In questo periodo in cui c'è la tendenza a trasformare in musical qualsiasi cosa, dai cartoni animati alle più famose opere letterarie e non sempre con risultati soddisfacenti, portare in scena il capolavoro di Dumas non era certamente un' impresa facile.
Robert Steiner e Francesco Marchetti, autori rispettivamente delle liriche e delle musiche, sono invece perfettamente riusciti nell'intento creando con il Conte di Montecristo, un musical di qualità.
Le musiche ricordano vagamente la più bella tradizione operettistica italiana con qualche concessione allo stile anglosassone e il cast è stato scelto tra i più preparati artisti del panorama teatrale musicale italiano che brillano per naturalezza ed intensità interpretative. Tra essi è doveroso citare lo stesso Robert Steiner che veste magistralmente i panni di Dantes e Chiara Di Bari, un'intensa Mercedes . Degne di nota, inoltre, le interpretazioni di Simone Leopardi nella parte di Caderousse e di Sabrina de Siena, una deliziosa Valentine.
Certamente funzionale alla complicata struttura della storia, l'impianto scenografico lascia, però, veramente tutto alla fantasia, essendo costituito da uno scheletrico insieme di impalcature metalliche che diventano tutto: nave, porto, isola, prigione, palazzo, piazza, sala da ballo, osteria, camera da letto, tribunale.
Qualche perplessità suscitano alcune incongruenze temporali negli oggetti di scena che vedono accostarsi bicchieri e brocche ottocenteschi a penne bic e sgabelli da campeggio.
Evidenti le velleità cinematografiche di Gino Landi per questa messa in scena che, secondo la tendenza del momento, tende a creare una dissolvenza tra cinema e teatro e che, in questo caso, ha come intento quello di concentrare solo sui personaggi tutta l'attenzione dello spettatore.
Ed infatti su questa scenografia scarna, essenziale, monocromatica, deliziosamente spiccano la straordinaria bravura di tutti gli interpreti e la bellezza degli splendidi, coloratissimi costumi dipinti a mano.
Il Conte di Montecristo è un bell'esempio di come si possa portare in scena un capolavoro letterario senza fargli perdere nulla del suo fascino e della sua tensione emotiva. E' uno spettacolo da non perdere assolutamente e da gustare dalla prima all'ultima nota.
In scena a Roma al Teatro Brancaccio fino al 3 febbraio e poi in tournée in varie città italiane.
Info: www.montecristomusical.com
Ilda Ippoliti
Nessun commento:
Posta un commento