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martedì 23 novembre 2010

Gela,arsenico nelle acque, nuova direttiva Europea


Gela,un territorio, la sua acqua e tanti Tumori. Una condizione di disastro ambientale che ha colpito i cittadini, ignari nel tempo del pericolo che la propria salute poteva correre. Studi di settore come quelli eseguiti nell’ambito del progetto Sebiomag , fatti alcuni anni or sono nel territorio del Gelese(Gela,Butera,Niscemi), hanno portato alla rilevanza nazionale e scientifica dati significativi collegati alla presenza di arsenico in soggetti di età tra i 20 ed i 44 anni, residenti a Gela,Niscemi e Butera al 31 dicembre 2007. Il campione preso in esame è stato di 186 persone che si sono sottoposti ad esami di urina e di sangue. Tra i metalli maggiormente presenti proprio l’arsenico che è stato riscontrato in quantità superiori alla norma proprio nel sangue dei residenti di Gela. Il random di localizzazione abitativa ha fatto notare la diffusione del metallo in tutti i punti della città. Tra le possibili cause il consumo di acqua e specie acqua di acquedotto o di provenienza non meglio identificata. Il pericolo ,quindi, che questa città Siciliana ha occorso nel tempo è reale ed i risvolti sanitari sono stati devastanti. L’arsenico, infatti, è un cocarcinogeno che agisce impedendo la riparazione del DNA danneggiato da altri fattori,praticamente abbassa ogni protezione anti tumore che l’organismo in condizioni di normalità attiva. I tumori maggiormente presenti collegati a tale problematica sono quelli al Polmone,al fegato ,all’utero e quelli a base ematologica. Ad avvalorare tale pericolo il caso Taiwan dove è stata fatta un indagine epidemiologica in alcune città in cui i valori in micron grammi per litro di arsenico sono elevatissimi. La normativa europea pone finalmente un limite alle selvagge incongruenze di molte regioni italiane attraverso uno stop alle varie deroghe chieste dall’Italia. La chiarezza della direttiva 98/83/CE si pone quindi a baluardo dei nuovi limiti che presuppongono un quantitativo di arsenico massimo nell’acqua per uso umano di 20 micron grammi per litro. Un caso unico ma reale la mancata presenza di Gela tra i 128 comuni indagati che dovranno adeguarsi alle nuove normative UE entro il dicembre 2010. La forza del dubbio e alle porte ed il pericolo per la salute è legato ad un interrogativo, l’acqua di Gela è potabile?.

Di maurizio cirignotta


Direttiva Cee

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