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lunedì 23 luglio 2007

SEM: Cresce l'influenza dei motori di ricerca

Cresce l'influenza dei motori

Il rapporto tra italiani e motori di ricerca è sempre di maggior fiducia: così a questo strumento è affidato ormai un compito di influenzatore nei comportamenti degli utenti che deve essere tenuto conto in ogni operazione di marketing online.

L'influenza dei motori di ricerca sul comportamento dei navigatori italiani è sempre più importante: le opinioni, le decisioni e gli acquisti degli italiani seguono le indicazioni dei motori di ricerca, facendosi guidare da questi in vari settori. La rilevanza assunta da questo strumento di navigazione è rimarcata dai risultati dell'edizione 2007 della ricerca Sems/Nextplora "Gli italiani e i motori di ricerca", giunta ormai alla sua quarta edizione.

Da strumento neutro a influenzatore
La ricerca si propone di scoprire come gli italiani utilizzino i motori di ricerca e, in particolare, quale influenza esercitino le informazioni trovate attraverso i motori nei processi di decisione e d'acquisto. L'indagine è stata svolta nel periodo tra la fine di aprile ed i primi di maggio, con circa 1.500 interviste via e-mail convalidate su un campione rappresentativo dell'utenza italiana. Il rapporto che gli italiani hanno con i motori di ricerca si sta consolidando nel tempo, sia per le maggiori possibilità di connessione offerte a casa e/o al lavoro sia per la rapidità di reperimento di informazioni che, tramite i canali tradizionali, richiederebbe molto più tempo: gli utenti confidano e si fidano sempre più delle informazioni trovate attraverso i motori, i quali assumono l'importante e delicato ruolo di influenzatori di comportamento sul Web.

Un uso totale
D'altro canto, per tutti gli operatori di settore (agenzie e investitori) è molto importante capire come il potenziale cliente interagisca con i principali strumenti di ricerca online nel momento in cui sta valutando un prodotto o servizio. Gli investimenti in search engine marketing sono in aumento anche grazie a questi risultati: ben il 96% degli utenti intervistati, infatti, ritiene i motori lo strumento più efficace ed utile per orientarsi nel Web. Il più usato, confermando il primato assunto ormai da anni, rimane Google che spopola con un plebiscitario 94% di utenti che si rivolge alle sue ricerche.

Guidare l'e-commerce
Soprattutto nell'ambito dell'e-commerce la guida dei motori si sta rivelando un compagno di viaggio fondamentale: sempre più italiani acquistano immediatamente dopo aver effettuato una ricerca nei motori, soprattutto per articoli di informatica, telefonia e viaggi, al vertice della classifica dello shopping online. Il 31% degli utenti utilizza sempre i motori di ricerca per trovare informazioni su prodotti e servizi che vuole acquistare, oltre il 50% li utilizza spesso, il 9% raramente. Solo il 4% non li utilizza mai.

Guidare l'acquisto
In crescita anche l'influenza delle informazioni commerciali sui comportamenti di acquisto: ben il 76% degli intervistati, al momento di decidere cosa acquistare, è stato influenzato in maniera decisiva dalle informazioni trovate sui motori. I navigatori, infatti, si muovono in Internet attraverso i motori alla ricerca di informazioni, a prescindere dal prodotto o servizio che si apprestano ad acquistare, dal prezzo e anche dal canale sul quale poi effettueranno concretamente l'acquisto. Aumenta e viene maturando, forse, una consapevolezza maggiore relativa alle possibilità del commercio elettronico. A confermarlo sono i numeri, in crescita, dell'utilizzo dei comparatori di prezzo, usati abitualmente dal 27% degli intervistati, e qualche volta dal 47%.

La ricerca in profondità
A cambiare, però, è l'atteggiamento generale degli utenti di fronte alla ricerca di informazioni. Non ci si accontenta più dei primi tre risultati del motore: la parte tra il 5 e l'8% degli intervistati ritiene di dover cercare ancora dopo i primi risultati. Una percentuale modesta, sicuramente, ma che segna un'inversione di tendenza rispetto alle abitudini consolidate di guardare i primi tre o quattro risultati per poi spostarsi su ricerche con altre parole chiave. Tra coloro che non si accontentano un gruppo tra l'8 e il 18% va alla seconda pagina prima di cambiare, mentre alla terza pagina arriva una percentuale tra il 22 e il 33%. Se profondità deve essere, che lo sia. Da segnalare che una percentuale notevole di coloro che non si accontenta, (attorno al 23-24%) è data dagli over 65. In ogni caso, anche se non si trova subito quello che si stava cercando, difficilmente si cambia motore di ricerca, si cambiano piuttosto le parole chiave. Anche le porte di accesso sono sempre più usate (il 77% degli intervistati le utilizza quotidianamente): queste forniscono opportunità di approfondimento per la ricerca di prodotti e servizi o per l'informazione, dal momento che le news sempre più spesso vengono proposte per prime dai motori.

Reputazione online
Le informazioni trovate attraverso i motori di ricerca sono fondamentali anche per orientare l'opinione che gli italiani hanno di una persona o di un'azienda: le aziende che compaiono in testa ai risultati naturali di ricerca per parole chiave legate al loro business sono tenute in grande considerazione e considerate leader nel proprio settore. Se però tra le pagine di risultati dei motori compare un commento o una nota negativa su un'azienda, l'utente ne tiene conto e spesso cambia la propria opinione al proposito. Questo ambito particolare della reputazione aziendale online sta tuttavia subendo profondi cambiamenti proprio in questo periodo, anche grazie all'influenza che i blog stanno assumendo nell'orientare e guidare idee e opinioni in Rete.

Ricerche da più punti
Un ultimo dato della ricerca deve far riflettere le aziende che pianificano le loro azioni sui motori: il 25% degli intervistati dichiara di cercare informazioni su prodotti o servizi da un computer (per esempio quello dell'ufficio), per acquistare in un secondo tempo da un altro (quello di casa, per esempio). Questo fatto costituisce un problema nel tracking delle campagne, ma dimostra anche quanto sia importante farsi trovare sempre e con facilità: circa un terzo degli utenti, infatti, non archivia i risultati delle prime ricerche, ma preferisce tornare di nuovo sul motore per ricostruire il percorso oppure per trovare un'altra occasione. 

da: http://www.shinynews.it/economy/0707-sem.shtml

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