Il progetto Eol metterà online un archivio enorme, dalle piante agli animali ai fossili. 100 milioni di dollari di finanziamenti e la collaborazione dei maggiori istituti di ricerca
L'idea è quella di creare uno strumento di consultazione innovativo, che accomuna testi, fotografie, video, mappe alla possibilità di chattare con vari esperti sull'argomento scelto. Ed è pensato per tutti: dallo studente alla comunità scientifica - che da tempo sogna di avere a disposizione qualcosa del genere - ai governi, che potranno così monitorare le biodiversità a rischio.
"'L'enciclopedia della vita' - questo il nome dell'iniziativa - creerà una voce per ogni specie", dice presentando il piano James Edwards, direttore esecutivo del progetto che è partito grazie a un finanziamento iniziale di 12,5 milioni di dollari messi a disposizione da due fondazioni americane ed è sostenuto da diversi istituti di ricerca.
I primi a nascere saranno i capitoli dedicati ad animali, piante, funghi e microbi. A seguire arriveranno i fossili e il database verrà continuamente aggiornato. Uno sforzo titanico, anche con un fondo economico a disposizione di tutto rispetto. E figlio dei tempi: è Wikipedia l'ispirazione diretta. "Con il suo milione e mezzo di voci - spiegano i creatori di Eol - sul loro sito, ci ha fatto capire che il nostro era un compito gestibile". E solo oggi lo è davvero, grazie ai progressi della tecnologia, alle tecniche di aggregazione rapida di contenuti e di ricerca, all'incrocio immediato di varie fonti. Non solo: quest'anno cade il trecentesimo anniversario della nascita dello svedese Linneo, il cui contributo fu fondamentale per la catalogazione delle specie.
All'idea si sta lavorando in modo specifico dal 2006 ma ci vorrà ancora tempo - dai tre ai cinque anni - per avere online i primi testi completi. Qualcosa, però, dovrebbe essere disponibile in rete già dal 2008. Per completare l'opera si prevede un lavoro di almeno dieci anni.
Curiosi? Per avere un'idea di come appariranno le singole voci, si possono consultare già le prime pagine demo sul sito (www.eol.org) dedicate al riso, all'orso polare, ai funghi e ai granchi.
Quest'enorme quantità di contenuti verrà assemblata a partire da database già esistenti, col contributo di esperti. La possibilità di collaborare è aperta, in stile wiki; basta contattare il sito. Ma ogni testo verrà verificato da una commissione di scienziati che lo autenticherà prima di metterlo online.
Tutto sarà consultabile in inglese, anche se non si escludono in un secondo tempo traduzioni in altre lingue. Un vero e proprio work-in-progress: nuove specie verranno aggiunte man mano che saranno scoperte. E il lavoro non mancherà, visto che i biologi stimano che sul pianeta vivano dai cinque ai cento milioni di specie ancora da classificare.
Un archivio prezioso, soprattutto considerando i rapidi mutamenti climatici ed i rischi che pongono per la biodiversità e le specie meno protette.
L'iniziativa sarà guidata da una serie di istituti americani: lo U.S. Field Museum, l'Harvard University, il Marine Biological Laboratory, Missouri Botanical Garden, Smithsonian Institution, e dal Biodiversity Heritage Library - un gruppo di cui fanno parte anche il museo di storia naturale di Londra, il giardino botanico di New York e il giardino botanico reale di Kew in Inghilterra.
Origine: Repubblica
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