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lunedì 26 aprile 2010

TECNOLOGIA A SERVIZIO DELLA NATURA. WWF: "Fratini con lo.zaino": Un progetto innovativo per studiare la migrazione di una specie simbolo delle coste italiane


ANNO DELLA BIODIVERSITA' – TECNOLOGIA A SERVIZIO DELLA NATURA

 

WWF:"Fratini con lo…zaino": Un progetto innovativo  per studiare la migrazione di una specie simbolo delle coste italiane.

 

Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione Ambientale, WWF e Stazione Ornitologica Abruzzese marcano i primi 18 fratini con i geolocalizzatori  nell'Area marina protetta della Torre di Cerrano

 

"Fratini con lo...zaino": i primi fratini al mondo sono stati marcati in Abruzzo con anelli colorati e geolocalizzatori, una nuova tecnologia che, con l'uso di sensori miniaturizzati, sta rivoluzionando le conoscenze sulla migrazione degli animali.

L'innovativo progetto di ricerca scientifica, che vede coinvolti l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, il WWF e la Stazione Ornitologica Abruzzese, è stato presentato oggi in una conferenza stampa svoltasi a Torre Cerrano, una delle quattro nuove aree marine protette italiane istituite ad Aprile dal Ministero dell'Ambiente.

 

"Le nuove tecnologie che hanno portato alla miniaturizzazione degli strumenti di geo-localizzazione,- dichiara Lorenzo Serra, ricercatore dell'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale - stanno rivoluzionando lo studio della biologia e dell'ecologia degli animali e degli uccelli in particolare. I geolocalizzatori realizzati dalla Stazione ornitologica Svizzera di Sempach pesano meno di un grammo e possono essere usati per marcare specie del peso di poco più di 20 grammi. Finora i dati sulla migrazione dei piccoli uccelli derivavano dall'inanellamento attraverso l'analisi delle ricatture di individui marcati ed era generalmente possibile solo unire le due località di marcaggio e ricattura, senza poter conoscere esattamente il percorso seguito. Ora, invece, basta dotare gli uccelli, come il Fratino, di questi sensori per descrivere con buona approssimazione le aree frequentate anche al di fuori del periodo riproduttivo. I dati che abbiamo finora dall'inanellamento ci dicono che i fratini svernano nel Mediterraneo e lungo le coste Atlantiche dell'Africa, ma non sappiamo bene in quali aree ed in quali proporzioni. Questo innovativo progetto, condotto in collaborazione con i volontari della SOA e del WWF, riuscirà a dare risposte utili per la conservazione di questa specie, localizzando le aree di sosta, migrazione e svernamento delle popolazioni italiane".

 "Il Fratino è una specie strettamente protetta a livello comunitario in base alla Direttiva 409/79/CE "Uccelli"  - dichiara Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF - E' il simbolo della biodiversità delle spiagge, che non devono essere considerate come un mero cumulo di sabbia da spianare per il turismo ma come un complesso e fragile ecosistema, dove vivono piante ed animali adattati a vivere in un ambiente estremo. Nell'Anno internazionale della biodiversità chiediamo alla Regione Abruzzo di assicurare la tutela del Fratino e della altre specie costiere, che stanno divenendo sempre più rare. Balneatori e pescatori a cui mostriamo il Fratino e i loro nidi reagiscono in maniera entusiasta dandosi da fare per tutelarli coniugando la loro attività economica con le esigenze della fauna, attraverso mille soluzioni tra cui anche la costruzione di coperture per tutelare i nidi dai predatori. E' una cooperazione che si sta formando dal basso che deve ricevere la giusta attenzione dalla pubblica amministrazione".  

 

 

Dichiara Augusto De Sanctis Presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese "Dai primi di marzo abbiamo monitorato tutto il litorale abruzzese e finora abbiamo localizzato 44 coppie di questa rara specie. Per 30 di queste abbiamo trovato i nidi, contenenti da 1 a 3 uova. Le altre hanno in larga parte perso le covate per i lavori di pulizia delle spiagge che vengono svolti con mezzi meccanici sempre più grandi che distruggono tutto ciò che incontrano, piante dunali e nidi compresi. In diversi casi siamo intervenuti per segnalare alla Regione, ai comuni e ai concessionari la presenza della specie chiedendo di posticipare i lavori di pulizia. A parte Pescara, dove quasi tutte le coppie non nidificano in spiaggia, la concentrazione maggiore di individui si trova in tre aree, quella a nord di Roseto nell'area del Borsacchio, quella tra Tortoreto e Martinsicuro e quella tra la Riserva regionale di Punta Aderci a Vasto e S. Salvo. Abbiamo marcato finora 39 individui, 12 maschi e 27 femmine, di cui 18 con i geolocalizzatori fissati "a zainetto". L'anno prossimo dovremo ricatturare questi individui per riprendere i geolocalizzatori e scaricare i dati raccolti nell'arco di un anno. Questi strumenti misurano ogni giorno ad intervalli regolari l'intensità e la durata della luce e, attraverso particolari software, è possibile risalire con buona precisione a longitudine e latitudine dell'individuo per ogni giorno. In ogni caso questi fratini sono marcati anche con anelli colorati con codici alfanumerici individuali per cui sarà posibile segnalarli anche attraverso la lettura dell'anello con il binocolo". 

 

Foto e video disponibili su richiesta.

Le immagini distribuite durante la conferenza stampa sono state gentilmente concesse dai soci SOA Davide Ferretti (photogallery) e Alessandro Di Federico (video)

INFO: 3683188739 (Augusto De Sanctis)

 

 

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