Hanno collaborato a questo numero: Clementina Ferrandi, Peter E. Hodgson, Julio Moreno-Dávila Hernández, Flavio G. Nuvolone, Rafael Pascual, Costantino Sigismondi.
Dall´indice:
Rafael Pascual
Introduzione pag. 2
Costantino Sigismondi
Gerberto: lo scienziato che divenne Papa pag. 3
Flavio G. Nuvolone
Gerberto d'Aurillac e la cultura: realtà cristiane? pag. 15
Clementina Ferrandi
La lettura del simbolo e i suoi limiti
in ambito psicoanalitico pag. 27
Julio Moreno-Dávila
I metodi di Monte-Carlo: un contro-esempio
contro il Darwinismo pag. 37
Peter E. Hodgson
L'energia nucleare, le altre fonti energetiche
e l'ambiente pag. 42
Introduzione a cura del direttore del Master in Scienza e Fede P. Rafael Pascual, L.C.
Con piacere e soddisfazione arriviamo a questo quarto numero speciale della rivista 21mo Secolo su Scienza e Fede. Un anno si chiude alle nostre spalle ed un altro, pieno di prospettive, si schiude davanti a noi.
Siamo certi che anche in questo numero abbiamo parlato di scienza e fede partendo da una prospettiva multi-disciplinare che tende ad affrontare diversi argomenti con l'entusiasmo e la curiosità sia dello scienziato sia del credente che vuole comprendere sempre più questo splendido mondo in cui ci è dato vivere.
Per la parte dedicata agli scienziati e credenti, andremo alla riscoperta, grazie agli articoli dei professori Flavio Nuvolone e Costantino Sigismondi, di uno scienziato particolare, un uomo vissuto mille anni or sono, figura carismatica di quel passaggio epocale che fu l'Anno Mille: Gerberto d'Aurillac, ovvero Papa SilvestroII. Gerberto, esperto di astronomia, introdusse l'astrolabio in Europa mutuandolo dalle conoscenze degli arabi (egli rimane un grande esempio di dialogo interreligioso). Fu docente di matematica, musica, retorica e medicina. Nel 999 e fino al 1003 divenne Pontefice col nome di Silvestro II.
Al giorno d'oggi, quando troppo spesso si parla a caso delle fondamenta morali ed etiche dell'Europa, ci si dimentica che un millennio prima vi fu chi ebbe la lungimiranza di pensare a un'Europa con radici cristiane che guardasse ad Est, e che mise in pratica i suoi intenti, istituendo le Chiese nazionali di Polonia e Ungheria.
L'importanza della riscoperta di questo grande Papa è ben riassunta dalle parole del prof. Sigismondi: «La figura di Gerberto si presenta al mondo culturale contemporaneo come la stele di Rosetta fu per gli egittologi del 1800: contiene i segreti per parlare la lingua del dialogo tra Scienza e Fede, tra Cristianesimo ed Islam, tra Politica e Religione. Nella sua operosa vita, fino alla consunzione, Gerberto è stato artefice di questi dialoghi, ed è ora che la storia lo onori per questo suo prezioso servizio, riscattandolo da leggende posteriori alla sua morte, fiorite dall'invidia, dall'ignoranza e dalla strumentalizzazione».
Possono dei modelli matematici inserirsi e contribuire a far luce nel sempre più acceso dibattito sull'evoluzione? La risposta sembra essere sì. Il professor Julio Moreno-Dávila ci dimostra con dei modelli matematici chiamati "Metodi di Monte-Carlo" come alcuni assiomi contenuti nel libro L'evoluzione delle Specie non siano affatto da prendere come scritti sul marmo, tutt'altro.
Vedremo come queste assunzioni, che in sintesi riducevano l'avvento della razza umana ad "un caso" nel lungo cammino dell'evoluzione, vengano confutate alla radice proprio grazie alla matematica.
Nello scorso numero speciale, la prof.ssa Clementina Ferrandi ci aveva invitato a una profonda riflessione riguardo alla cosiddetta "intelligenza artificiale".
Adesso ella continua la sua analisi nell'articolo: Discussione intorno al simbolismo. La lettura del simbolo e i suoi limiti in ambito psicoanalitico, e afferma che bisogna porre attenzione a non ridurre l'atto del pensiero ad un mero scambio di informazioni a livello neurale. Nel pensare c'è molto di più: la nostra stessa essenza. L'atto del pensare proietta l'uomo verso la trascendenza.
Concludiamo questo numero parlando di energie sostenibili e ambiente col prof. Peter Hodgson, yellow del Corpus Christi College (Università di Oxford) ed esperto in materia. L'Italia vive una situazione di precarietà energetica che sussiste da diversi anni. Il blackout del 28 settembre 2003 e la crisi del gas dello scorso inverno hanno portato all'interesse dell'opinione pubblica il problema dell'estrema vulnerabilità energetica del nostro Paese. Il prof. Hodgson non ha ricette miracolose, ma parte da un'analisi di tutte le risorse finora utilizzate, dal declino nell'uso di combustibili fossili al campo delle risorse rinnovabili, che devono essere senz'altro incrementate, fino ad approdare alla convinzione che solo lo sviluppo del nucleare civile sia la migliore risposta al deficit energetico. Il prof. Hodgson ci parla tuttavia di alcune centrali, tutt'ora in fase di studio, in cui si utilizza un tipo di fissione che tende a consumare tutto il combustibile in modo da ottenere poche scorie.
Che dire poi della reazione di fusione nucleare allo studio da decenni che utilizzerebbe il deuterio?
Vale la pena, dunque, in una prospettiva di rinnovamento delle risorse energetiche, considerare anche l'utilizzo di tecnologie nucleari all'avanguardia, più sicure ed efficienti.
Segnaliamo infine l'uscita di alcuni volumi curati dal Master in Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.
I primi due vanno ad arricchire la collana del Progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest), una realtà che include ormai ben sei università pontificie. Si tratta di due testi in lingua inglese, scritti e a cura del prof. Pietro Ramellini, che vanno ad affrontare tematiche attualissime riguardanti l'organismo e la vita. I titoli sono: Life and organisms e The Organism in interdisciplinary contest. Per la collana dei Saggi del Master, segnaliamo il bel libro, in corso di stampa, del professor Luigi Iafrate: Fede e Scienza: un incontro proficuo. Lo straordinario contributo degli uomini della Chiesa alla nascita ed allo sviluppo della meteorologia moderna. È questo libro una testimonianza documentata di come la Chiesa abbia favorito e promosso tra l'altro anche i primi studi ed esperimenti scientifici sulla meteorologia.
Ci congediamo dai lettori con la promessa di continuare nella nostra missione di informazione e augurando a tutti un sereno e proficuo 2007.
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