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venerdì 30 settembre 2011

Corà presenta i nuovi Disegni Prefiniti a MADEexpo 2011

Corà Domenico & Figli Spa conferma la presenza al MADEexpo 2011 a Milano, fiera internazionale dell'edilizia e dell'architettura.

Cora Legnami L’azienda sarà presente con uno stand di 160 mq all’interno dell’area dell’Architettura e delle Finiture d’Interni.

La fiera si terrà al nuovo Quartiere Fiera Milano dal 05 al 08 ottobre 2011 e raccoglie le migliori aziende di settore presenti sul mercato.

Corà Domenico & Figli S.p.A. coglierà l’occasione per presentare le collezioni dei pregiati pavimenti della Divisione Parquet con le novità del 2011, tra cui la nuova Serie Nuevo Status a tre strati, la nuova gamma di Disegni Prefiniti a tre strati, la nuova verniciatura UV OIL nei due strati ed infine i rivestimenti della Divisione Tranciati.

Potete trovare Corà Domenico & Figli S.p.A. nel padiglione 3 allo stand E01/F10.



CORA’ DOMENICO & FIGLI SPA

Corà opera nel mercato italiano ed internazionale dal 1919. Con la propria esperienza e grazie alla struttura tecnologica-organizzativa e ad una capillare rete distributiva, Corà è il sinonimo di un’impresa che ha saputo evolversi e rinnovarsi, raggiungendo di generazione in generazione, la posizione di azienda leader in Italia e all’estero nel settore del LEGNO.

Una realtà economica e produttiva che si muove attraverso il reperimento della materia prima da foreste certificate e si differenzia per la vasta gamma di prodotti che offre: tronchi, tavolame, pavimenti in legno, pannelli multistrato, lamellari per finestre, tranciati precomposti per il settore del mobile, prodotti per la nautica.

Per ulteriori informazioni:

CORA’ DOMENICO & FIGLI SPA
Viale Verona, 1
36077 Altavilla Vicentina (VI) - ITALY
TEL. +39 0444 372711
info@coralegnami.it
http://www.coralegnami.it

Web Reputation: Santoro il giornalista più popolare della rete. Mentana il più amato.


PhiNet e Istituto Piepoli presentano i risultato delle ricerche sulla reputazione web. Le dichiarazioni di Alessandro Giovannini, Amministratore Unico PhiNet, Nicola Piepoli, Presidente Istituto Piepoli e Fabio Minoli, Presidente CORECOM Lombardia.

Santoro è il giornalista più popolare della rete. Seguono Gad Lerner, Giovanni Floris, Enrico Mentana e Marco Travaglio. Il più amato è Enrico Mentana. Il TG1 è il telegiornale più “discusso” sulla rete, anche a causa delle continue polemiche che lo vedono protagonista. Ottimo l’apprezzamento per i canali tematici di informazione SkyTG24 e RaiNews24. Lo rivela una ricerca realizzata da Istituto Piepoli e PhiNet, società leader nella comunicazione e nel web marketing, presentata oggi al Convegno del CORECOM Lombardia “Web reputation, come i nuovi media ridisegnano i confini della privacy”.
Oltre 50.000 fonti web analizzate tra marzo e settembre 2011, 85% del traffico di rete italiano monitorato. Oggi, per la prima volta nella Comunicazione in Italia, si discute su come misurare “Credibilità e Reputazione Web”. Web reputation, quindi: e non si parla solo di giornalisti, ma anche di Aziende, Istituzioni. E di Persone.

La web reputation è misurabile – dichiara Alessandro Giovannini, Amministratore unico di PhiNet – poiché oggi disponiamo di strumenti per monitorare giornalmente miriadi di fonti ed associare ad esse valori quali il rank di autorevolezza, il volume di visitatori e visualizzazioni, la capacità di diffusione virale di un contenuto. Un focus anche sui Social Media che rappresentano per le aziende – prosegue Giovannini – una straordinaria opportunità di comunicazione verso i propri utenti. È necessario tuttavia un radicale cambiamento di strategie di comunicazione e registri linguistici poiché la “voce” dell'azienda è, nei social media, sullo stesso piano di quella del suo utente”.
L'enorme mole di contenuti disponibili in rete ha reso i motori di ricerca la finestra privilegiata attraverso la quale gli utenti accedono al web e si informano. Il rischio è di scambiare la gerarchia delle loro occorrenze per un primato dell'autorevolezza e veridicità di un contenuto.
“Siamo chiamati a riflettere sulla esigenza - prepotentemente proposta dalla cronaca quotidiana - di come le Istituzioni pubbliche possano prevenire e contrastare quelle volontà intenzionalmente diffamatorie della onorabilità e reputazione di uomini, donne, aziende, che troppi malfattori informatici - professionali e non - compiono nascosti fra le infinite maglie della rete”, dichiara Fabio Minoli, Presidente CORECOM Lombardia. “A partire da oggi, vorremmo proporci come il CoReCom che si candida insieme all’Authority nazionale a individuare strumenti di monitoraggio e di sanzione dei comportamenti illeciti in rete, in difesa sia dei cittadini che della intangibile libertà di stampa ed opinione. Dobbiamo misurare le nuove tendenze, preparare le nuove garanzie e i nuovi controlli. AgCom e Corecom come notai digitali?”
Un tema attualissimo, dalle implicazioni economiche potenzialmente gigantesche: l’Istituto Piepoli calcola che l’impatto della web reputation sul PIL italiano sia oggi pari all’1%, e possa raggiungere addirittura il 5% nei prossimi cinque anni.
“Dato che un centesimo di PIL vale circa 20 miliardi di euro è attendibile che nel corso dei prossimi 5 anni almeno 5 centesimi di PIL siano collegati con questa rivoluzione che in parte non è pagata (ma produce lo stesso lavoro, cioè PIL) e in parte è pagata da chi è interessato a mantenere alta la sua immagine sul web. Infatti – ha dichiarato Nicola Piepoli – molti si stanno già dedicando, e ancor più si dedicheranno, alla diffusione sulla rete di informazioni “killer” in termini di web reputation. Ovviamente ciò produrrà una reazione di sempre più numerosi professionisti arruolati da Aziende e da Leader, che avranno l’unico compito (ovviamente ben pagato, e quindi produttore direttamente di PIL) di combattere le informazioni killer e di ricostituire l’immagine di singoli individui e di singole Aziende. Un “cigno nero” – ha concluso Piepoli – quindi assolutamente imprevedibile a fine dello scorso secolo e capace di creare grande ricchezza movimentando fior di cervelli e di iniziative nel corso della decade testé iniziata”.

