Cerca nel blog

lunedì 29 marzo 2010

DELTA DEL PO. WWF: PREOCCUPAZIONE PER STRAGE DI RICCI E VONGOLE



 
DELTA DEL PO

WWF: PREOCCUPAZIONE PER LA STRAGE DI RICCI E VONGOLE

LE RICHIESTE A UN MESE DAL DISASTRO

 

Il WWF lancia un segnale di allarme per la moria di vongole segnalata recentemente dai pescatori del Delta del Po. In questi giorni si stanno osservando anche insoliti contingenti di ricci e stelle marine spiaggiati in diversi litorali.

Le cause sono ancora ignote ma, ancora una volta e a distanza di un mese dall'inquinamento da idrocarburi, il Delta del Po, uno degli ambienti più ricchi di biodiversità d'Italia per le sue estensioni di zone umide e lagune, è al centro delle cronache ambientali e, ancora una volta,  emerge prepotentemente la sua estrema vulnerabilità.

 

Il WWF sottolinea come a un mese di distanza dall'emergenza Lambro – Po, caratterizzata dallo sversamento di circa 2800 tonnellate tra gasolio e oli combustibili, si è ancora in attesa dell'ordinanza che avrebbe dovuto sbloccare e avviare un piano di monitoraggio per valutare le conseguenze sull'intero ecosistema dell'inquinamento di idrocarburi di marzo.

 

Come  era prevedibile ai proclami, peraltro esageratamente rassicuranti, della Protezione civile e del Ministero dell'Ambiente, non sono seguite le urgenti azioni necessarie e, ad oggi  non è dato sapere se siano disponibili o meno i, "forse", 12 milioni di euro, che avrebbero costituito una prima tranche di contributi per coprire le spese delle prime azioni di bonifica, le indagini supplementari, l'avvio di un piano di monitoraggio integrato e la redazione di piano di bonifica.

Si è perso un mese che poteva essere importantissimo per verificare la situazione di alcune popolazioni di pesci, anfibi o molluschi, importanti indicatori per capire cosa sia realmente successo.

Ora per alcuni di questi animali si è in parte persa la possibilità di verificare eventuali conseguenze sulla stagione riproduttiva in corso. 

La Rana di Lataste, ad esempio, specie rara, protetta da Direttive europee, endemica della pianura padana, presente in diversi SIC (Siti d'importanza Comunitaria) lungo il Po e sul Delta e indicata tra le specie di cui valutare lo status, dovrebbe essere censita tra metà febbraio e metà marzo,  cosa che finora non è stata fatta in modo sistematico.

 

Il WWF ha da subito proposto una serie di azioni che ad oggi non sono state avviate:

-          un piano di monitoraggio che preveda analisi chimiche delle acque e dei sedimenti,

-          la valutazione dello stato di alcune popolazioni di specie protette soprattutto nei SIC del tratto di Po interessato dall'inquinamento di febbraio, l'individuazione di alcune particolari specie (molluschi, pesci, piante acquatiche) per verificare eventuali bioaccumuli di inquinanti nei tessuti e valutare le conseguenze dell'inquinamento nella catena trofica.

-          predisporre urgentemente un sito internet per garantire in modo trasparente la disponibilità dei dati riguardanti l'inquinamento e i  monitoraggi in corso;

-          rendere pubblico il catasto degli impianti a rischio nelle fasce fluviali del Po e dei suoi affluenti, trattandosi queste di aree a rischio idrogeologico.

 

 

 

Intanto il WWF il prossimo 2 maggio organizza la Campagna "Liberafiumi" 2010, un grande censimento che consentirà di verificare lo stato di salute delle sponde delle principali 'vene blu' del nostro paese.

Un migliaio di volontari verranno coinvolti per setacciare 25 fiumi italiani lungo l'intera penisola, grandi isole comprese, dal Piave al Tagliamento, dall'Arno al Tevere, dal Sarno alle fiumare Calabresi fino all'Adda in Lombardia.

  

29 marzo 2010

 ufficio stampa WWF Italia – tel 02 83133233, 06 84497213, 377, 265, 463

 

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *