Prelievo elevatissimo, incostituzionale e foriero di effetti deleteri: a rischio l'equilibrio della locazione in Italia.
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia, Achille Colombo Clerici:
« L'obbligo per i Comuni di trasferire allo Stato la meta' del gettito ricavabile teoricamante dall'applicazione della aliquota-base del 7,6 per mille, li costringe a praticare un prelievo elevatissimo a carico dei contribuenti, per ottenere le entrate necessarie a far quadrare i bilanci comunali.
Questo sistema rischia di prospettarsi come incostituzionale poiche', peraltro, impedirebbe ai Comuni di avere quella autonomia finanziaria che e' prevista dall'art. 119 della Costituzione, e che permetterebbe ai singoli enti locali, attraverso imposte proprie, di perseguire, mediante la modulazione delle aliquote, particolari e specifiche politiche a sostegno di situazioni, attivita' e funzioni meritevoli di tutela: quali ad esempio la locazione privata di immobili.
Nella bozza di decreto governativo circolante prima del 5 dicembre 2011 era contenuta una norma che, in linea con la legge istitutiva dell'Imu ( Federalismo Fiscale Municipale), prevedeva la riduzione dell'aliquota dell' Imu sperimentale al 4 per mille, per tutti gli immobili locati.
Con quale logica e' sparita nel testo del "Salva Italia"?»
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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