Fonte:
PhiNet

UTET presenta il volume di pregio celebrativo dedicato a Verdi


La storica casa editrice UTET, impegnata negli ultimi anni nella realizzazione di opere di pregio a tiratura limitata con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico, letterario e scientifico del nostro Paese, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, anticipa le celebrazioni del bicentenario della nascita del compositore di opere liriche più rappresentato al mondo: Giuseppe Verdi.

Con la pubblicazione del volume di pregio “Verdi. L’uomo, l’Artista, il Mito” UTET offre un ritratto completo di uno tra i maggiori personaggi-simbolo dell’Italia risorgimentale e post-unitaria. Si tratta di un ambizioso progetto culturale nato dalla collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e con altri partner di grande prestigio come il Teatro alla Scala di Milano e la Biblioteca Nazionale di Napoli.

Il volume, la cui direzione scientifica è stata affidata al Professor Pierluigi Petrobelli, autorità a livello internazionale in ambito musicale, ripercorre la vita privata e pubblica del grande compositore attraverso le riproduzioni di importanti documenti d’epoca: lettere, partiture e scritti autografi, scenografie e bozzetti di costumi delle opere, ritratti, manifesti.

Il volume è arricchito da spettacolari sezioni speciali di pregio: dalla riproduzione di una serie di bozzetti di figurini firmati da Nicola Benois per la storica edizione del Nabucco rappresentata al Teatro alla scala di Milano nel 1966, alla selezione delle parti più significative dell’ Album Verdi, una rarissima raccolta di documenti realizzata dal melomane Ercole Alberghi e custodito alla Biblioteca Nazionale di Napoli. Completano le sezioni di pregio il facsimile del primo quartino dello spartito autografo della Traviata e il disco in vinile a 78 giri contenente le riproduzioni di registrazioni storiche di brani verdiani pubblicati nel 1913 in occasione del centenario della nascita del compositore.

Il volume è stato presentato al pubblico in occasione dell’incontro “Verdi, grande italiano”, che si è tenuto martedì 6 settembre presso il Teatro Regio di Parma. All’incontro sono intervenuti Maria Mercedes Carrara Verdi, discendente del Maestro e Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, e Gian Luca Pulvirenti, Presidente di UTET.

Per completare le celebrazioni dedicate all’Unità d’Italia e a Giuseppe Verdi, UTET ha inoltre dato vita a verdi.passioneperlacultura.it, il nuovo sito interamente dedicato al grande musicista in cui i visitatori hanno la possibilità di vedere e ascoltare interviste inedite realizzate ad hoc, incisioni storiche, spettacolare materiale iconografico e multimediale. In più, registrandosi al sito, è possibile visitare la prima esclusiva mostra sul web del Nabucco e visionare il video dell’inedito racconto della Traviata che l’attore e autore Michele Mirabella, insieme ai giovani artisti di “A scuola di tradizione al Teatro Regio di Parma”, ha regalato al pubblico del Teatro Regio di Parma durante la presentazione dell’opera UTET.

Il sito dedicato a Verdi inaugura il progetto UTET Passione per la Cultura, il nuovo network di spazi tematici sul web che la Casa editrice dedica a tutti gli appassionati della cultura. Principale obiettivo dell’iniziativa è contribuire alla conoscenza del patrimonio culturale italiano e del suo valore, consentendo al popolo della rete di accedere ad una serie di contributi tematici dedicati ai più grandi personaggi ed eventi che hanno caratterizzato la storia culturale del nostro Paese.

Voci soffocate di Beppe Quintini, Watson Edizioni


Loro devono morire.

Non pensava ad altro. Dal tempo in cui li aveva rintracciati tutti. Li aveva seguiti, pedinati e controllati come un’ombra invisibile. Lui era alto e basso. Era grasso e magro. Era giovane e vecchio. Era tutta la gente. Era nessuno.

Mentre camminava per le strade passava inosservato. Capitava che molta gente incrociasse il suo sguardo, che lo vedesse ma che non lo guardasse.

“Loro devono morire”. I pensieri del protagonista del romanzo sono inquietanti e senza scampo, rivelano un’ossessione morbosa dell’individuo, così denominato dallo scrittore, che nel pieno delle sue facoltà mentali ha organizzato un piano senza precedenti per eliminare tutte le vittime designate. L’individuo è scaltro e riesce a mimetizzarsi nella folla pur sorvegliando costantemente ogni accadimento di ogni persona del suo elenco della morte.

Voci soffocate”, edito nel marzo del 2011 dalla casa editrice Watson Edizioni, è il primo romanzo dell’emergente Beppe Quintini(Lodi, 1977). Trasferitosi in Trentino con una laurea in Ingegneria, Beppe decide di cimentarsi nella scrittura utilizzando le immagini della sua realtà come location di scabrose scene del crimine. “Voci soffocate” ha avuto fin da subito un riscontro positivo nel popolo dei lettori riuscendo, in soli due mesi, ad arrivare alla seconda ristampa con 1300 copie vendute.

