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giovedì 17 febbraio 2011

De Magistris - Un'altra Italia è possile! Se non ora quando (15.02.11)

De Magistris - Un'altra Italia è possile! Se non ora quando?. Le manifestazioni di piazza sono una dimostrazione che un'altra Italia è possibile. Che un 'altra Italia esiste già. Un'Italia che non si vuole piegare all'antropologia del bunga bunga, del carrierismo fondato sul baratto corpo-incarico che vede protagonista soprattutto il potere maschile e il mondo femminile, che crede in "quello che è" piuttosto che in "ciò che possiede", che difende la Costituzione come strumento indispensabile della convivenza civile, che vuole una società giusta di eguali. Le piazze femminili di domenica scorsa si uniscono a quelle degli studenti e dei lavoratori della Fiat, protagonisti di una grande stagione di mobilitazione andata in scena nei mesi scorsi, e ci fanno sperare e ci spingono ad agire. Cittadini e cittadine come anelli di una catena rivoluzionaria pacifica, stanchi di vedere il dibattito pubblico/politico incentrato sui vizi privati e pubblici di Berlusconi, sui suoi procedimenti giudiziari, sull'esigenza di garantirgli per legge speciale l'immunità distraendo, quindi, il parlamento e la politica, il governo e le istituzioni da quello che dovrebbe essere il loro unico impegno: adoperarsi per il bene collettivo, comune, per il paese. Le forze democratiche della politica devono mettersi a disposizione di questa società civile per realizzare il sogno di una Italia 'bella' contro la 'bruttura' del berlusconismo. Questa società civile deve essere l'interlocutrice principale della politica e a questa società civile si rivolge l'Italia dei valori perché partecipi alla campagna referendaria promossa dal nostro partito. In particolare attivandosi perché il referendum sul legittimo impedimento veda una grande partecipazione dei cittadini e delle cittadine, in quanto primo passo in direzione di quelle elezioni nazionali che permetteranno al paese di liberarsi dal sultanato pornografico del premier ed iniziare una nuova fase storica: quella della fine di Berlusconi e del berlusconismo, come modello di (sub)umanità dal quale l'Italia è stata infettata troppo a lungo. demagistris.it (15.02.11)

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