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lunedì 3 febbraio 2014

Nel 2013 gli italiani hanno speso 1.500 euro per luce e gas


Il 6% degli italiani ha cambiato operatore luce, il 4,5% quello del gas

Nel 2013 gli italiani hanno speso 1.500 euro per luce e gas

Record di costi in Val d’Aosta, più fortunati in Liguria e Sicilia



Milano, febbraio 2014Il 2013 è stato un anno in cui gli italiani hanno stretto la cinghia, pur di pagare tutte le bollette: luce e gas, insieme, sono costate alla famiglia media quasi 1.500 euro. A fare i calcoli è stato Facile.it (http://www.facile.it/energia-luce-gas.html): il comparatore ha analizzato il consumo annuo dichiarato dai clienti del portale, scoprendo che nelle diverse regioni d’Italia non solo cambiano le spese, ma anche la voglia di cambiare operatore per cercare un risparmio maggiore.
Quanto costa il gas
Nel 2013 è stata la spesa relativa al gas quella ad avere un impatto maggiore sul budget familiare: 990 euro la media nazionale, a cui gli italiani hanno cercato di far fronte cambiando operatore nel 4,5% dei casi. Non tutta l’Italia, ad ogni modo, si trova nelle stesse condizioni, anche perché le differenze climatiche determinano un bisogno differente di riscaldamento dell’abitazione. Le regioni che hanno dovuto pagare di più sono a Nord: in Valle d’Aosta sono stati spesi quasi 1.500 euro, mentre in Piemonte circa 1.250 ed in Emilia Romagna 1.160 euro. Fanalino di coda nella classifica delle spese per il gas le regioni del Sud Italia: in Sicilia e in Campania si spendono mediamente 780 euro all’anno, mentre la regione Sardegna è esclusa dalla classifica perché non è metanizzata.
Se questi sono i costi come reagiscono gli italiani? A fronte di un tasso di cambio operatore pari al 4,5%, le regioni che mostrano una propensione maggiore a scegliere un operatore diverso sono la Toscana, l’Umbria, l’Abruzzo e il Molise, tutte attorno al 6%. Più restii al cambiamento, di contro, sono il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta: sottoscrivono contratti con un nuovo fornitore solo il 2% delle famiglie di queste regioni.
Quanto costa la luce
Per quanto riguarda le spese da sostenere per usufruire di energia elettrica la media nazionale è pari a circa 500 euro annui. Pur pesando questa voce in misura minore, Facile.it registra una volontà maggiore di risparmio: la percentuale di famiglie che hanno cambiato nel corso dell’anno è del 6%, che sale fino all’8% in regioni come Calabria e Sicilia, in cui il peso delle bollette salate si ripercuote su stipendi mediamente più bassi che altrove. Minore interesse a cambiare, ancora una volta, in Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta (4%). Guardando, poi, alla spesa annua media, giocoforza è la Sardegna a svettare prima in classifica: non essendo metanizzata, sopperisce alla mancata presenza di gas con un uso più elevato di energia elettrica, che implica un costo pari a 630 euro annui. La seguono, a lunga distanza, le Marche (540 euro annui) e il Lazio (530 euro). Spendono meno Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, a spiegazione del loro scarso interesse a testare operatori diversi.
Ma perché si cambia operatore? Per quanto determinante, non sempre la spesa media della bolletta, in termini assoluti, è l’unico fattore a indurre al cambio del fornitore: incidono la fiducia nelle offerte vantaggiose del mercato, l’insoddisfazione nei confronti dell’attuale operatore, la capacità di convincimento della forza vendita di un’azienda e la pubblicità.
«La maggiore propensione a cambiare il fornitore di energia elettrica, rispetto al gas – sostiene Paolo Rohr, Responsabile Business Unit Energia di www.facile.it è legata alla diffusione del riscaldamento centralizzato in moltissime abitazioni: questo “tranquillizza” le famiglie, che puntano a risparmiare altrove. Si cambia, ad ogni modo, lì dove c’è più concorrenza tra gli operatori e, in questo senso, alcune regioni hanno maggiori opportunità rispetto ad altre».
Di seguito gli schemi riassuntivi di costi e propensione al cambiamento per energia elettrica e gas:
Regione
Spesa media annua energia elettrica nel 2013 (€)
Famiglie che hanno cambiato fornitore energia elettrica nel 2013 (%)
Abruzzo
465
7,0%
Basilicata
435
6,1%
Calabria
520
8,1%
Campania
510
6,1%
Emilia Romagna
475
4,2%
Friuli Venezia Giulia
505
4,8%
Lazio
530
7,3%
Liguria
435
4,3%
Lombardia
495
5,8%
Marche
540
6,2%
Molise
435
6,5%
Piemonte
485
6,6%
Puglia
460
5,1%
Sardegna
625
4,5%
Sicilia
485
8,0%
Toscana
515
7,8%
Trentino Alto Adige
420
4,0%
Umbria
460
7,4%
Valle d'Aosta
410
3,9%
Veneto
525
4,8%

Regione
Spesa media annua gas nel 2013 (€)
Famiglie che hanno cambiato fornitore gas nel 2013 (%)
Abruzzo
1063
5,8%
Basilicata
875
4,6%
Calabria
992
3,8%
Campania
783
3,8%
Emilia Romagna
1159
3,8%
Friuli Venezia Giulia
1087
4,2%
Lazio
975
5,1%
Liguria
796
3,1%
Lombardia
1131
4,6%
Marche
943
4,7%
Molise
934
5,6%
Piemonte
1255
5,2%
Puglia
920
4,1%
Sardegna
non è metanizzata
n.d.
Sicilia
778
3,7%
Toscana
1020
6,1%
Trentino Alto Adige
1095
2,4%
Umbria
991
6,0%
Valle d'Aosta
1485
1,8%
Veneto
1073
4,2%

Questa la classifica complessiva annua:

Spesa complessiva annua
Valle d'Aosta
1.890
Piemonte
1.740
Emilia Romagna
1.630
Lombardia
1.620
Veneto
1.600
Friuli Venezia Giulia
1.590
Toscana
1.540
Abruzzo
1.530
Trentino Alto Adige
1.500
Calabria
1.510
Lazio
1.510
Marche
1.480
Umbria
1.450
Puglia
1.380
Molise
1.370
Basilicata
1.310
Campania
1.290
Sicilia
1.260
Liguria
1.230
Sardegna
 n.d.

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