Componimento narrativo che consta di quasi 500 pagine, costituite da capitoli brevi e di scorrevole lettura che presentano il carnefice con fare intimidatorio e le vittime come se non avessero nulla di che preoccuparsi. È sconcertante, infatti, la dicotomia tra la vita dei perseguitati e quella dell’individuo, il mistero del perché l’assassino sia legato proprio a quella persona è un rebus che trasporta il lettore in mille ipotesi possibili sino alla scoperta di una verità agghiacciante.

Siamo a Dicembre, è quasi Natale, il primo omicidio vede una giovane coppia massacrata in casa propria; nessun indizio, nessuno errore dell’individuo riuscirà a portare gli agenti ad avanzare una benché minima teoria sul movente.

“Chiuse gli occhi e non vide la propria mano tremare, ma se ne accorse perché il tiepido metallo dell’arma gli sbatteva contro i denti.

All’improvviso squillò il telefono.

Ma il grilletto spinto dall’indice dell’uomo non aveva intenzione di arrestare la propria corsa lenta e timorosa…

Un altro squillo riempì le pareti vuote della casa con un eco fastidioso, nel momento in cui la corsa del grilletto era circa a metà.”

Un ex agente, Mathias Novari, ancora sconvolto dopo la morte di un bambino sequestrato in Sardegna, cerca la morte con la sua pistola. Anche la moglie l’ha lasciato. È solo e non sente più la sua parte umana. Ma, l’inizio delle indagini sul misterioso delitto a Madonna di Campiglio, in coppia con l’agente Bruni, riesce ad accendere una scintilla di vita nella sua mente, come se potesse riscattarsi riuscendo a risolvere quei macabri omicidi. Saranno, infatti, le sue geniali intuizioni e la sua esperienza a risolvere molti dei dubbi riguardo le scene del crimine ed a portare sempre più vicini alla soluzione.

L’Individuo si portò a pochi centimetri dal volto sfigurato del cadavere e lo osservò morbosamente. Piegò la testa e i due nasi quasi si sfiorarono. L’odore ripugnante che stagnava addosso al corpo senza vita era irrespirabile, ma l’Individuo sembrò non accorgersene, tanto era eccitato per aver portato a termine il proprio lavoro. Riempì i polmoni, orgoglioso e fiero di se stesso.

Vi lascio il sito diretto dell’autore e della casa editrice Watson Edizioni:

http://www.vocisoffocate.it/ http://www.watsonedizioni.it/
Booktrailer:
http://www.youtube.com/watch?v=iG_-A7ndnWI

Alessia Mocci

Responsabile dell’Ufficio Stampa Watson Edizioni

Fotovoltaico. Orrick con Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo e Banco di Napoli


 

Orrick con Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo e Banco di Napoli 

nel finanziamento di 7 impianti fotovoltaici in Puglia

 

Milano, 30 settembre 2011 –  Lo studio Orrick ha assistito Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo e Banco di Napoli nel finanziamento su base project financing del valore di circa 20 milioni di euro, per la realizzazione e gestione di 7 impianti fotovoltaici, di proprietà di Compagnia Solare 1, Compagnia Solare 2, Compagnia Solare 3 e Casamassima Solare (società del gruppo lussemburghese Belenergia) per una potenza complessiva di circa 7 MW nella Regione Puglia, realizzati da Impresa Del Fiume Spa & IA.ING Srl come EPC.

Il team di Orrick, guidato dai partners Riccardo Troiano e Raul Ricozzi, era composto da Simone Lucatello, Riccardo Valle, Rosario Apuzzo,  Andrea Calò, Francesco Maggi ed ha assistito gli istituti finanziatori nella fase di due diligence nonché nella redazione dei contratti di progetto e della documentazione finanziaria.

Le società del gruppo Belenergia sono state assistite dallo studio dell'Avv. Claudio Stefanazzi mentre Impresa Del Fiume & IA.ING dallo studio degli Avv. Vincenzo e Riccardo Renna

 

 

Stage all'estero: consigli e approfondimenti

Trascorrere un periodo all'estero, coniugando lo svago della vacanza con un'esperienza di lavoro , rappresenta, soprattutto per i neo laureati o i neo diplomati, una buona base di partenza per migliorare il proprio curriculum vitae.
Uno stage all'estero innanzitutto permette di acquisire esperienza professionale, cosa che sicuramente manca ai giovani appena usciti dalle scuole superiori e dall'università . L'arricchimento del curriculum, però, si coniuga in questo caso con l'offrire una dimensione internazionale alla propria formazione , acquisendo competenze trasversali sia dal punto di vista linguistico che culturale , e con la possibilità di fare un'esperienza concreta nel settore di attività in cui si vorrebbe andare a operare nel proprio futuro.
Inoltre, un soggiorno in un'altra realtà culturale e linguistica serve senza dubbio anche a costruire competenze quali l'autonomia, la flessibilità , la capacità di adattamento e di superamento di situazioni nuove o difficili.
La ricerca di opportunità di stage e di lavoro all'estero richiede tempo, pazienza e impegno e in questo aiuta Cityoff, il blog sul turismo, i corsi di lingua all'estero, gli stage, le offerte di lavoro e altre offerte di viaggio; alla pagina dedicata agli stage all'estero propone diverse offerte interessanti, sia in Europa che in Australia, in Cina e in Canada, ma le proposte sono in continuo aggiornamento.
Una particolarità delle segnalazioni di Cityoff, sia per quanto riguarda gli stage che le offerte di lavoro all'estero, è che ogni proposta comprende anche un corso di perfezionamento della lingua del Paese ospitante , per arricchire ulteriormente l'esperienza e per permettere di migliorare le proprie conoscenze linguistiche a livello di teminologia di uso comune e di linguaggi specifici e tecnici attinenti alla professione.

