E' ampiamente dimostrato come i processi di industrializzazione, urbanizzazione ma soprattutto l'aumento del traffico veicolare sono la causa principale di un progressivo e profondo deterioramento della qualità dell'aria che respiriamo, soprattutto nelle metropoli. Ogni anno vengono bruciati oltre 7 miliardi di tonnellate di petrolio e ciò significa mettere in atmosfera circa 6 miliardi di tonnellate di carbonio. L'entità e il tipo di effetto prodotto dagli inquinanti atmosferici sulla salute umana è estremamente vario e sempre più numerosi sono gli studi epidemiologici sia nazionali che internazionali che ne hanno dimostrato gli effetti a breve (acuti) e a lungo termine (cronici).
"Fra i molti sintomi" - sottolinea il Dott. Alessandro Zanasi dell'Unità Operativa di Pneumologia e Terapia Intensiva Respiratoria del Policlinico S.Orsola diretta dal Dott. Mario Schiavina, "non bisogna assolutamente sottovalutare la tosse che rappresenta un campanello d'allarme, espressione di disagio e irritazione delle nostre vie respiratorie". Non è un caso infatti che nel periodo durante il quale le "centraline di rilevamento" segnalano i livelli massimi di inquinamento la tosse rappresenti la principale causa di visita medica.
Dati recenti rivelano come nel nostro paese la tosse costituisce uno dei motivi principali che inducono i pazienti a consultare il proprio Medico di Medicina Generale; sono circa 25 milioni all'anno le consultazioni sul sintomo tosse. Tra queste, circa 5 milioni sono specifiche per tosse acuta e 2 milioni per tosse cronica; in ambito specialistico, il sintomo tosse è presente in oltre il 60% dei pazienti che richiedono una visita pneumologica .
In pratica la tosse è un indicatore ( una cartina di tornasole ) della qualità dell'aria, che si manifesta prima nelle persone più sensibili (bambini, anziani, soggetti con problemi cardio-respiratori), ma non risparmia neppure le altre categorie. Anche se l'inquinamento atmosferico danneggia principalmente le vie respiratorie, non va dimenticato come soprattutto il "particolato" rappresenti un importante fattore di rischio cardiovascolare ed interferisca negativamente sulla fertilità.
L'iniziativa scientifica sarà affiancata da una manifestazione prevista sabato 9 febbraio dalle ore 9,00 alle ore 12,30 per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'inquinamento atmosferico.
L'evento, dal titolo "Auto fra passato e futuro", organizzato dall'Azienda Ospedaliera di Bologna S.Orsola-Malpighi e dall'AIST in collaborazione con il Club Bologna Autostoriche e Micro-Vett Veicoli Elettrici, prevede, nell'area Sant'Orsola-Parcheggio Cup, il raduno e l'esposizione di numerose auto d'epoca oltre ad una prestigiosa Zonda-Pagani, auto futuristica in fibra di titanio. E' in programma inoltre, sempre nel parcheggio dietro la palazzina CUP, una gara di regolarità con autovetture elettriche.
Nel corso del Convegno sarà assegnato il Premio AIST per la ricerca, iniziativa che vuole contribuire alla presa di coscienza di come l'ambiente sia diventato un importante fattore di rischio per la nostra salute e a supportare la ricerca nel settore.
Per informazioni:
Letizia Maini, Ufficio Stampa Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Tel. 0516361230 Cell.348/3003303
per maggiori informazioni: WHO'S WHO IN ITALY
Enrica Vigato
Direttore Comunicazione e Immagine
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