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venerdì 8 febbraio 2008

Assessorato Ambiente Regione Lazio: Delitti ambientali 2007, sequestrati beni per oltre 26 milioni euro. Indispensabile rafforzare controlli


Newsletter dell'Assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio Filiberto Zaratti. Numero 11 dell'8 febbraio 2008

Delitti ambientali 2007: sequestrati beni per oltre 26 milioni euro. Indispensabile rafforzare controlli


SOMMARIO :
Efficienza energetica: al via i corsi per i docenti
Solare termico: normative europee a confronto
Un'abitazione per il clima: la Casa Ecologica
Oggi nel Lazio siamo protagonisti nell'innovazione energetica
Al via protocollo d'intesa per la pesca
Energie rinnovabili: istruzioni per l'uso
<http://www.regione.lazio.it/web2/contents/ambiente/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=373>

I risultati delle indagini relative alla repressione dei delitti ambientali realizzate dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente del Lazio per l’anno 2007, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente, rappresentano un altro importante tassello che deve essere aggiunto all’attività della nostra Regione in tema di tutela ambientale. Si tratta di un’iniziativa di controllo e di repressione contro i delitti ambientali oltre che un’efficace azione di tutela per la nostra Regione, sia per ciò che riguarda la salute dei cittadini, sia per quanto riguarda l’alterazione del paesaggio laziale. Forte di questo risultato come l’assessorato abbiamo voluto rafforzare e incrementare la già efficace azione dei Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente del Lazio sottoscrivendo un Protocollo d’intesa triennale.

I dati forniti dal Noe ci hanno permesso di individuare due tipologie di delitti ambientali: quelli legati all’inquinamento delle acque, del suolo e dell’aria e quelli connessi al paesaggio, come l’abusivismo edilizio, che rappresentano quasi una prassi nella nostra regione.
Nel 2007 i Carabinieri hanno effettuato 316 controlli nei diversi settori ambientali:94 (il 30% del totale) sono risultati non conformi e hanno visto coinvolti 102 persone, con 19 arrestati e 43 sequestri, per un valore totale di ventisei milioni di euro. Dalle operazioni svolte dal Noe emergono chiari i settori nei quali dobbiamo perseguire nelle azioni di vigilanza. L’operazione “Sabbie mobili”, per esempio, ha reso evidente che è necessario il controllo di tutti i passaggi che riguardano lo smaltimento dei rifiuti, anche quelli provenienti dal ciclo della depurazione.

L’operazione Longa Manus, nel viterbese, ha consentito di individuare una struttura criminale che ha gestito, nel corso del periodo monitorato, un quantitativo di circa 250.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, costituiti da fanghi di depurazione contenenti alte concentrazioni di piombo, nichel, zinco e mercurio, terre di bonifica inquinate da PCB, nonché altri rifiuti tossico-nocivi, particolarmente dannosi per l’ambiente e la salute dell’uomo.
Per far capire meglio il fenomeno voglio citare alcune cifre. Il traffico di rifiuti speciali accertato grazie all’operazione condotta dai Noe “Sabbie mobili” nel solo periodo di osservazione è stato stimato in circa 15.000 tonnellate, con un giro d’affari per l’organizzazione non inferiore a 450.000 euro.
l giro d’affari per un traffico illecito rilevato dall’operazione Longa Manus è stato calcolato, sulla base della documentazione acquisita, in 10 milioni di Euro.

Sappiamo bene che dietro il perpetuarsi di reati ambientali spesso si nascondono organizzazioni criminali, che lucrano sul traffico illecito di rifiuti. E bisogna ricordare che la regione Lazio negli ultimi anni è stata, ma lo è tuttora, un crocevia di traffici illegali di rifiuti e il suo territorio risulta essere coinvolto in molte inchieste avviate in Italia.
E’ evidente che il sistema irregolare e spesso criminoso di smaltire rifiuti riguarda anche chi gestisce infrastrutture di servizio pubblico come porti e aeroporti. Il 30% dei controlli non conformi su scala regionale rimane una percentuale troppo alta.

In qualità di Assessore all’ambiente penso che abbiamo intrapreso la strada giusta e dobbiamo continuare a lavorare sia sul fronte della repressione, sia su quello della prevenzione, promuovendo campagne informative verso i cittadini per un corretto utilizzo delle risorse ambientali. Alla luce di questi risultati e guardando anche a quello che sta succedendo fuori dalla nostra regione – penso alla Campania – oggi più che mai non possiamo tollerare che l’azione criminosa e illegale di alcuni, spesso considerata scorciatoia per aggirare regole e norme, diventi un costo sociale insostenibile per la collettività, sia in termini di danni al patrimonio comune che di risorse pubbliche spese per ripristinare i beni violati.


Filiberto Zaratti
Assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio



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Efficienza energetica: al via i corsi per i docenti <http://www.regione.lazio.it/web2/contents/ambiente/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=436>
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Solare termico
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Al via protocollo d'intesa per la pesca
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Passo importante per difesa biodiversita' marina

Energie rinnovabili: istruzioni per l'uso <http://www.regione.lazio.it/web2/contents/ambiente/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=340>

E' pronto il nuovo vademecum sulle energie rinnovabili dell'Assessorato all'Ambiente. Puoi richiederlo oppure scaricarlo direttamete dal web cliccando sul link.
<http://www.regione.lazio.it/web2/contents/ambiente/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=353>


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