Il sito, oltre a descivere nel dettaglio la proposta di lavoro o di stage, fornisce link a siti esterni che aiutano anche nel trovare alloggi a prezzo conveniente, consigliano luoghi da visitare e aiutano a destreggiarsi nel disbrigo delle pratiche iniziali e in itinere.
Le offerte hanno durate diverse, di modo che si possano adattare alle esigenze di ognuno: dagli stage di poche settimane si arriva ai soggiorni più lunghi , che , addirittura, possono servire a porre le basi per un eventuale trasferimento definitivo all'estero.
Lo spirito del blog Cityoff è comunque quello di valorizzare i viaggi come esperienze di vita e come occasioni per ampliare i propri orizzonti, non solo in senso fisico ma soprattutto in senso culturale, e questo vale a maggior ragione per quelle esperienze di viaggio che coniugano il turismo con il lavoro e, ancora, con un approfondimento delle lingue straniere, fondamentali ormai in ogni carriera professionale .

I tartufi in internet

Tuber Magnatum Pico è il nome scientifico del tipo di tartufo più pregiato in assoluto. Si tratta del famoso tartufo bianco, re incontrastato della cucina dei buongustai che possono permetterselo.

Per il solito meccanismo della domanda e dell'offerta, poiché il tartufo bianco è un prodotto molto ricercato ma anche molto raro, i prezzi di questo prodotto rimangono sempre molto alti. Rispetto al tartufo nero ci può essere anche un fattore 10 di differenza.

Fortunatamente, di tartufo bianco ne basta poco: una grattatina con l'apposito attrezzo tagliatartufi, rigorosamente a crudo, direttamente sul piatto di portata. Questa è la tecnica usata normalmente.

Quali sono i piatti che valorizzano al cento per cento l'inebriante aroma e profumo del tartufo?

Sicuramente molte preparazioni che impiegano l'uovo danno il massimo di se stesse se abbinate al prezioso tubero: dall'umile uovo al tegamino ai tradizionali "tajarin", tagliolini all'uovo tipici piemontesi. Eccellente anche il risotto al tartufo.
Tra i secondi si possono citare piatti comprendenti carni rosse come il filetto di manzo (celeberrimo il tournedos alla Rossini) o volatili quali fagiano, quaglie e faraona.

In ogni caso il tartufo deve essere in perfette condizioni: integro, pulito e dalla consistenza piuttosto dura, mai gommosa. Il profumo deve avere il tipico, gradevole aroma. Se è presente un sentore di ammoniaca, evitatelo!

Vendita tartufo bianco. Se non si abita in una zona tartufigena, reperire un tartufo può essere difficoltoso, per questo sono di aiuto i siti internet specializzati in questo campo.

Chiaramente, visto anche il costo del prodotto, occorre fare affidamento esclusivamente a siti in grado di offrire tutte le garanzie di qualità e certezza di acquistare un prodotto valido, che, in caso di problemi, ne rispondono riprendendosi il prodotto e restituendo il denaro pagato per l'acquisto senza alcuna penalità. Il cosiddetto "diritto di recesso".

Uno di questi siti è certamente www.magnatumclub.it che, oltre ai tartufi bianchi e neri freschi ha a catalogo anche preparazioni a base di tartufi conservati quali il "carpaccio di tartufi" e la crema di tartufi.

Flavio Cattaneo, Terna al Festival dell' Energia, l'esperienza Kami


Un dibattito fondamentale al Festival per parlare di energy divide e di esperienze concrete, che mettono insieme competenze tecniche e competenze di cooperazione internazionale, per rendere accessibili forme di energia moderna anche nei paesi del Terzo mondo e offrire nuove possibilità di sviluppo. Terna, AD Flavio Cattaneo, presenta al Festival l'esperienza di Kami, condotta con COOPI, per la realizzazione di una diga nel paesino boliviano.

