ALLA TRIENNALE DI MILANO IL SUO LIBRO
EMPIO MALARA, CINQUANT’ANNI DI ARCHITETTURA DA FESTEGGIARE
In una città come Milano, che da qualche tempo ha riscoperto con gioia il valore dell’architettura, e se ne appropria, e vuole capirla, e conoscerne i protagonisti di ieri e di oggi, l’occasione della presentazione del libro che racconta la storia di quasi cinquant’anni di studi e progetti dello Studio Malara Associati è un appuntamento da non perdere.
Alla Triennale di Milano, martedì 30 ottobre 2007, alle ore 18.30, il volume edito dalla casa editrice Skirà, sarà presentato da Gianni Ravelli, collaboratore del Corriere della Sera con gli ospiti Alberigo Belgioioso, Augusto Cagnardi e Achille Cutrera. Il libro racconta l’intenso e felice rapporto tra Malara e l’architettura; presenta disegni e illustrazioni delle opere lungo un percorso che prende avvio dal centro di Milano, e si allarga al territorio della provincia, poi della regione Lombardia e giunge fino al cuore di un’altra regione, la Calabria, terra che ha dato i natali a Malara e ad una generazione di milanesi legati alla nostra città da profondo amore, fra i quali come non ricordare gli artisti Mimmo Rotella o Edoardo Franceschini.
Progetti, studi urbanistici, studi ambientali e territoriali, edifici pubblici e privati, ai quali hanno collaborato nei decenni, ciascuno con le proprie caratteristiche professionali, diversi architetti, ingegneri, consulenti, come Gianni Drago, Panos Koulermos, Silvano Zorzi, e altri ancora fino a Piero Castiglioni, Alfredo e poi Marco Pollice, nomi particolarmente cari al mondo dell’illuminazione italiana.
Alla Triennale sarà naturalmente presente Empio Malara, che ci racconterà delle sue opere, che hanno in comune un forte legame progettuale tra il territorio e i suoi abitanti, e sempre si confrontano con una forte etica di riguardo per gli aspetti sociali e culturali, ed esprimono una significativa componente civile, quella che l’architettura dovrebbe portare in sé in ogni suo progetto, e che nei lavori di Malara è ancor più evidente nell’asilo di Via Induno a Milano, nella scuola materna di Cologno Monzese, nel quartiere Europa di edilizia economica e popolare a Rende in provincia di Caserta, o nel recente complesso residenziale e per uffici a Lecco.
La storia di questo importante Studio Associato è una pagina anche di storia urbana di Milano, dai progetti per l’introduzione della metropolitana leggera, ai parcheggi di interscambio lungo le tangenziali, alla valorizzazione dei Navigli - di cui Malara è uno dei maggiori studiosi - o la formazione della “Cintura verde” attorno alla città: idee, piani, progetti, alcuni realizzati, altri non completati, altri in via di realizzazione, che testimoniano più di mille parole il ruolo dell’architettura, quì, di uno dei suoi protagonisti, lungo il cammino sociale, economico, culturale e civile di una città nel corso degli anni e del suo sviluppo, sia nei suoi momenti più fragili , sia nei suoi momenti più coraggiosi.
Ad Empio Malara, ai suoi collaboratori, e a Lucilla Malara, la giovane e brillante architetto, cui compete da qualche tempo la responsabilità dell’area progettazione dello Studio Associato, i migliori auguri di AIDI per quel giorno di festa, festa dell’Architettura. (SO)
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