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martedì 10 giugno 2008

Bari - Maxime Chattam il nuovo re del thriller e la sua triologia del Male

Se vi ha terrorizzato il serial killer Hannibal Lecter , protagonista del film Il silenzio degli innocenti, se vi hanno terrificato i libri di Stephen King, allora non potete leggere i libri del nuovo re del thriller Maxime Chattam, considerato il nuovo enfant prodige di questo genere di lettura.

Enfant prodige, perché è un giovane scrittore di soli 30 anni, che ha all’attivo ben cinque libri e poi è francese nonostante il suo pseudonimo “americanizzato” , poiché il suo vero cognome è Drouot.

Questo golden boy del mondo editoriale d’oltralpe è stato ospite ieri sera alla Libreria Laterza di Bari e grazie all’aiuto del prof. Domenico D’Oria che ha tradotto le domande poste dai presenti ci ha permesso di conversare con l’autore.

La prima domanda sorge spontanea: perché utilizzare uno pseudonimo, forse pensava che adoperare un nome dall’assonanza inglese era più facile presentarsi ai lettori?

R.: Ho rifiutato di vedere il mio nome sulle copertina dei miei libri. Ho voluto e cercato di dare una distanza, perché il mio nome non è in vendita, lo sono solo le mie opere.
E’ stato poi un mio amico a suggerirmi il nome Chattam, perché può essere un nome internazionale che suona bene ed è facilmente memorizzabile.

D.: Però nei i suoi libri si ravvisa una certa “americanizzazione”, in quanto la Trilogia del male, composta da : L’anima del male – In tenebris – e Il veleno del ragno, si svolgono nelle città di Portland e a Brooklin.

R.: La scelta del luogo è determinato dal fatto che queste due città si adattano meglio ai personaggi, alla storia e al crimine che intendo narrare. Ma i prossimi due romanzi che usciranno a fine anno Arcana e Zodiaco, l’azione si sposta in Egitto e in Francia.

D.: I crimini di cui parla si possono ascrivere in due tipi, in quella delle sette sataniche e dei serial killer, reati che fanno parte dell’immaginario americano, perché focalizzarsi su questo genere di crimine?

R.: Cercare di capire il “male” nella società di oggi e poterlo descrivere aveva bisogno di un archetipo e quale migliore osservazione se non la società americana.
Per approfondire gli argomenti ho studiato: psicologia criminale, per potermi calare in una realtà che non mi appartiene; medicina legale dove ho assistito a numerose autopsie, per capire come si cercano gli indizi e poter trovare delle risposte e non dei rimedi che annullano l’effetto del “male”.
Così come il medico legale lavora sul corpo andando sempre più in profondità, io mi pongo nella scrittura con lo stesso obiettivo, andare in profondità dell’animo umano, nella mente del criminale.

D.: Nel libro di prossima uscita “Arcana” parla e analizza delle paure del XX secolo, per lei quali sono?

R.: Due aspetti del “male” di oggi sono : la paura della conoscenza e la paura militare.
Se quest’ultima è percepibile, perchè siamo circondati da popoli in guerra, ma questa paura rientra anche nella sfera del potere politico, che crea il sistema delle paure, la seconda quella della paura della conoscenza è più fine ed è difficile avvertirla, ma basta navigare in internet per trovarla.

D.: In Zodiaco parla della guerra?

R.: Ma è soprattutto una guerra mentale, un conflitto che esiste in ogni mente umana, che si riassume in una sorta di perversione.

D.: Cosa è per lei il “male”?

R.: Il male appartiene all’uomo è una pulsione con tendenze istintive e come tale ha degli aspetti creativi, che sono positivi e aspetti distruttivi di origine negativa.
Pertanto non sempre il male è distruttivo.
In ogni uomo esiste un lato sinistro e solo riflettendo lo si può correggerlo per potersi aprire in lati positivi.

D.: Con tanto studio si è dato una risposta cosa succede nelle mente dei criminali?

R.: Il mio lavoro non porta a soluzioni ma ho sviluppato una risposta che ogni pulsione criminale ha una sua densità variabile.

Maxime Chattam è diventato un caso letterario grazie alla sua capacità di scrivere trame da ritmi incalzanti e come una ragnatela riesce a catturare la sua preda così come i suoi libri catturano il lettore.

Non poteva esimersi anche il noto regista Costa Gravas affascinato dal lavoro di Chattam ed intende girare un film traendo la sceneggiatura dal primo lavoro dello scrittore francese.

Anna deMarzo

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