A oltre 10.000 km dall’Italia, a Kami, un poverissimo distretto a 4.000 metri sulle Ande boliviane, il 2010 è stato l’anno decisivo per la costruzione di una linea elettrica a 70 kV in cui Terna ha avuto un ruolo importante.
Da tempo il responsabile della locale missione salesiana, Padre Serafino Chiesa, aveva intuito che la disponibilità di energia elettrica, possibile attraverso il ripristino di una vecchia centrale idroelettrica in disuso, poteva essere decisiva per avviare uno sviluppo sostenibile di Kami.
Per tradurre questa idea in realtà ci sono voluti l’entusiasmo, la tenacia e la professionalità dei volontari di COOPI, una delle più consolidate Organizzazioni Non Governative (ONG) italiane per la cooperazione internazionale e di alcuni volontari di Terna: Giampiero Fantini e Adriano Selva, cui nelle fasi finali del lavoro si è aggiunto Claudio Cappelli, tutti del Gruppo Operativo Linee di Novara.
Per trasportare fino alla rete nazionale boliviana l’energia idroelettrica prodotta con la vecchia centrale – cui si è aggiunta nel tempo una seconda – e non consumata localmente, occorreva una nuova linea elettrica, più efficiente e adeguata di quella esistente. È qui che Giampiero e Adriano hanno fatto la differenza: hanno progettato e poi aiutato a realizzare 37 km di linea elettrica, alternativa a quella già esistente per produrre, trasmettere e vendere l’energia elettrica in surplus a beneficio dello sviluppo economico della popolazione locale.
In quest’opera, cresciuta grazie anche a un passaparola tra amici, colleghi e pensionati, Terna ha ritrovato alcuni tratti che caratterizzano la sua cultura: competenze tecniche uniche, consapevolezza e orgoglio di svolgere un lavoro fondamentale per assicurare crescita all’economia e benessere alle persone, capacità di trasmettere le conoscenze, forte orientamento al risultato.
La forte determinazione dei colleghi volontari e l’intrinseca validità del progetto hanno indotto Terna a sostenere l’iniziativa attraverso il riconoscimento di permessi retribuiti e di contributi a COOPI.Nel corso di 6 missioni di 3-4 settimane ciascuna a Kami i colleghi di Terna hanno lavorato alla realizzazione della linea e formato la manodopera locale che ora è in grado di svolgere le normali attività di manutenzione della linea e di replicare il progetto in altre zone del Paese.
La realizzazione della linea elettrica di Kami ha anche dimostrato come competenza ed esperienza professionale, se supportate da una grande passione per il proprio lavoro e dalla voglia di fare qualcosa per gli altri, possono fare anche a meno di tecnologie e materiali di ultima generazione e dare dei risultati straordinari.
I 37 km di linea elettrica di Kami costituiscono infatti un’opera estrema, sia per la fatica che ha comportato lavorare a quote dove l’ossigeno è rarefatto sia per le soluzioni tecniche adottate: basti pensare che il primo dei suoi 110 sostegni è posto a un’altezza di 2.650 metri e che, con 6 campate, la linea sale di circa 1.000 metri per poi arrivare, con il 16° traliccio, a quota 3.850 e a 4.200 metri dopo il 33°.
La linea elettrica di Kami è sostenibile anche da un punto di vista dei materiali utilizzati, quasi tutti provenienti da attrezzature dismesse in Italia per obsolescenza tecnologica, allungandone così il ciclo di vita. È il caso dei sostegni della linea, provenienti da una ex linea ferroviaria del basso Piemonte, con una centralina, una turbina, gli equipaggi, i morsetti e gli isolatori.
A Kami sono arrivati, in totale, 13 container contenenti 40 quintali di profilati di tralicci, una centralina di recupero, ponti di lavoro, carrozzini di tesatura, argani, cricchetti e bobine di corda per stendimento, 700 equipaggi, 700 morsetti di sospensioni e morse d’amarro e 6.000 isolatori. La linea elettrica, una volta in esercizio (entro fine ottobre 2011), avrà benefiche ricadute sul distretto di Kami. Le centrali di Chinata e Quehata raggiungono infatti più di 20.000 persone disperse in oltre 150 comunità “campesine” delle etnie Aymara e Quetchua.
L’energia idroelettrica prodotta, oltre ad alimentare con continuità le utenze dell’area di Kami, è sufficiente a fornire energia fino a 80 km di distanza dal centro di produzione. A dicembre 2010 il progetto è stato selezionato per rappresentare l’Italia, nella categoria “large company”, all’European Employee Volunteering Award, il Premio internazionale organizzato da Business in the Community, l’organizzazione inglese di riferimento per la Sostenibilità d’impresa, e dalla Commissione Europea che ha indicato il 2011 quale Anno Europeo del Volontariato. Oltre all’Italia hanno partecipato al Premio progetti di altri 22 paesi.
Il 25 marzo 2011 il progetto Kami ha vinto il 5° “Premio Impresa Ambiente”, l’iniziativa della CCIAA di Roma patrocinata dall’UNIDO - United Nations Industrial Develpoment Organization, nella categoria “Migliore cooperazione per lo sviluppo sostenibile” e rappresenterà l’Italia agli European Business Awards for the Environment 2012, istituiti dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea per promuovere le organizzazioni che abbiano contribuito allo sviluppo sostenibile.
Fonte: EnergiaSpiegata

Come scegliere lo storage.


Oggi sentiamo spesso parlare di virtualizzazione del data center e dei benefici a livello di risparmio energetico e di risorse che ne derivano. Purtroppo nel 50% delle aziende la necessaria crescita delle strutture viene bloccata dai costi eccessivi iniziali, come dimostrato da una ricerca condotta da DataCore Software, uno dei più importanti fornitori mondiali di software per la virtualizzazione dello storage. A frenarli sono stati proprio gli elevati costi legati allo storage. Questa ricerca ha, inoltre, dimostrato come le aziende non abbiano ancora ben chiari i benefici derivanti dalle soluzioni cloud. Nel cloud la capacità di storage è praticamente illimitata, rendendo sicura la fase back up in caso di disaster recovery. Soteha propone l’integrazione di strumenti open source o di basso costo come Freenas per le applicazioni non business critical che permettono in alcuni casi di contenere i costi di investimento iniziale. Prendendo spunto da quest’indagine e per essere più vicino alla propria utenza, Soteha utilizza la propria fan page su Facebook per conoscere l’opinione dei propri iscritti in merito ai servizi proposti e a come implementarli per migliorarli ulteriormente; inizia partendo con un sondaggio sulla nuova webmail.

Fujitsu sceglie Sourcery CodeBench di Mentor Graphics

Fujitsu sceglie Sourcery CodeBench di Mentor Graphics

per lo sviluppo embedded della famiglia di microcontroller

FM3 di nuova generazione

 

 

Fujitsu Semiconductor Europe e Mentor Graphics Corporation (NASDAQ: MENT) hanno annunciato che il Mentor® Embedded Sourcery™ CodeBench per ARM® EABI (Embedded Application Binary Interface) è stato scelto per supportare i microcontroller Cortex™-M3 FM3 e le schede di valutazione hardware di Fujitsu.   

 

Con questa scelta Fujitsu intende fornire ai suoi clienti un ecosistema di sviluppo software che integri una toolchain GNU di qualità elevata, che consenta di iniziare la compilazione e il debug di software embedded su schede di valutazione pochi minuti dopo l’installazione del prodotto. Le schede di valutazione supportano applicazioni RTOS (Real-Time Operating System) e bare-metal (es. consumer e industriali) per la serie FM3 di microcontroller ‘general purpose’ a 32 bit di Fujitsu. 

 

“Sourcery CodeBench di Mentor è lo standard di mercato della toolchain GNU per una vasta gamma di architetture hardware”, ha dichiarato Wolf Fronauer, Marketing Manager di Fujitsu Semiconductor Europe. “La nostra missione consisteva nel creare un ecosistema embedded per lo sviluppo OS e bare metal per consentire ai nostri clienti di compilare, eseguire il debug e testare in modo più affidabile e veloce”.

 

La tecnologia Mentor Embedded Sourcery CodeBench offre un ambiente di sviluppo integrato (IDE) economico, ma di qualità elevata. Il tool Sourcery CodeBench fornisce un package integrato ad architettura incrociata standardizzato che contiene componenti ‘open source’, tra cui la toolchain GNU e l’IDE Eclipse. Questa standardizzazione offre un ecosistema comune per i clienti Fujitsu, mentre il team Mentor Embedded garantisce servizi di assistenza tecnica essenziali. Sourcery CodeBench, abbinato a schede di valutazione hardware per dispositivi FM3 di Fujitsu, offre ai progettisti embedded una soluzione completa standard. Le Mentor Embedded Sourcery Probe ed altre sonde JTAG, supportate da Sourcery CodeBench, consentono il debug hardware delle schede di valutazione da un sistema host. Pertanto i progettisti che utilizzano dispositivi Fujitsu possono compilare ed eseguire il debug su queste schede pochi minuti dopo aver installato il tool Sourcery CodeBench.

 

“Fujitsu è un’azienda leader globale e la sua nuova famiglia di microcontroller FM3 è utilizzata in settori quali automazione industriale, elettrodomestici, elettronica industriale e di consumo, in cui i progettisti devono garantire la massima velocità e affidabilità”, ha dichiarato Mark Mitchell, Director of Tools, Mentor Graphics Embedded Software Division. “Sourcery CodeBench aiuterà i clienti di Fujitsu a raggiungere ottimi risultati in termini di produttività e prestazioni, elementi necessari per ottimizzare i dispositivi, diventando così un vantaggio competitivo”.

 

Fujitsu ha scelto il Sourcery CodeBench a seguito della presentazione del recente Mentor Embedded Hardware Enablement Program. Questo programma offre una serie completa di servizi e training per Android embedded, Linux®, tool ‘open source’ (GNU, GCC, Eclipse), creazione di interfacce utente e mercato verticale, tra cui sistemi IVI (In-Vehicle Infotainment), smart energy e applicazioni retail appositamente ideate per società hardware. Per maggiori informazioni, visitare http://mentor.com/go/cb-fujitsu

 

ARM è un marchio registrato di ARM Ltd nella UE e in altri paesi. Cortex è un marchio di ARM Ltd nella UE e in altri paesi. Tutti gli altri nomi di società e di prodotti sono marchi o marchi registrati dei rispettivi titolari. Ci riserviamo il diritto di apportare modifiche al contenuto del presente comunicato stampa e/o ai prodotti senza preavviso.

 

Mentor Graphics e Mentor sono marchi registrati e Sourcery CodeBench è un marchio di Mentor Graphics Corporation. Tutti gli altri nomi di società e di prodotti sono marchi o marchi registrati dei rispettivi titolari.

Il marchio registrato Linux® viene utilizzato in conformità a una sublicenza di LMI, licenziataria esclusiva di Linus Torvalds, proprietario del marchio a livello mondiale.

 

 

A proposito di Fujitsu Semiconductor Europe

Fujitsu Semiconductor Europe è uno dei maggiori fornitori mondiali di prodotti basati su semiconduttori. L’azienda offre soluzioni avanzate di sistema per i mercati automotive, TV digitale, telefonia mobile, networking e per applicazioni industriali. Gli ingegneri che lavorano nei centri di progettazione dedicati ai microcontroller, ai controller grafici, ai prodotti mixed-signal, wireless, IC multimedia e ai prodotti ASIC operano a stretto contatto con i team di marketing e vendita dell’area EMEA di Fujitsu Semiconductor per aiutare i clienti a soddisfare le proprie esigenze di sviluppo sistemistico.

Questo approccio alle soluzioni è supportato da un ampio spettro di dispositivi avanzati a semiconduttore, di IP e di blocchi costruttivi.

Per maggiori informazioni, consultare il sito: http://emea.fujitsu.com/semiconductor

 

Disponibilità di Mentor Embedded Sourcery CodeBench per ARM EABI

Il kit di supporto per la famiglia FM3 Fujitsu di microcontroller Cortex™-M3 è già disponibile e l’offerta comprende il supporto per le schede di valutazione dell’hardware target: SK-FM3-100PMC-JLink, SK-FM3-64PMC1 e SK-FM3-176PMC-ETHERNET; applicazioni demo Fujitsu FM3 C/C++ e documentazione. Per maggiori informazioni, visitare il sito http://www.mentor.com/embedded-software/sourcery-tools/sourcery-codebench/

 

La Mentor Graphics Embedded Software Division comprende la famiglia di prodotti e servizi Mentor Embedded, tra cui proprietà intellettuale (IP) di software embedded , tool e servizi di consulenza professionali per aiutare i progettisti embedded e i ‘silicon partner’ a ottimizzare i propri prodotti in termini di progettazione ed efficienza dei costi. Il team Mentor Embedded continua a guidare il settore attraverso il suo impegno nella comunità ‘open source’ e innovazioni quali Android per cellulari, sviluppo di UI 2D e 3D, tool open source e multi-OS su architetture multicore. Per maggiori informazioni sui prodotti e sui servizi Mentor Embedded, visitare il sito www.mentor.com/embedded

 

Informazioni su Mentor Graphics

Mentor Graphics Corporation (NASDAQ: MENT) è leader mondiale nelle soluzioni di progettazione hardware e software elettronici e fornisce prodotti, servizi di consulenza e supporto alle società di semiconduttori e di elettronica di maggior successo nel mondo. Fondata nel 1981, negli ultimi 12 mesi la società ha registrato un fatturato di oltre 915 milioni di dollari. L’indirizzo della sede centrale è 8005 S.W. Boeckman Road, Wilsonville, Oregon 97070-7777. L’indirizzo del sito è http://www.mentor.com/.

