Cerca nel blog

giovedì 29 novembre 2012

Kossovo, nessun colpevole. Amnesty International: "Chi ha commesso allora i crimini di guerra?"



KOSSOVO, NESSUN COLPEVOLE. AMNESTY INTERNATIONAL: 'CHI HA COMMESSO ALLORA I CRIMINI DI GUERRA?'


Dopo l'assoluzione odierna di tre figure di primo piano dell'Esercito di liberazione del Kossovo (Uck) da parte del Tribunale penale per l'ex Jugoslavia, Amnesty International ha ribadito la richiesta che vi sia giustizia per tutte le vittime della guerra del 1998-1999 in Kossovo, cosi' come per  i loro familiari.

L'ex primo ministro ed ex comandante dell'Uck Ramush Haradinaj, suo zio nonche' ex comandante Lahi Brahimaj e l'ex vicecomandante Idriz Balaj, sono stati giudicati non colpevoli del reato di aver portato avanti una comune impresa criminale nei confronti di serbi, rom, egiziani e albanesi del Kossovo sospettati di collaborare con le autorita' di Belgrado o comunque di non sostenere l'Uck.

I tre imputati sono stati anche assolti dalle singole imputazioni relative ai crimini di guerra di omicidio, trattamento crudele e tortura nei confronti delle minoranze e degli albanesi sospettati di collaborare coi serbi, commessi nella base dell'Uck di Jablanica/Jablanicë.

'Il verdetto di oggi fa emergere questa domanda: se, come ha stabilito oggi il Tribunale, i tre ex alti esponenti dell'Uck non sono colpevoli, chi ha commesso allora quei crimini? Ci sara' mai qualcuno che sara' portato di fronte alla giustizia? Sono le domande che fanno e continueranno a fare le vittime e i loro parenti, fino a quando non sara' stata fatta giustizia' – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.

Circa 800 appartenenti alle minoranze del Kossovo vennero sequestrati e uccisi dall'Uck. Solo una piccola parte dei loro corpi e' stata ritrovata, esumata e consegnata alle famiglie per la sepoltura.

Secondo i capi d'accusa, le vittime di questi crimini comprendevano kossovari di etnia serba, kossovari di etnia rom ed egiziana, un kossovaro di etnia albanese di religione cattolica cosi' come altri kossovari di etnia albanese. Sebbene il Tribunale abbia stabilito che alcune di queste persone furono sottoposte a maltrattamenti e torture, ha concluso che una sola persona era stata uccisa all'interno della base dell'Uck.

Nel 2009, la Camera d'appello del Tribunale aveva ordinato un nuovo processo in quanto il giudizio precedente 'non aveva tenuto in considerazione quanto gravi fossero, rispetto all'integrita' del processo, le intimidazioni subite dai testimoni' e 'non aveva preso misure sufficienti per contrastare il clima d'intimidazione che aveva pervaso il processo'. Nel nuovo processo, sono comparsi solo due testimoni.

'I sequestri di appartenenti alle minoranze e di albanesi considerati traditori dell'Uck sono crimini di guerra e in alcuni casi crimini contro l'umanita'. Devono essere indagati come tali e sia l'Eulex che le autorita' del Kossovo devono fare tutto cio' che e' in loro potere per garantire che i responsabili siano portati di fronte alla giustizia' – ha proseguito Dalhuisen.

A oggi, cio' e' accaduto in ben poche occasioni.

L'Eulex, la missione di polizia e giustizia dell'Unione europea, ha l'incarico di indagare e perseguire i crimini di diritto internazionale, compresi i crimini di guerra e i crimini contro l'umanita'. Cio' nonostante, nel 2009, ha trasferito alle procure locali kossovare le inchieste su tutti e 62 i casi di sequestro di membri delle minoranze e li' sono rimasti fermi, senza ulteriori indagini o processi.

'Le autorita' del Kossovo hanno mostrato la totale mancanza della volonta' politica di sostenere le indagini e i processi per questi sequestri, come e' emerso con evidenza nel corso di quest'anno, quando il primo ministro Hasim Thaçi ha sfidato il diritto dell'Eulex di arrestare un ex comandante dell'Uck e l'ex ministro del Trasporto Fatmir Limaj, accusati di sequestro, detenzione e omicidio di kossovari serbi e albanesi' – ha sottolineato Dalhuisen.

'Di fronte a questa clamorosa interferenza politica sul corso della giustizia da parte del governo kossovaro, e' doveroso che l'Eulex riporti sotto la sua giurisdizione questi 62 casi, per assicurare che giustizia potra' essere fatta in Kossovo' – ha concluso Dalhuisen.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *