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martedì 17 aprile 2012

Gela, Ambiente e Sviluppo nel territorio del Gelese


Un territorio, quello del Gelese, comprendente le zone di Gela, Butera e Niscemi aree che ricadono all’interno di una vasta area ad alto impatto ambientale fin dal 1962 e dichiarata come tale per la presenza di un grosso insediamento petrolchimico a Gela. La legislazione per la prima volta si accorge di un alto tasso di inquinamento nel 1986 e con la legge 349 porta alla definizione di un piano di risanamento mediante emanazione di apposito decreto (DPR 17 Gennaio 1995). Un piano che prevedeva il miglioramento della qualità dell’aria e dei sottosuoli oltre che delle acque. Circa 50 anni di grande politica associata ad esigui risultati per la popolazione che oggi soffre del grave impatto inquinante. Un passato certamente oscuro ma che ha visto nel 2002 una grande manifestazione di popolo che davanti all’ipotesi di una perdita del lavoro ha scelto con l’avvallo di una legge nazionale sul Pet coke di continuare a lavorare sotto il rischio di tumori. Dalla storia oggi un sano pentimento che ha portato ad una manifestazione collegata ai moti forconi ani e a rivendicazioni che sono arrivate ai tavoli prefettizi della provincia di Caltanissetta. Oggi 17 Aprile presso la chiesetta S. Biagio si è portata alla conoscenza del pubblico una piattaforma già discussa il 12 marzo 2012. Presenti all’assise il Presidente del Movimento Polo Oncologico di Gela Maurizio Cirignotta, Il presidente dell’Associazione Ambiente e Sviluppo Salvatore Cassarino ed il Prof. Antonio Cuspilici Direttore dell’Ufficio speciale per le Aree ad alto impatto ambientale dell’assessorato al territorio ed ambiente della Regione Siciliana. Nel suo intervento il Prof. Antonio Cuspilici ha detto :“Occorre attivare nel territorio sistemi di prevenzione validi ed in maniera seria” tracciando alcune linee guida già in iter e previsti nell’ambito del POR 2007-2013 che dovrebbero per il territorio del Gelese prevedere una rete di controllo dell’Inquinamento atmosferico ed Elettromagnetico attraverso il potenziamento della Rete di Monitoraggio. La creazione presso l’ASI di Gela di un laboratorio per la certificazione degli alimenti e dei prodotti agricoli del territorio. L’applicazione a Gela della direttiva Seveso che prevede un piano di sicurezza ed una via di fuga dal petrolchimico ENI ed un piano di sicurezza anche per la popolazione. Per cautela della popolazione l’OMS farà una valutazione di impatto ambientale prospettica e retrospettiva con dati certi e statistiche correlate. Il monitoraggio dell’aria di Gela sarà fornito da nuovi rilevatori forniti dalla provincia ed ottenuti attraverso un finanziamento europeo,le centraline dovranno adeguarsi al decreto polveri approvata recentemente in regione che prevede l’abbattimento della soglia utile del 50% di P.M. 2,5 condizione già indicata dall’OMS. Il Presidente del Movimento Polo Oncologico ha fornito alcuni dati sulla presenza di malattie oncologiche nel territorio. “Un risultato ovvio di tutto questo”- ha detto Cirignotta- “sono alcuni dati forniti dal registro tumori di Ragusa-Caltanissetta. I numeri, infatti, dei malati di tumore che nell’area del Gelese( Gela-Niscemi-Butera ) sono stati diagnosticati negli anni dal 2004 al 2008 hanno visto la presenza di ben 5902 casi di tumori diagnosticati (fonte SDO Ospedaliere) con una mortalità Uomini e Donne di 884 persone tra il 2004-2007. Dagli ultimi dati del registro Tumori relativi agli anni che vanno dal 2008 al 2010 nella provincia di Caltanissetta ed in specie nell’area del Gelese (Gela-Butera-Niscemi) la Mortalità Grezza per 100.000 abitanti Uomini e Donne è stata di 771 persone. Al primo posto i tumori al colon retto con il 14,6%,al secondo posto i Tumori alla Mammella 12,4%”. Infine il sig. Cassarino Salvatore Presidente dell’Associazione Sviluppo e Ambiente ha chiesto a tutti di essere uniti nella rivendicazione dei diritti e nella lotta verso le negazioni decennali avute da questo territorio.

C.M.

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