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martedì 19 febbraio 2008

Komunica.biz: inchiesta sui riflessi mediatici dei fatti di cronaca

Komunica.biz
Martedì 19 Febbraio 2008

Cari Colleghi,

vogliamo dedicare questo numero della newsletter non solo ai consueti approfondimenti di settore, ma anche ad un argomento che ci tocca tutti da vicino.

Nel grande circo dei mass-media, la cronaca diventa spettacolo: una notizia di cronaca nera può diventare un avvincente giallo a puntate e mi sorprendo, io che in genere salto nei quotidiani le pagine di cronaca, ad aspettare, quasi con ansia, il prossimo colpo di scena che getterà una nuova luce sul delitto e costituirà un ulteriore indizio verso la scoperta dell'assassino.

E' quello che è accaduto, mesi fa, con il delitto di Perugia che si è prestato, meglio di ogni altro, ad una rappresentazione mediatica spettacolare, avendo in sé tutti gli elementi che fanno il successo di una fiction: un ambiente multiculturale, giovani di diversa provenienza ed estrazione sociale, serate all'insegna di festini con sesso e droga.

E perfino Bruno Vespa, angelico conduttore di Porta a Porta, questa volta ha ceduto alla tentazione di trasformare una notizia di cronaca nera, con una giovane donna realmente uccisa che non sarebbe più tornata viva nel suo Paese, in un thriller a puntate degno del grande maestro Alfred Hitchcock. Gli stessi TG non sono stati da meno, propinandoci, a qualsiasi ora del giorno, l'ennesimo colpo di scena di questa scabrosa vicenda.

Qualcosa di simile è accaduto, l'estate scorsa, per l'omicidio di Garlasco, e un anno fa per la strage di Erba, delitto tornato straordinariamente attuale in questi giorni, in cui si sta svolgendo il processo ai danni dei due presunti assassini.

Il processo mediatico tanto atteso ha così finalmente avuto inizio, con centinaia di cittadini che si sono assiepati per assistervi, con i fari puntati sui due chiusi nella gabbia degli imputati e con i riflettori dei media che non accennano a spegnersi su questa storia.

E allora ci chiediamo:

Perché un fatto di cronaca nera è spettacolarizzato rappresentandolo come una fiction in cui ogni elemento di novità nelle indagini viene enfatizzato per catturare l'attenzione del telespettatore?

Non dovrebbero le regole deontologiche e dell'etica professionale garantire un maggior rispetto ed una maggiore tutela sia dei telespettatori, sia dei protagonisti reali dei fatti di cronaca?

Su queste domande, intendiamo sensibilizzare l'intera community ad una comune riflessione. A questo scopo, nei prossimi numeri della newsletter ospiteremo il contributo di alcuni dei membri del nostro Comitato d'Indirizzo.


Il Direttore, Riccardo Denaro


Komunica.biz ti invita al lancio del TV Movie "Il 13° Uomo"

in programma giovedì 13 marzo al cinema Odeon di Milano

 
Komunica.biz partecipa come media partner all'evento, che ci offre l'occasione per salutare tutti voi. Vi aspettiamo alle ore 20.00 per un cocktail, cui seguirà la proiezione del film, prevista per le ore 21.30.

Il film, con il Patrocinio della FGCI e L'Alto Patronato della Repubblica Italiana, sarà presentato in anteprima, alla presenza del regista e degli attori, durante la conferenza stampa congiunta con l'Università di Lingue e Comunicazione IULM, insieme agli sponsor, agli enti patrocinatori e molti personaggi della TV e dello sport.

L'evento è sponsorizzato da Acqua Group, che ha affidato l'organizzazione a PRO & GO, società interna al gruppo specializzata in eventi.

Alla serata parteciperanno numerosi ospiti del mondo del calcio, della televisione e della comunicazione.

Il film, prodotto da Massimo Ferrarini per Expo & Media Communications e Università di Lingue e Comunicazione IULM, è stato realizzato in alta definizione digitale con la regia di Ettore Pasculli.

Il TV movie andrà in onda nei prossimi mesi sui canali del digitale terrestre di Mediaset. Successivamente alla messa in onda televisiva, il pubblico sportivo amante del calcio, potrà scaricare gratuitamente il film su Internet grazie al media partner Tiscali.

