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mercoledì 2 maggio 2007

Concertone a Roma per 700mila. Scontro tra presentatore e sindacati

Claudia Gerini e Paolo Rossi sul palco per la maratona musicale dedicata ai 50 anni del rock

All'ultimo momento forfait polemico della Premiata Forneria Marconi
Andrea Rivera attacca il Vaticano: "La Chiesa non si è mai evoluta"
I segretari Cgil-Cisl-Uil: "Dichiarazioni molto stupide". "Frasi del tutto inopportune"


 Concertone a Roma per 700mila Scontro tra presentatore e  sindacati ROMA - Piazza San Giovanni gremita per il tradizionale concertone organizzato dai sindacati. Sotto i megaschermi che circondano il palco, gli striscioni con lo slogan di quest'anno, "L'Italia riparte dal lavoro": il concerto del Primo maggio 2007 è dedicato ai 50 anni del rock. E i ragazzi dalla mattina occupano il prato davanti alla basilica sono lì per questo, per la più lunga maratona musicale dal vivo e gratuita. Un'ora dopo l'inizio del concerto, gli organizzatori parlano di 500mila presenze, una cifra che supera quella della scorsa edizione.

Tema di fondo di questa edizione le morti bianche: "Non possiamo più andare avanti in questo modo", ricorda dal palco il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. Uno dei conduttori, Paolo Rossi, ricorda che oggi alle 21 sono state spente per decisione del sindaco di Roma Walter Veltroni le luci del Colosseo. Ma questo primo maggio è stata anche l'occasione per ricordare la storia del rock: molti i brani 'pietre miliari' eseguiti da vari artisti. Importante anche la presenza di una 'pietra miliare' vivente del rock: Chuck Berry, in formissima nonostante i 71 anni.

Rivera critica Vaticano. Protagoniste di queste edizioni però anche le polemiche, che si sono concentrate in particolare sulle dichiarazioni di Andrea Rivera, il primo dei tre conduttori, al quale era stato affidato il compito di rompere il ghiaccio, poco dopo le 15, presentando dal palco e in diretta su RaiTre i gruppi emergenti, Vega's e Valentina Lupi. Il "citofonista" del salotto televisivo di Serena Dandini, in poco meno di un'ora e tra un'esibizione e l'altra si è ritagliato anche i suoi spazi per cantarla ai lavoratori, ai disoccupati, ai tre milioni e mezzo di lavoratori in nero e alle tantissime, troppe vittime degli incidenti sul lavoro: "Siamo un Paese di eroi, ma molti eroi cadono dai tralicci, mentre noi ci ricordiamo solo di Quattrocchi".

Dopo aver ringraziato Woodcock per aver fornito i numeri di telefono degli artisti ospiti del concertone ("Oggi pm non significa mica pubblico ministero ma personal manager"), Rivera rincara la dose. "Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la chiesa non si è mai evoluta", ha detto alla folla di giovani della piazza. "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. E' giusto così - ha sottolineato Rivera - assieme a Gesù Cristo non c'erano due malati di Sla, ma c'erano due ladroni".

Raggiunto nel backstage subito dopo la sua esibizione, Rivera ha detto che gli erano giunte voci che qualcuno si era risentito per le sue dichiarazioni: "La messa è finita, andate in pace - è stato il commento - mi dispiace e non trovo giusto che qualcuno mandi i proiettili a Bagnasco, ma la Chiesa in cui mi riconosco è quella di san Francesco".

Le critiche dei sindacati. Fortemente critici verso Rivera soprattutto i padroni di casa, cioè i segretari di Cgil, Cisl e Uil. "Sono dichiarazioni molto stupide che non condivido - ha detto Luigi Angeletti della Uil - in un paese civile la libertà religiosa e della Chiesa è altrettanto importante della libertà politica e sindacale". Per Raffaele Bonanni della Cisl, "il concerto del primo maggio non è il luogo adatto per fare politica e fare divisioni. Ma è l'espressione più grande di tolleranza e di convivenza. Se Rivera si è fatto qualche bicchiere in più, fa bene a fare una doccia fredda". "Sono frasi del tutto inopportune, tanto più in una giornata come questa", ha detto Guglielmo Epifani della Cgil.

