Cerca nel blog

venerdì 4 maggio 2007

Handicap a Cuneo, il mio impegno - Intervista di Beppe Tassone a "La Bisalta" del 3 maggio 2007


HANDICAP A CUNEO, IL MIO IMPEGNO

Intervista a Beppe Tassone pubblicata sul settimanale "La Bisalta" del 3 maggio 2007

 

 

Quando ne parla gli occhi s'inumidiscono e con lo sguardo corre verso Corso Carlo Brunet, verso il grande palazzo che a Cuneo ospitava il Cottolengo e che presto si trasformerà in una struttura per malati di Alzheimer, handicappati gravissimi ed anziani non autosufficienti.

Beppe Tassone, consigliere comunale di Cuneo, in lizza anche nelle prossime consultazioni nell'Ulivo, da sempre ha fatto dell'handicap una delle proprie ragioni di vita.

"Non potrei farne a meno, racconta, ventisei anni fa è nato il mio primo figlio, handicappato gravissimo e cieco assoluto, sono entrato in un tunnel dal quale ho voluto uscire dando battaglia a favore degli ultimi, di coloro ai quali spesso nemmeno è riconosciuto il diritto a quei minimi servizi che un essere umano dell'opulenta e ricca Europa dovrebbe vedersi riconosciuti senza grossi problemi".

Invece la storia è un po' diversa

"Già, mio figlio aveva pochi anni, entrai in un ristorante a Ventimiglia e mi fecero capire che non ero gradito, che la presenza di un bambino handicappato non era piacevole per gli altri commensali.

Me ne andai, ma da quel momento ripresi l'attività pubblica che, dopo la nascita di Alberto, avevo abbandonato proprio per dedicarmi, con mia moglie, a lui".

Com'era Cuneo in quegli anni?

"Negli anni ottanta di strutture in città ve ne erano davvero poche, ma vi era un'associazione, l'ANFFAS, combattiva e motivata: formavamo una bella squadra e, con tanti sacrifici e tanta fatica, riuscimmo a realizzare le prime strutture. Frutto di volontariato quasi assoluto e della comprensione dell'allora assessore al patrimonio, Umberto Fino, che ci mise a disposizione una scuola materna non utilizzata a Borgo San Giuseppe".

L'inaugurazione avvenne nel 1990

"Mi ricordo quel giorno, con i primi ospiti: Romano è ancora fra di noi, adesso è a Beinette assieme con mio figlio. Una scommessa dopo l'altra, mille problemi da affrontare.

La nascita della comunità per handicappati lievi, i problemi della prostituzione proprio sotto casa con i ragazzi che si eccitavano… sembra un secolo fa.

Faticavamo a far capire cosa era l'handicap, quali erano le esigenze dei ragazzi: per ottenere  che il fenomeno della prostituzione si allontanasse dalla vista dei nostri ragazzi organizzammo un convegno sulla sessualità nell'handicap. Venne Guidi, che sarebbe diventato poi sottosegretario in un governo Berlusconi: ottenemmo lo scopo e sensibilizzammo ancora di più l'opinione pubblica".

Poi è subentrato il Consorzio Socio assistenziale

"Per fortuna sì, le normative si erano fatte sempre più stringenti e da soli non ce l'avremmo potuta fare a reggere la gestione delle strutture. Così subentrò il Consorzio ed entrarono sulla scena le cooperative.

La prima fu emanazione stessa dell'ANFFAS e delle famiglie, poi è toccato alle cooperative sociali".

E venne  l'ora del trasloco a Beinette

"Già con una serie di problemi in più, tra i quali la lontananza dall'ospedale soprattutto per i ragazzi con maggiore necessità di cure e quindi è toccato di nuovo mettermi a battagliare, sollecitare le amministrazioni locali interessate, a volte anche fare il cattivo. Mi hanno accusato di essere stato forse troppo cattivo, ma non avevo scelta: a Cuneo si rendeva libera la struttura di Corso Brunet ed occorreva far comprendere a tutti che l'occasione era da non perdere".

Chi saranno gli ospiti dell'Ex Cottolengo?

"La struttura, che dovrebbe essere agibile a fine anno, sarà gestita dal Consorzio Socio Assistenziale. Il nuovo polo avrà 10 posti «ad alta valenza sanitaria» per Alzheimer, 10 per anziani non autosufficienti, 20 per anziani non autosufficienti con l'Alzheimer, 20 per portatori di handicap con necessità di cure mediche e altri 20, diurni, per anziani malati di alzheimer che hanno ancora alle spalle una famiglia che può accudirli nelle ore notturne. Una struttura che rappresenterà un vero fiore all'occhiello per la città e per il suo hinterland e che sarà in grado di offrire sostegno ed ospitalità a persone che si trovano in situazioni di disabilità o di malattia di particolare rilevanza.

La città ha partecipato alla sua realizzazione

"Sì anche questo è stato commovente. Lo scorso anno il Consiglio Comunale invitò i cuneesi a devolvere il cinque per mille dell'Irpef proprio alla realizzazione di questa struttura. Sono stati tantissimi i cuneesi che hanno risposto positivamente all'appello, il resto del finanziamento è stato reperito con alienazione del patrimonio".

Giudizio positivo, dunque.

"Assolutamente sì, credo che questa struttura che è stata realizzata per volere di tutto il Consiglio e che ha visto le commissioni consigliari sempre unanimi nella scelta, rappresenta per me il più importate risultato conseguito nei cinque anni trascorsi suoi banchi consigliari. Devo ribadirlo: è merito di tutti, ma quando passeggio lungo Corso Brunet e guardo il cantiere provo una forte emozione. Lo sento un po' mio".

Ora occorre pensare alla gestione

"Certo è il momento più importante: è necessario che venga impostata nella maniera più razionale e concreta possibile, così da venire incontro alle esigenze, spesso diverse, delle tre tipologie di ospiti".

Relativamente all'handicap…

"Ho in mente la realizzazione di un unico polo che si occupi della disabilità grave con la struttura di Beinette, così da consentire turnover al personale dipendente, ed anche da creare staff di personale che possano seguire i ragazzi quando, per necessità di cure, si sposteranno da una all'altra struttura.

Il rapporto con gli operatori è troppo importante, per questo occorre che si pensi al polo unico. Questa sarà una delle prime scelte del prossimo Consiglio Comunale, una scelta importante e delicata.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *