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COMUNICATO STAMPA
Scuola, Marcello D'Orta: "Positivo il ritorno al maestro unico"
"Sono sempre stato sfavorevole all'introduzione del team di maestri". Così parla ai microfoni di Econews, nel corso dello speciale "Per chi suona la campana", Marcello D'Orta, ex maestro e scrittore, autore del best seller "Io speriamo che me la cavo". "Un giornale come Repubblica scrisse che io ero il maestro del passato, che la mia pedagogia era superata. Il team fu introdotto per due finalità, ovvero far progredire gli alunni e dare più posti di lavoro: gli alunni non hanno progredito per niente e paghiamo insegnanti in sovrannumero, dunque questa riforma ha fallito. Pagando invece il maestro unico si possono anche aumentare gli stipendi."
"Il ragazzo nella fascia dell'età evolutiva deve avere un solo punto di riferimento", prosegue D'Orta, "che è affettivo ancora prima che pedagogico. I tre insegnanti portano magari una maggiore competenza, ma ognuno di loro ha la propria pedagogia, il proprio metodo, e gli alunni rimangono disorientati. Tutto questo in un panorama in cui anche la famiglia si va sfaldando sempre di più."
"Leggiamo tutti i giorni di episodi di bullismo", dice Marcello D'Orta, che ha insegnato a lungo in realtà sociali difficili, "Anche se il termine va usato nei termini giusti, il fenomeno è aumentato in maniera vertiginosa, anche perché il ragazzo sa che al 99% viene promosso, qualunque cosa faccia. Inoltre, è spalleggiato quasi sempre dalla famiglia. Si spera che con il voto in condotta qualcosa possa cambiare, ma se l'educazione non nasce dalla famiglia la scuola non può fare molto."
"Gli insegnanti italiani, e in particolare quelli delle elementari, sono tra i migliori d'Europa, anche se non sono messi nelle condizioni di poter insegnare al meglio. E senza distinzioni tra insegnanti del nord e insegnanti del sud…"
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