E del direttore di Raitre. Anche il direttore di Raitre Paolo Ruffini si è associato alle critiche contro Rivera: "Questa è una festa dei lavoratori e del sindacato, momento di tolleranza e di convivenza. E' un grande spettacolo che la Rai riprende e trasmette ogni anno perchè anche questo è il suo ruolo, senza censurarlo o pretendere di determinarne i contenuti. Quanto alle parole di Rivera, non posso non concordare con quanto hanno affermato i segretari di Cgil, Cisl e Uil".

Claudia Gerini e Paolo Rossi. Dopo una breve pausa, alle 16 il Concertone ha preso il via con Claudia Gerini che ha introdotto l'altro conduttore dell'evento musicale, Paolo Rossi, che alla piazza ha rivolto un "buon primo maggio e un buon futuro". La coppia ha poi eseguito una versione di Ciao ti dirò, con cui nel 1957 una band formata da Celentano, Gaber, Iannacci e Tenco presentò il primo rock in italiano al Palazzo del ghiaccio di Milano dove a maggio si svolse il primo festival del Rock'n'roll.

Omaggi e tributi. Sul palco i Nomadi con Dio è morto, brano di Francesco Guccini che quest'anno compie 40 anni e che faceva parte del loro primo album, Noi non ci saremo: così è iniziata una lunga serie di tributi, dediche e celebrazioni al rock e dintorni. Gli Africa Unite hanno reso omaggio ai Clash, che iniziarono la carriera nel '77, poi il ritorno dei Casino Royale e di nuovo Paolo Rossi che ha invece ricordato Rino Gaetano cantando il brano che ha presentato all'ultimo festival di Sanremo, In Italia si sta male. Con i Modena City Ramblers Paolo Rossi ha poi cantato Bella Ciao, che ha entusiasmato i giovani, pronti a cantarla a loro volta tutti insieme. I Velvet ricordano invece il 40esimo anniversario di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band.

Pfm rinuncia e se ne va.
La Premiata Forneria Marconi ha deciso di non partecipare al Concertone. "Si sentivano a rischio - spiega uno degli autori, Ermanno Labianca - erano previsti un quarto d'ora prima della fine della diretta, ma non c'erano motivi di ritenere di essere tagliati". "Erano uno dei pochissimi gruppi voluti da noi, gli altri si sono quasi tutti proposti. Ci dispiace perché in questo racconto di rock classico ci mancheranno. Comunque, non c'è nessuna polemica" conclude. "Ci siamo lasciati dandoci appuntamento alla prossima".

Si ricomincia con i Beatles e Dylan. Alle 20 si è ricominciato con alcuni grandi classici dei rock, con Mauro Pagani & Superband. Tra i brani eseguiti, uno degli ultimi dei Beatles, The Long and winding road. Dopo, è la volta di un altro dei grandi classici: Forever young, di Bob Dylan. Mentre sullo schermo vengono proiettati i volti dei protagonisti di quegli anni: James Dean, Martin Luther King, Marylin Monroe, immagini della Pop Art. Poco prima delle 21 un altro intervento di Paolo Rossi, a favore di Emergency, e un brano dedicato ai precari e ai morti sul lavoro, con Claudia Gerini nell'inedita veste di bassista. E poi l'attesissimo arrivo della 'cantantessa', Carmen Consoli, che con il gruppo siciliano dei Lautari ha eseguito, fra le altre, un antico canto siciliano di lavoro e di protesta.

Arriva Chuck Berry. Omaggio vivente al rock e alla sua storia, Chuck Berry, che ha eseguito alcuni dei suoi brani più conosciuti. E dopo i Tetes de Bois, ancora una volta con Paolo Rossi, e i Giganti.


Origine: Repubblica

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