 

 

ANCHE A BELLANTE LA COMPAGNIA DEI MERLBIANCHI

La Compagnia dei Merli Bianchi allarga l'orizzonte delle proprie attività, Infatti, forte della felice esperienza giuliese, l'Associazione sbarca a Bellante per proporre i laboratori teatrali per ragazzi e danze popolari. Da metà ottobre la scuola media di Ripattoni ospiterà i corsi annuali di musical e teatro per bambini (I e II livello base) e adolescenti (I e II livello avanzato). Le lezioni si articoleranno in un incontro settimanale di un'ora e mezza (giorni e orari ancora da definire) e toccheranno diverse discipline: dalle tecniche di presenza scenica all'improvvisazione, dalla recitazione alla creazione di testi, storie e personaggi. Dalla stessa data a Bellante prenderà il via anche il laboratorio di danze popolari del Sud Italia. Il seminario per adulti (dai 16 anni in poi) prevede lo studio delle tecniche fondamentali della pizzica, tammurriata e tarantella calabrese. Il programma completo dei corsi (date, orari e costi) sarà presentato sabato 8 ottobre, dalle 16 alle 18, negli spazi della Scuola media di Ripattoni. La Compagnia dei Merli Bianchi fa presente che è ancora possibile iscriversi ai corsi dii laboratori annuali per ragazzi e adulti, in programma a Giulianova Paese (Scuola materna "De Amicis" in via Cavour 4) a partire da lunedì 3 ottobre. Sia per Giulianova che per Bellante, le iscrizioni resteranno aperte fino al raggiungimento della soglia massima di 12/15 partecipanti per ciascun corso. Per informazioni e iscrizioni contattare la Compagnia dei Merli Bianchi (tel. 3406072621; e-mail: info@compagniadeimerlibianchi.it).



Alfonso Aloisi












Cnr: cosa odono i miei occhi


 Cosa odono i miei occhi!

 

 

Vedere immagini normalmente associate a un suono attiva la corteccia uditiva temporale superiore in un decimo di secondo. A dirlo una ricerca, condotta dall'Università di Milano-Bicocca e dal Cnr, che spiega tra l'altro perché la vista del labiale favorisce la comprensione del linguaggio e perché il fuori sincrono è così alterante

 

Roma, 30 settembre 2011 - La corteccia uditiva si attiva anche con la vista. Vedere fotografie associate a un suono, per esempio un trombettista con le guance gonfie che soffia nello strumento, attiva in soli 110 millisecondi il giro temporale superiore (BA38), cioè la regione cerebrale associata alla percezione uditiva, implicata anche nelle allucinazioni uditive. Cosa che non si verifica se l'immagine è priva di riferimenti sonori.

La stretta associazione delle informazioni visive con quelle uditive a cui sono più frequentemente abbinate, già nota ai cineasti dell'epoca del muto, è stata scoperta dal gruppo di ricerca di Alice Mado Proverbio docente di Psicobiologia dell'Università di Milano-Bicocca, composto da Roberta Adorni e Guido D'Aniello, in collaborazione con Alberto Zani dell'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Ibfm-Cnr). Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports, del gruppo Nature http://www.nature.com/srep/2011/110804/srep00054/full/srep00054.html.

"Questo meccanismo", spiega Alice Mado Proverbio, "si basa sui neuroni specchio audiovisivi e consente al nostro cervello, per esempio, di ricavare l'immagine di un gatto ascoltando il suo miagolio o la voce di una persona guardando una sua foto. I neuroni audiovisivi sono responsabili anche di fenomeni quali le allucinazioni uditive, se sollecitati da stati emotivi particolari come la paura. Basti pensare a quando, condizionati dal buio, crediamo di avvertire rumori che temiamo - scricchiolii, rumore di passi - nonostante il perfetto silenzio".

Per l'esperimento sono stati reclutati 15 studenti universitari, maschi e femmine, senza alcun disordine neurologico, né psichiatrico e che non avessero assunto farmaci o droghe. "Il campione è stato addestrato a eseguire un compito secondario rispetto agli stimoli indagati, per esempio premere un tasto alla vista di una gara ciclistica", chiarisce Proverbio, "mentre sullo schermo apparivano 300 fotografie colorate per circa un secondo a intervalli di 1.500–1.900 millisecondi. Benché le immagini fossero simili come luminanza, grandezza, valore affettivo, soggetti raffigurati, solo la metà evocava un suono specifico quale il pianto di un bambino, un martello pneumatico, campane, canto lirico".

Scopo dell'esperimento la misurazione dell'attività bioelettrica cerebrale prodotta dagli scambi sinaptici tra neuroni sottostanti, registrata da 128 sensori. Questa metodologia consente di misurare l'attività elettrica dei neuroni (potenziali correlati ad eventi) che varia a seconda della stimolazione visiva.

"Grazie alla tecnica chiamata Loreta (Low-resolution electromagnetic tomography)", aggiunge Alice Mado Proverbio, "siamo riusciti a ricostruire con immagini tridimensionali (guarda la tomografia a colori) in che ordine si attivano le diverse aree cerebrali, millisecondo per millisecondo, mentre una persona immobile osserva delle fotografie".

"I dati evidenziano come il cervello sia in grado di estrarre informazioni associate ai suoni, normalmente udibili in quelle condizioni, un decimo di secondo dopo la presentazione dell'immagine, attivando la corteccia temporale superiore, il giro temporale inferiore e medio e, poco dopo, anche la corteccia uditiva primaria (BA41), allo stesso modo dei suoni percepiti realmente o delle allucinazioni uditive", chiarisce Alberto Zani dell'Ibfm-Cnr di Milano.

