FIAT TERMINI IMERESE:
LA REGIONE SICILIA FA SALTARE IL CONTRATTO DI PROGRAMMA.
Di Raffaele Pirozzi
Napoli, 13/06/08. La giunta regionale della Sicilia, per mera incuria, perde un importante investimento per l'isola: il raddoppio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, sia dal punto di vista strutturale che occupazionale.
Intatti il piano originale "A" della Fiat prevedeva l'ampliamento dello Stabilimento, che avrebbe così determinato notevoli investimenti con parecchie centinaia di assunzioni; l'azienda torinese ha dovuto quindi ripiegare sul cosiddetto piano "B" che prevede soltanto 250 assunzioni ed un investimento di circa 500 milioni di Euro.
Questo è avvenuto perché il contratto di programma dello stabilimento di Termini Imerese, siglato dalla regione Sicilia per la infrastrutturazione e lo sviluppo delle attività di fornitura di componenti, non è stato onorato.
Le ragioni sono note a tutti!
Il costo di una autovettura prodotta in Sicilia, per mancanza di infrastrutture, costa mediamente l'8% in più delle auto prodotte a Torino.
Notevole è dunque il disvalore che l'azienda Fiat deve sostenere.
Ai disoccupati, ai giovani ed ai cittadini tutti il commento su questa anacronistica vicenda.
Ha ragione il segretario della CGIL a chiedere un incontro urgente con l'Assessore all'industria della regione per discutere in modo approfondito della questione "Fiat"; contestualmente, però, avrebbe dovuto denunciare all'opinione pubblica che la regione Sicilia ha fatto saltare il contratto di programma colpendo pesantemente l'occupazione, l'investimento e lo sviluppo della regione perdendo di conseguenza una grande occasione.
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