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venerdì 4 maggio 2007

Istituzioni e giornalisti USA conquistati dall'Irpinia: a New York il progetto "Radici d'Irpinia"

MONTELLA (Avellino) - “Radici d’Irpinia”, estremamente positivo il bilancio del progetto che, in una sola settimana, è riuscito a far raggiungere obiettivi estremamente significativi sotto il profilo della promozione sia turistica che commerciale della provincia di Avellino. Prima in Irpinia e poi a New York e Norristown, la Comunità Montana Terminio Cervialto presieduta da Nicola Di Iorio, insieme all’Ente Provinciale per il Turismo di Avellino e alla Provincia di Avellino, ha fatto registrare risultati lusinghieri.
La partecipazione attiva, all’interno del progetto, di partner prestigiosi quali l’Enit, Agenzia Nazionale per il Turismo, l’Istituto Italiano di Cultura di New York, la Regione Campania, la Federazione Associazioni Campane e le tante associazioni di emigrati di tutta la provincia di Avellino presenti in Pennsylvania, ha favorito la partecipazione ai vari eventi in programma di personalità di indiscusso livello, dai giornalisti fino alle autorità.

“Il progetto Radici d’Irpinia – commenta con soddisfazione Nicola Di Iorio, presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, soggetto capofila del progetto – altro non è che una tappa di una più complessiva attività di internazionalizzazione prevista nell’ambito del Pit “Borgo Terminio Cervialto, Progetto Integrato approvato dalla giunta regionale della Campania. Altre iniziative in questo senso ce ne sono già state ed altre ce ne saranno ancora. In questo caso, va segnalata l’importante sinergia messa a punto per questo progetto, che mette insieme la Terminio Cervialto, l’Ept e la Provincia di Avellino, tre enti che, ciascuno per la propria parte e la propria funzione, annoverano la promozione del territorio nella propria mission. “Radici d’Irpinia” si è posto l’obiettivo di presentare un’immagine nuova del nostro territorio. Come già fatto a livello nazionale, ora a livello internazionale promuoviamo un territorio moderno ed appetibile sotto l’aspetto commerciale, turistico e culturale. Nel caso specifico di “Radici d’Irpinia”, poi, abbiamo inteso muoverci su due direttrici che a nostro avviso meritavano e meritano attenzione: il canale degli emigrati d’Irpinia, che possono fungere da importante antenna per la promozione di scambi e relazioni, ed il canale istituzionale, attraverso la concertazione locale che si sposa con quella nazionale ed internazionale. Non è certo un caso che nell’organizzazione di questo evento abbiamo avuto l’onore di poter collaborare con la Regione Campania di New York, l’Enit e l’Istituto di Cultura Italiana di New York”.

Prima tappa è stata l’incontro tra la delegazione irpina – composta dal presidente della Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio, dal presidente dell’Ept Santino Barile e dall’assessore provinciale all’agricoltura Vincenzo Alaia, i primi amministratori a rappresentare l’Irpinia presso il Consolato Italiano di New York - con il Console generale d’Italia a New York, Antonio Bandini. L’appuntamento è servito soprattutto per focalizzare il tema dei rapporti commerciali tra la Campania, e l’Irpinia in particolare, e il mercato statunitense.

Secondo appuntamento è stato l’evento di presentazione del territorio “Roots of Irpinia – Flavors of a land” (“Radici d’Irpinia – I sapori di un territorio”) presso la sede della Regione Campania di New York. Oltre ai rappresentanti istituzionali presenti, tra cui il presidente dell’Enit Riccardo Strano, il responsabile commerciale e finanziario del Consolato Italiano a New York, Maria Pia Bianconi, il presidente della Federazione Associazioni Campane, Nicola Trombetta, esponenti dell’Italian Trade Commission, della Deutsche Bank e della catena “Hotels around the World”, hanno partecipato all’incontro i tour operators, gli importatori e i buyers più rappresentativi del mercato statunitense e le più importanti testate newyorkesi e statunitensi nel campo dell’enogastronomia e non solo: Wine Spectator, la testata dedicata al vino più prestigiosa al mondo, Italian Food Wine & Travel, Allure, Corriere della Sera, La Cucina Italiana, Luxury Web Magazine, Jan Fax Travel Marketing Magazine, Dessert & Pastry Magazine e America Oggi.

Significativo l’intervento di Riccardo Strano, direttore dell’Enit di New York. “Il nostro lavoro – ha dichiarato – sarebbe troppo semplice se dovessimo promuovere le località più note e più rinomate. L’Irpinia è per noi una scommessa. Ci troviamo di fronte ad un territorio che gli americani definiscono countryside, un territorio che presenta tutte le caratteristiche per poter essere conosciuto ed apprezzato su un mercato vasto e complesso come quello statunitense”.
Nel corso dell’incontro si è tenuta una degustazione interamente dedicata ai sapori d’Irpinia: dai vini docg alla castagna Igp di Montella, dai prodotti caseari alla pasta fatta a mano fino alla conserve e alle marmellate. Una vetrina di tutto rispetto per le eccellenze agroalimentari irpine.

Terza tappa è stata quella dedicata alla cultura d’Irpinia, anche questa di grande successo. Dopo l’anteprima di Fontanarosa (AV) delle settimane scorse, il Duo Alban, composto dagli artisti irpini Alberto Barletta e Antonella De Vinco, si è esibito a titolo gratuito presso la Carnegie Hall di New York, uno dei teatri più prestigiosi al mondo, eseguendo un programma incentrato sulle più belle arie dell’opera italiana e sulla tradizione musicale campana e irpina.
Tra gli ospiti Giuseppina Zarra, primo consigliere della Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, originaria della provincia di Avellino, e Silvia Giampaola, responsabile delle Attività Artistiche dell’Istituto di Cultura Italiana di New York.

Infine l’incontro con le comunità irpine della Pennsylvania: a Norristown l’emozionante abbraccio tra la delegazione di Comunità Montana Terminio Cervialto, Ept e Provincia di Avellino con i tanti emigrati provenienti per la maggior parte da Montella ma anche da Bagnoli Irpino, Nusco e Cassano Irpino. Norristown è città simbolo dell’emigrazione irpina, tanto da avere tra le proprie strade una dedicata a Montella (Montella street) ed un’altra alle castagne (Chestnuts street). Tante le autorità presenti per l’occasione, tra cui il Console generale d’Italia in Pennsylvania, Stefano Mistretta, il presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie Emigrate e vice presidente onorario dell’Associazione Unione Campana della Pennsylvania e della Federazione Regione Campania USA, Claudio Sica, e i più importanti rappresentanti delle comunità irpine della zona, tra cui il presidente della Società SS. Salvatore di Norristown, Cesare Gambone.
A portare il loro saluto, affidato ad un messaggio scritto, il sindaco di Montella, Salvatore Vestuto, il consigliere provinciale Giuseppe De Mita, la presidente del Consorzio Servizi Sociali Alta Irpinia, Rosanna Repole, e il rettore del Convento di San Francesco a Folloni, fra Agnello Stoia.

Tra le curiosità, la predilezione mostrata da Glenn D. Lowry, direttore del MoMa – Museum of Modern Art – il più importante museo di arte moderna del mondo, per il tartufo nero di Bagnoli Irpino, che ha avuto modo di assaggiare presso il ristorante italiano “Il Gattopardo”, sulla 54th street.

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