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venerdì 30 novembre 2007

Ecolamp: dal 1° gennaio parte il recupero delle lampadine


Parte il recupero delle sorgenti luminose moderne.
Le lampadine a scarica: consumano molto di meno ma a fine vita necessitano di un corretto trattamento
Dal 1° gennaio Ecolamp, il Consorzio costituito dall'80% dei produttori del settore illuminotecnico, provvederà alle attività di ritiro e riciclo avvalendosi di un piccolo contributo applicato sui nuovi prodotti venduti.


Le lampadine, oggetto della direttiva europea e del Decreto Legislativo 151/05 sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), immesse annualmente sul mercato italiano sono circa 120 milioni di pezzi tra lampadine a scarica, a fluorescenza, a ioduri metallici ecc.
Oltre alla pericolosità hanno la caratteristica della fragilità, essendo costituite per il 90% da vetro.

Le lampade a basso consumo di energia, che fanno risparmiare energia elettrica e limitano sensibilmente le emissioni di CO2, che sempre più si stanno diffondendo in tutto il mondo industrializzato ma, se non smaltite correttamente, possono provocare danni all'ambiente.
Il rovescio della medaglia, rispetto alle vecchie lampadine ad incandescenze ed alogene (prossime al pensionamento per Legge), delle nuove lampade a basso consumo è rappresentato dalla presenza di mercurio e polveri fluorescenti, che sono sostanze nocive per la salute dell'uomo e inquinanti per l'ambiente tanto che, giunte a fine ciclo di vita, vengono classificate, sia per la normativa europea che italiana, rifiuti pericolosi.

Il recente aumento delle concentrazioni di mercurio nell'atmosfera è, infatti, legato al processo di industrializzazione che, nell'ultimo decennio del XX secolo, ha causato un incremento delle emissioni atmosferiche visto che il mercurio rappresenta un materiale di scarto del carbone e viene usato nelle industrie dei metalli, dei cementifici e delle industrie chimiche.
Il mercurio liquido, invece, disperso nell'ambiente, rientra facilmente nella catena alimentare e risulta pericoloso per il sistema neurologico, cardiovascolare, immunitario e riproduttivo.

Per questo motivo l'80% dei produttori che operano nel mercato italiano si sono già associati nel Consorzio per il Recupero e lo Smaltimento di Apparecchiature di Illuminazione denominato Ecolamp.
Il Consorzio metterà a disposizione in modo capillare in tutto il Paese soluzioni logistiche efficaci ed efficienti per il recupero delle apparecchiature di illuminazione a fine vita, organizzando processi di raccolta, trasporto e smaltimento in una logica di ottimizzazione dei costi e di rispetto per l'ambiente.

Lampade a scarica e a risparmio di energia, tubi al neon, lampadari e plafoniere non verranno più inviati alle discariche, occupando spazi già insufficienti, ma destinati ad impianti specializzati in cui sarà possibile recuperare i residui metallici e non metallici presenti al loro interno (alluminio, rame, vetro e materie plastiche) e mettere in sicurezza le sostanze potenzialmente pericolose (mercurio e polveri fluorescenti).
Per finanziare la creazione di questa rete di recupero installatori ed elettricisti, addetti ai lavori del settore illuminotecnico e i consumatori in generale sono tutti chiamati a contribuire direttamente al riciclo dei prodotti illuminotecnici a fine vita attraverso il pagamento di un importo aggiuntivo al prezzo di vendita. Questo sovrapprezzo è definito Eco-contributo RAEE.

Per semplificare le procedure di pagamento, Ecolamp ha previsto un solo importo per ciascuna delle categorie merceologiche oggetto della Normativa (in € al pezzo).
Eco-contributo RAEE per: Lampade a scarica € 0,22 + IVA; apparecchi di illuminazione € 0,15 + IVA.

Un valore ridotto, ma molto importante, che permette di finanziare il recupero dei materiali plastici e metallici degli apparecchi di illuminazione e, soprattutto, di smaltire con cura le polveri fluorescenti e il mercurio presenti nelle moderne lampade a risparmio di energia.
Per questa categoria di prodotto, infatti, le tecnologie a disposizione consentono di riciclare quasi il 99% dei materiali, recuperando la totale quantità del vetro e dei residui metallici e non di cui sono composti.
Per i consumatori sarà bene far fruttare questo investimento, consegnando nei punti di raccolta (non appena sarà emanato l'apposito decreto ministeriale) tutte le lampadine che troviamo: ricordando che quante più lampadine si ricliclano tanto più ne trarrà giovamento sia la nostra salute.

per maggiori informazioni: www.ecolamp.it

Ufficio Stampa: Hill & Knowlton Gaia
Andrea Pietrarota, 06.441640327 - 335.5640825
pietrarotaa at hkgaia.com

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