Moda e Lusso |
LA MODA RIPARTE DAI TALENTI
E' il capitale umano che crea capitale economico. La Moda riparte dai talenti e dalla leadership. Attrarre e trattenere le persone che costruiscono il domani significa non subire i cambiamenti del mercato, ma trasformarli in autentiche opportunità. Nel nuovo marketing del fashion "chi" viene prima di "cosa".
Il mondo della Moda e del Lusso apre sempre di più gli occhi e, alla pari delle p.m. e grandi imprese di altri settori, riscopre il valore del capitale umano. Dopo aver provato a combattere a colpa di sciabola la furia del mercato globale e del dragone asiatico spuntano anche nella Moda numerosi summit e workshop iin materia di gestione delle risorse umane. Uno dei più importanti si terrà a Milano il prossimo gennaio "Luxury & Fashion HR excellence summit 2008".
Nel corso dell'evento verranno esposte le strategie d'eccellenza per la gestione delle Risorse Umane e dei Talenti, per attrarre, trattenere le Persone MIgliori e Comunicare i Valori della Global Leaderaship. Vi parteciperanno i Responsabili HR delle principali Griffes, Grandes Maisons e Case produttrici di beni di Lusso quali: Louis Vuitton, Chistian Dior, Yves Rocher, Ferrari Group, Cartier, Bulgari, Chanel Parfum. Tra gli invitati anche: Valentino Spa, Giorgio Armani Spa, Emanuel Ungaro, Salvatore Ferrogamo,Swaroski, Maserati, Luxottica, PPR e tutti i principali nomi del panorama.
Griffes e beni di lusso sono posizionati in una nicchia a se stante, ma della loro luce riflessa vive l'intero comparto moda italiano che beneficia del sound "made-in-Italy", dell'ispirazione e delle rivisitazioni dei modelli proposti dai brand leaders. I dati forniti dalla Camera Nazionale della Moda Italiana sull'andamento dei fatturati dell'industria moda non sono confortanti. L'Italia cresce, ma non accellera. Per il 2007 si prevede un (+2.9%) rispetto al 2006 (+6%). L’unico Paese che continua a mostrare una dinamica in accelerazione è la Cina (+10.5% il PIL nel 2007) mentre l’Italia torna a distinguersi in negativo, perdendo terreno rispetto ai principali paesi europei.
Secondo un ANSA del 6 luglio il ministro del Commercio internazionale, Emma Bonino, in occasione dell'inaugurazione della mostra per i 45 anni di attivita' di Valentino ha dichiarato ai giornalisti che la moda italiana va benissimo e non teme la concorrenza, che in Cina si fanno solo magliette e che le aziende rimaste a terra sono quelle che non hanno investito in innovazione.
In realtà, in questo momento, gli addetti al settore si domandano se Milano sia ancora la capitale internazionale della Moda, mentre si osservano i passi da gigante compiuti da New York e Parigi. In un'intervista rilasciata al periodico Business People Piero Piazzi alla guida dell'agenzia di modelle Women con tre sedi a N.Y., Parigi e Milano aggiunge "In Oriente il business della Moda sta esplodendo in modo straordinario, grazie anche all'apertura di Vogue China, tanto che ci sono profumi, stili e abiti fatti apposta per essere venduti solo in China". Pare che l'Italia, oltre a vedere le proprie creazioni di valore imitate e vendute a prezzi stracciati in Oriente, non sappia approfittare di questa esplosione. Perché?
"A Milano da anni non....continua...
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Francesca Cattozzo
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