"L'esistenza di fenomeni di integrazione audiovisiva in questa regione del cervello spiega perché la vista del labiale favorisce la comprensione dei suoni linguistici, cosa che non avviene per esempio al telefono. Mentre un labiale incongruente con l'ascolto altera la percezione uditiva. Questo è il primo studio nell'uomo che offre dati neurofisiologici diretti sull'esistenza dei neuroni specchio audiovisivi già identificati nella scimmia", conclude Alice Mado Proverbio.

 

 


 


Aba Impianti aderisce al progetto Zero Impact® Web

L’azienda leader nel settore delle energie rinnovabili dimostra un approccio sostenibile anche attraverso il proprio sito Internet: le emissioni di CO2 derivanti dalle visite sulle pagine web della società saranno compensate dalle creazione di foreste in Costa Rica

Milano, 29 settembre 2011 –  Aba Impianti, azienda italiana leader nel campo delle energie rinnovabili ed eco-sostenibili, annuncia di aver aderito a Zero Impact® Web, il progetto promosso da Lifegate per ridurre e compensare le emissioni di CO2 generate dall’utilizzo di Internet. Grazie a tale adesione, il sito web www.abaimpianti.it contribuirà alla creazione e tutela di 537 mq di foresta in crescita in Costa Rica per compensare le emissioni di anidride carbonica generate in un anno dal traffico giornaliero sul sito della società e stimate in 360 kg di CO2.

Nonostante abbia fatto già molto per ridurre le emissioni di anidride carbonica, infatti anche internet inquina. Secondo un rapporto di Greenpeace, con il tasso di crescita di oggi, nel 2020 i data center e le reti di telecomunicazione consumeranno circa 2.000 miliardi di kilowattora di elettricità, oltre il triplo del loro consumo attuale. È per questo che Aba Impianti, consapevole dell’effetto che ogni nostro gesto può avere sull’ambiente circostante, ha scelto di aderire al progetto realizzato da Lifegate al fine di contrastare il più possibile il riscaldamento globale dando la possibilità a chi naviga tra le pagine web della società di farlo in maniera sostenibile.

L’iniziativa del resto si sposa a pieno con la mission dell’azienda, che opera nel campo della tutela ambientale. Dal 2005 infatti Aba Impianti ricerca, progetta e realizza sistemi fotovoltaici per edifici industriali; si occupa inoltre di geotermia, riqualificazione ambientale ed efficienza energetica e si sta attualmente concentrando – assieme al partner GCI Group - su eco-progetti di mobilità sostenibile, in particolare tramite la realizzazione di pensiline fotovoltaiche in grado di ricaricare auto e bici.

“Il nostro motto è:’insieme per un futuro ad impatto zero’, per cui non potevamo fare a meno di seguire tale filosofia anche per il nostro sito internet – spiega Claudia Truzzi, responsabile marketing di Aba Impianti commentando l’adesione a Zero Impact® web – Si tratta di un piccolo gesto, ma che è concreto e che può aiutare a diffondere maggiore consapevolezza su un uso razionale dell’energia. Auspichiamo che altre aziende e organizzazioni scelgano presto di condividere questa iniziativa“.

Zero Impact® Web è parte del più ampio programma Impatto Zero® di LifeGate, il primo progetto italiano che concretizza gli intenti del Protocollo di Kyoto con una serie di iniziative volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica e a compensare l’impatto ambientale di qualsiasi attività. Il progetto si avvale di università e partner specializzati nel Life Cycle Assessment per il calcolo dell’impatto ambientale e collabora con istituzioni, enti pubblici, parchi e riserve per la creazione e tutela delle foreste in crescita. Un ente certificatore terzo riconosciuto dall’Unione Europea - Bios - certifica l’intera filiera del progetto.

 

 

Informazioni su Aba Impianti srl

 

Aba Impianti è una società leader nel campo delle energie rinnovabili e nei progetti eco-sostenibili. Nata a Milano nel 1985, l’azienda ricerca, progetta e realizza sistemi fotovoltaici per edifici industriali; si occupa inoltre di geotermia, riqualificazione ambientale, efficienza energetica con particolare riguardo ad eco-progetti di mobilità sostenibile.

Grazie all’elevato livello di qualità, ottenuto con un processo di controllo interno che certifica la corrispondenza tra le opera realizzate e le effettive richieste della committenza, Aba Impianti aggiorna costantemente i suoi prodotti rispetto alle esigenze di mercato, selezionando accuratamente partner e fornitori e operando nel rispetto delle normative in vigore.

Composta da un team di 30 professionisti, l’azienda dispone sin dal 2001 della certificazione ISO9001:2008 che garantisce l’elevata qualità degli impianti, ed ha inoltre recentemente ottenuto l’attestazione SOA , documento che certifica il possesso di tutti i requisiti necessari  per la realizzazione di opere pubbliche. Per ulteriori informazioni sulla società vistare il sito: www.abaimpianti.it

 

 

Un caffè al Saporìe

Un caffè al Saporìe
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Abituati all’ottimo espresso o alla moka? Nel mondo del caffè c’è molto altro e potrebbe risultare intrigante confrontare un caffè a percolazione o alla turca. Se poi a prepararlo c’è chi può svelare storia e segreti e raccontare gusti e profumi di monorigini guatemalteche o dal Costa Rica, allora è un’occasione da non perdere.

Enrico Maltoni fabbricazione Italiana, realizzata in latta stagnata lavorata a mano_pomello in legno_rubinetto in ottoneSarà possibile viaggiare tra evoluzione tecnica e storia del design della caffettiera e della preparazione del caffé nelle case dell’Europa di fine Ottocento fino ai giorni nostri. Il percorso gustativo della bevanda vedrà protagoniste le preziose caffettiere storiche del collezionista Enrico Maltoni.

L’esperienza si potrà gustare dal 30 settembre al 3 ottobre iscrivendosi al laboratorio sul caffè offerto a Cesena nel contesto di Saporìe...

Per leggere l'articolo completo su Amici del Caffè [LINK]

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