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martedì 3 luglio 2007

SICUREZZA STRADALE: VIETARE MOTORINO FINO A 5 ANNI

SICUREZZA STRADALE/ DDL BIPARTISAN: VIETARE MOTORINO FINO A 5 ANNI

Fino a 12 anni seggiolino di pedivelle, previste multe e sanzioni


(Apcom) - Portare in moto o in motorino i bambini fino a 5 anni d'età deve essere vietato. I più grandicelli potranno invece montare sulle due ruote, ma fino a 12 anni dovranno essere assicurati con uno speciale seggiolino provvisto di pedivelle. E' quanto prevede un disegno di legge che, in Senato, ha raccolto consensi record tra i parlamentari di tutti i gruppi politici, arrivando ad essere sottoscritto da ben 151 senatori: ancora 11 firme, e il Ddl sarà virtualmente approvato, prima ancora di arrivare in aula.

Promossa dal senatore Romano Comincioli (Forza Italia), l'iniziativa è stata immediatamente fatta propria da parlamentari d'ogni fede, come il vice presidente del Senato Milziade Caprili (Rifondazione comunista), o la senatrice della SVP, Helga Thaler Ausserhofer. Il ddl prevede il divieto di trasportare scooter, motocicli e ciclomotori i minori di 5 anni ed obbliga l'uso di seggiolini omologati per i passeggeri under 12. A condurre i più piccoli sulle due ruote potranno essere inoltre soltanto i genitori, non superando mai il limite di 60 km/h. Le novità riguarderanno in parte anche il trasporto su quattro ruote visto che il codice della strada applica attualmente alle auto leggere, le cosiddette minicar, le stesse prescrizioni in vigore per i motocicli esonerandole pertanto dall'obbligo dei seggiolini ad hoc per bambini. L'efficacia delle nuove disposizioni, già all'esame della commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama, sarà garantita infine da sanzioni sia pecuniarie - fino a 285 euro - che amministrative, col fermo del veicolo che potrà variare dai sessanta ai novanta giorni in caso d'infrazione reiterata.

"È necessario dare alle Forze di Polizia gli strumenti necessari per sanzionare chi trasporta in modo pericoloso i bambini sulle due ruote", spiega il senatore Comincioli, promotore del ddl, "in scooter il rischio diperdita dell'equilibrio è altissimo e particolarmente pericoloso per il piccolo passeggero che non ha neppure il sicuro appoggio del manubrio. I dati del resto - ricorda il senatore - sono incontrovertibili: mentre il numero degli incidenti su auto va diminuendo, aumenta quello di incidenti su moto e scooter. Le due ruote infatti sono sempre più utilizzate nelle grandi città così come le minicar per le quali l'attuale normativa non prevede neppure l'obbligo delle cinture di sicurezza".

"Sono molto contenta di questa iniziativa perché va verso la tutela dei bambini sulla strada - sottolinea la senatrice della SVP, Helga Thaler Ausserhofer, questore a Palazzo Madama, tra le prime a sostenere il disegno di legge - La protezione dei minori infatti deve essere la prima preoccupazione nel momento in cui si affronta la questione delle norme per la sicurezza stradale".

"E' una legge di civiltà contro una guerra non dichiarata da nessuno", rincara dal versante della maggioranza il vice presidente del Senato Milziade Caprili (Rifondazione comunista), membro del Gruppo interparlamentare per la sicurezza stradale. "Proprio nel periodo estivo - osserva Caprili - assistiamo a un incremento preoccupante degli incidenti su strada. La gran parte dei paesi europei già prevede una disciplina particolare per il passeggero minore trasportato su motociclo e ciclomotore. In quasi tutti gli Stati, infatti, la responsabilità del trasporto del minore è affidata fino ai 12 anni esclusivamente al genitore".

Nel 2006 vi sono stati in Italia quasi 1.500 morti e circa 50.000 feriti per incidenti su moto. Oltre il 70 per cento di questi incidenti avviene in città ed una parte consistente non dipende dalla negligenza del conducente, quanto piuttosto dallo stato di trascuratezza dei manti stradali: buche, binari dei tram eccessivamente sporgenti, tombini affossati, asfalto sconnesso. I dati statistici mostrano un trend in crescita degli incidenti sulle due ruote, con percentuali di aumento superiori al 20 per cento l'anno, in controtendenza con i dati degli incidenti automobilistici.

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