. Costa nella sua missiva, badano al MIS in quanto facendolo servono la causa comune.


Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, infatti, aborrisce i concetti di "isolamento" e "separatezza", e la prosecuzione dell'azione politica dello stesso, dal 2006 riapertasi anche alla partecipazione elettorale diretta, è aperto ad un esplicito "ecumenismo" nell'ambito delle organizzazioni indipendentiste (e non solo) con il fine di costruire, assieme, la classe dirigente dello Stato Siciliano Indipendente, che può nascere solo tramite il corrente processo di decolonizzazione (politica, sociale, economica, culturale) che passa anche e soprattutto tramite la lotta al fenomeno mafioso (tema che sembra non appassionare molte sigle politiche) che è emanazione e strumento dell'oppressione colonialista italiana. Solo così sarà possibile per il Popolo Siciliano esercitare l'inalienabile diritto di autodeterminazione dei popoli, e portare la Nazione Siciliana all'indipendenza.


Per giungere a ciò, si deve passare anche dalla politica fatta quotidianamente sul territorio nelle realtà locali e dalle elezioni in tali realtà, ove, ai fini di un'immediata risoluzione delle vertenze più urgenti, si rende giusto e necessario collaborare, entro precisi ambiti programmatici, con le realtà politico/partitiche, anche di ispirazione ed origine italiana, già attive in quei delimitati ambiti territoriali. E senza che nessuno gridi allo scandalo ostentando false immacolate vesti virginali.


In tal senso, il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia annuncerà prossimamente le proprie linee d'azione circa le elezioni amministrative del prossimo maggio.


Catania, 26 marzu 2007


A cura dell'Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda del M.I.S.



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