È nato un nuovo modello di vacanza: l'enoturismo. Non sono più in auge solo i paesaggi, i musei, le spiagge, per quanto in Puglia ce ne siano di splendidi quanto noti, ma ormai tra le mete da visitare bisogna annoverare anche cantine, frantoi, aziende agricole, tappe fondamentali per la conoscenza di un luogo. Il tutto si corona con ottima gastronomia e culinaria, all’insegna del motto “tutti i sensi devono essere soddisfatti”. Essendo un fenomeno piuttosto recente, comprendere le tendenze e le richieste dei potenziali fruitori è piuttosto complicato. Si sa che negli ultimi anni è cresciuto l'interesse per il turismo enogastronomico e i prodotti tipici pugliesi cominciano a incuriosire anche perché i produttori ne hanno migliorato sensibilmente la qualità. Gli enoturisti sono tendenzialmente interessati alle novità e, da un rapporto Censis pubblicato quest'anno, si rileva un crescente interesse verso Sicilia e Puglia. Ma chi è l'enoturista tipo? Giovane, in media ha meno di 40 anni, è benestante, disposto a spendere, acculturato e sicuramente di ottima forchetta. Il Grand hotel la Chiusa di Chietri, azienda particolarmente attenta ai nuovi trends, propone itinerari meravigliosi e decisamente molto gustosi, visto che la cornice è proprio la Puglia, patria del buon mangiare e del buon bere. Formaggi, vini, deliziosi prodotti da forno, rosoli, frutti di terra e di mare, diventano la colonna portante per una vacanza immersa nella Puglia ad Alberobello.
_______________
UFFICIO STAMPA
Studio di consulenza di Comunicazione e Immagine aziendale
Bari - Roma - Padova
Nessun commento:
Posta un commento