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lunedì 8 ottobre 2007

Innovatori Europei di Laura Tussi


      
    

INNOVATORI  EUROPEI: LA RETE DEL FUTURO.

Il Partito  Democratico nel web per una nuova Società della Conoscenza. 
  

di LAURA TUSSI 
  

"Innovare"  significa apportare il nuovo in un vissuto prestabilito, per modificare  e rinnovare un contesto culturale predefinito e spesso arroccato su  un passato appunto da rivedere e ripristinare con un approccio innovativo  verso le cose, i saperi, le istituzioni, le culture proprie, nostre,  altre e altrui.

Innovazione  ed Europa si sviluppano in un sito tramite forme di e-democracy, in  una rete di talenti, saperi, valori, orientati alla nascita del Partito  Democratico, verso l'Assemblea Costituente, per realizzare partecipazione,  tramite le Associazioni operanti per il Partito Democratico, attraverso  la creazione di un portale web, centro catalizzatore di un network,  di gruppi e persone residenti in Italia e in Europa.

Il risultato:  un Think-Tank per il nascente Partito Democratico, per realizzare un'unica  rete di associazioni, persone e operatori che basino la propria partecipazione  su concetti e valori di innovazione, merito, conoscenza, sapere. Nella  Community si crea politica e si sperimenta l'innovazione nel talento  creativo delle persone orientate all'Europa del futuro, promuovendo  la partecipazione "bottom-up" di tutte le cittadinanze che sperimentano,  nelle politiche locali e globali, la formazione di priorità sociali,  di scelte economiche, di innovativi orizzonti politici di partecipazione  collettiva e comunitaria. Dunque un Think-Tank dove coinvolgere le potenzialità  per la creazione di un'intelligenza collettiva, al fine di contribuire  concretamente all'evoluzione di una Società della Conoscenza. L'innovazione  e il cambiamento consistono nella trasformazione che un individuo sperimenta  su un piano evolutivo, anche intenzionalmente, ossia voluto, provocato  e indotto da uomini per il benessere o il malessere di altri uomini.  In filosofia il cambiamento innovativo può definirsi il rendere o divenire  diverso; nelle scienze sociali è riferito al mutamento sociale; in  sociologia è legato all'evoluzione e al progresso; in pedagogia è  un'esperienza temporale da cui si esce con diverse percezioni del  sé. L'innovazione è un laboratorio in cui il soggetto si scopre  "capace di…" ciò non si verifica se non vi è un contenuto come  qualcosa da apprendere, capire, usare, costruire, così importante da  rigenerare e sviluppare una parte nuova o rigenerare la parte sepolta  dall'identità adulta, verso un cambiamento di innovazione, un mutamento  di positività. Secondo i cognitivisti il cambiamento riguarda il soggetto  attivo. L'educazione è concepita come evoluzione della mente, innescamento  e attivazione di processi cui il soggetto può rispondere per cambiare,  per evolversi, per rin-novarsi ed in-novarsi, ossia rendersi nuovo,  innovativo, diverso da dentro, fondamentalmente, senza comunque perdere  totalmente i propri capisaldi, i propri punti di riferimento, ma facendo  memoria di sè e della Storia degli eventi. Il cambiamento nell'innovazione,  inteso come trasformazione rappresentativa, avviene prima a livello  cognitivo, poi emotivo e affettivo. Secondo la psicologia culturale  postpiagetiana il cambiamento avviene quando il soggetto si accorge  che da passivo ricettore diventa attore della formazione del proprio  conoscere e si accorge di pensare di pensare: ciò genera il panico  della mente necessario al cambiamento. Per la psicanalisi, Freud ha  elaborato il modello psicanalitico di resistenza al cambiamento, oltre  all'istinto di piacere subentra l'istinto di morte, meta di tutto  ciò che è vivo è morte, ossia pulsione a ritornare allo stato inanimato,  nella pulsione che è cambiamento apparente. Il cambiamento in base  all'approccio fenomenologico, con Rogers, analizza il soggetto che  tende all'autorealizzazione mediante una continua ricombinazione degli  elementi del suo sé. Il cambiamento innovativo è un modo nuovo di  guardare la realtà, lasciando immutati i fatti concreti e oggettivi  da cui è composta e trasformando la loro interpretazione soggettiva.  Secondo l'approccio sistemico, Bateson sostiene che la mente è un  aggregato di parti e componenti interagenti e le differenze che percepiamo  si trasformano nella mente in informazioni. L'informazione è un cambiamento  in quanto processo soggetto a trasformazione. La Gestalt di Polster  vede il cambiamento innovativo come effetto del contatto, in quanto  far proprio l'elemento di novità o rifiutarlo, comporta l'interferenza  nel sistema percettivo dell'individuo. Secondo Bion l'identità  è la capacità di continuare a sentirsi gli stessi nella successione  dei cambiamenti che si verificano in relazione a momenti di disagio  e crisi, in corrispondenza delle fasi evolutive quali lo svezzamento,  l'adolescenza, la vecchiaia. Il cambiamento comporta la perdita di  rapporti e di relazioni precedenti e di alcuni aspetti della personalità,  verso l'innovazione e la trasformazione intrise di molteplici potenzialità.  
  

Laura Tussi    

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