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lunedì 26 marzo 2007

UFO: Francia svela sul web i suoi dossier segreti

Sono 1600 casi, il 28% dei quali inspiegabile, studiati dal Geipan, struttura del Centro nazionale per gli studi spaziali francesi



 Ufo, la Francia svela i suoi segreti dopo 30 anni i dossier sul web E' IL PRIMO dicembre 1979, sono le 7 e 35 del pomeriggio, un negoziante del sud della Francia sta tornando a casa in auto. Improvvisamente sulla sua sinistra gli passa vicino una palla luminosissima che muta colore dal bianco al rosso, passando per l'arancio e il giallo. Quella "palla" emette un suono stridente, un beep beep fortissimo. L'uomo, terrorizzato, accelera per arrivare il più presto possibile a casa. Settanta, ottanta chilometri all'ora. A due km dalla sua casa il fenomeno scompare improvvisamente. Lo shock fu così violento che egli ebbe un blocco intestinale che durò a lungo. Testimone serio, testimonianza considerata veritiera. Altra situazione: è il 15 ottobre 2004. Nei della Francia quattro Mirage vengono seguiti da un oggetto volante non identificato. I piloti, che avvistano l'oggetto per circa 15-20 secondi, fanno in tempo a chiamare le basi a terra, ma i controllori di volo non osservano alcun segnale sui loro radar. La testimonianza è certa, l'evento rimane inesplicabile.

Sono questi il primo e l'ultimo di una lunga serie di avvistamenti di oggetti volanti non identificati ritenuti non spiegabili, le cui testimonianze sono risultate di altissimo valore dal Groupement pour l'Etude et l'Information sur les Phénomènes Aérospatiaux Non identifiés (Geipan) francese. Il Geipan venne fondato nel 1977 dal Cnes, il Centro nazionale per gli studi spaziali francesi per studiare i fenomeni inesplicati che avvengono nei cieli. Dopo 30 anni di ricerche tenute segrete oggi gli archivi verranno aperti al pubblico e messi a disposizione su internet.

In tutto sono circa 1.600 casi e, tolti quelli assolutamente inaffidabili, tra quelli ritenuti interessanti il 28% non ha ancora avuto una spiegazione. I fenomeni perfettamente chiariti sono il 9%, quelli probabilmente identificati sono il 33%, mentre quelli per cui è difficile dare una valutazione, nonostante la loro importanza, sono il 30%. Materiale che richiederebb 100.000 pagine per poter essere pubblicato su carta: si tratta di 3.000 verbali di oltre 6.000 testimoni, redatti dalle autorità di vario tipo, dalle gendarmerie a ricercatori.

Spiega Jacques Patenet, responsabile del progetto: "Il fenomeno Ufo non è certamente nuovo, ma negli ultimi anni ha avuto un forte richiamo da parte dei media. Il lavoro che ora pubblichiamo, grazie alla volontà del Cnes, darà modo agli studiosi di analizzare ulteriormente questo problema. Tuttavia preferiamo chiamare gli eventi insoliti Pan ossia Phénomène Aérospatial Non identifié, piuttosto che Ufo o altro che può portare a errate interpretazioni".

Il rapporto del Cnes non è il primo studio realizzato sugli Ufo. Gli Stati Uniti ad esempio, hanno studiato il fenomeno a livello statale più di una volta. Nel 1947-48 l'Air Technical Intelligence Center (Atic) della base di Wright Patterson di Dayton nell'Ohio, divenne centro di riferimento per i primi rapporti di Ufo, il quale aveva il compito di verificare l'esistenza di un'eventuale arma segreta nemica. Nacque poi il Progetto Sign. Si trattava di una commissione militare voluta con decreto del Ministro della Difesa Americano. I lavori durarono circa un anno dopo di che il progetto ripartì con il nome di Progetto Grudge. Il 30 aprile 1949 viene stilato il rapporto finale: gli Ufo non esistono.
<B>Ufo, la Francia svela i suoi segreti<br>dopo 30 anni i dossier sul web</B>

Ma nel 1952 una nuova ondata di avvistamenti obbligò a una nuova inchiesta: nacque così il progetto New Project Grudge, più noto come in codice Project Blue Book. Operò fino a al 1969 e fu la prima importante ricerca sui dischi volanti. I risultati, ancora una volta, dissero che per l'Air Force i cosiddetti Ufo non costituivano una minaccia alla sicurezza nazionale e non esistevano prove decisive della loro origine spaziale. Nel 1966 fino 1968 venne indetta la Commissione Condon che affrontò la documentazione del Progetto Blue Book per dare un'ultima parola sui casi in studio. Questa commissione dette vita così al Project Colorado, il cui gruppo di esperti faceva capo all'Università di Boulder nel Colorado, la più qualificata istituzione scientifica nel mondo per lo studio dell'alta atmosfera e dello spazio circumterrestre.

Nel gennaio 1969 fu stilato il verdetto del controverso Rapporto Condon, secondo cui il fenomeno non era degno di alcun rilievo, malgrado, appunto, l'alta percentuale di casi inspiegati in esso contenuti. Vi sono stati, poi, altri studi considerati seri i quali, comunque, non giunsero mai a una conclusione definitiva. Ora adesso lo studio del Cnes: ancora una volta fenomeni inspiegati si mostrano nei nostri cieli, ma ancora una volta rimane misteriosa la loro fonte.


Origine: Repubblica

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