Nella fiction si racconta la storia di Salvatore, interpretato da Gianfelice Facchetti (figlio del mitico Giacinto Facchetti), talentuoso calciatore che vive nella periferia milanese. Salvatore, portiere del Brera calcio, si lascia coinvolgere in situazioni più grandi di lui: circuito da un intrigante procuratore sportivo e da Albena, ragazza rumena di cui facilmente si innamora, si lascia trascinare in un turbine di facili successi e illusioni di gloria.

L'operazione culturale ha lo scopo di promuovere il gioco del calcio visto come un confronto ad armi pari, come forte elemento di coesione e portatore di valori positivi  nel mondo giovanile.

Ulteriori informazioni e Programma completo su www.komunica.biz  

INGRESSO ESCLUSIVAMENTE AD INVITO

R.S.V.P.  

Marianna Noto

marketing@komunica.biz


Product Placement:  branded entertainment e cinema in Italia

Il terzo capitolo dell'inchiesta prende in esame il product placement cinematografico in Italia

A cura di Marianna Noto


Bmw diventa protagonista della nuova pellicola Caos calmo. Il film, uscito nelle sale italiane l'8 febbraio scorso, ha incluso nel cast un'attrice d'eccezione: la Bmw 535d Touring, in cui vive il protagonista della vicenda, Pietro Paladini, alias Nanni Moretti.

Pietro Paladini, manager televisivo rimasto improvvisamente vedovo, decide di passare le giornate nella sua Bmw parcheggiata davanti alla scuola elementare della figlia, per non abbandonarla, ma in realtà per non sentirsi abbandonato. Chiuso nell'abitacolo, ascolta i Radiohead e nel suo 'caos calmo', la vita gli scorre vicina.

Il film, che vanta la regia di Antonello Grimaldi e un cast d'eccezione – insieme a Nanni Moretti, recitano Valeria Golino, Alessandro Gassman, Isabella Ferrari, Silvio Orlando – è in concorso al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Nel film, compaiono anche altre tre vetture che Bmw Group Italia ha fornito alla produzione: una Rolls-Royce Phantom, una Bmw 118i e una Bmw 730dL.  Le automobili e le moto del Bmw Group sono apparse spesso nei film. L'attività di product placement è importante per l'azienda perché consente di dare visibilità ai prodotti e di posizionarli, inserendoli in contesti artistici e narrativi compatibili con i valori premium dei marchi del Bmw Group.

La lunga tradizione di product placement di Bmw, ha visto i suoi albori più noti con la saga di James Bond che, nei suoi film, ha unito il proprio fascino alle più belle e tecnologiche produzioni della casa automobilistica. Ma anche le motociclette Bmw hanno arricchito le pellicole di importanti film d'azione come Paycheck, Ultraviolet e Resident Evil: Extinction per citare i più recenti.

Ma non solo le Bmw sono state protagoniste sugli schermi cinematografici: anche Mini ha avuto la sua lunga serie di comparizioni, di cui l'esempio più interessante è il rifacimento di The Italian Job, remake del film diretto da Peter Collinson nel 1969.

Produzioni come Caos Calmo, dimostrano che la situazione del product placement in Italia è in fase di evoluzione e che, se fin ora questo tipo di collaborazione tra aziende e case di produzione è avvenuto prevalentemente in maniera in poco organizzata, con una cooperazione non così solida e istituzionale, anche da noi, nei prossimi anni, il ricorso delle aziende a questo strumento potrebbe diventare più frequente e programmato.

Nelle grandi produzioni hollywoodiane il product placement è uno strumento talmente conosciuto e utilizzato, che esistono aziende specializzate nella collocazione strategica dei prodotti: Hollywood ha da tempo trovato nel 'branded entertainment' i termini giusti per descrivere un approccio innovativo per accattivarsi gli spettatori. 

Il product placement cinematografico e televisivo sta mostrando un importante sviluppo a livello mondiale. Sempre più clienti chiedono alle agenzie di includere i loro marchi all'interno dei contenuti di intrattenimento. I direttori marketing dei grandi brand cominciano a studiare le migliori opportunità offerte dal product placement, rimediando ai problemi che l'advertising televisivo tradizionale sta creando loro: lo zapping e lo skipping sono fenomeni in aumento negli USA, dove il sistema TiVo si sta diffondendo a macchia d'olio tra i telespettatori. Entrambi i fenomeni distraggono l'utente dai messaggi pubblicitari, riducendo l'impatto e l'efficacia di campagne milionarie. Si attende, dunque, una crescita del mercato del product placement. (leggi)

 


 

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From: Riccardo Denaro rdenaro @komunica-news.it

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