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lunedì 7 luglio 2014

Gli incidenti stradali in Italia costano fino a 31 miliardi l’anno. ComparaMeglio.it punta sulla guida sicura per salvaguardare vita e portafogli.

Gli incidenti costano, in media, circa 500 euro all'anno ad ogni cittadino italiano.

La riduzione del rischio intrinseco nella circolazione potrebbe far risparmiare quasi 1 punto di PIL

Ma c'è ancora molto da fare per cambiare le abitudini di guida: in Italia solo il 10% della popolazione usa le cinture se si siede dietro, contro il 98% dei tedeschi.

 

Roma, 7 luglio 2014. Gli incidenti stradali costerebbero all'Italia dai 24 ai 31 miliardi di euro l'anno (da 1,5 a 2 punti del PIL del nostro paese). Un dato impressionante, calcolato sommando i costi della mancata produttività, i danni biologici e morali, i danni patrimoniali, i costi di ripristino del manto stradale, i costi amministrativi e i costi sanitari di accesso e cura in ospedale.

Tutti questi costi inevitabilmente rendono l'RCA auto degli italiani particolarmente gravosa e ad essi, come al grande tema delle frodi, è da imputare il più alto costo delle polizza in Italia rispetto al resto dell'Europa. "I numeri – dichiara Deborah Sgrò, Responsabile Marketing e Comunicazione di ComparaMeglio.it, azienda italiana specializzata in servizi di comparazione online nei settori assicurativi e finanziari – parlano chiaro: Ania stima che il costo medio di un sinistro nel 2012 sia stato di 4.797, e un'indagine condotta da Boston Consulting Group dimostra come siano proprio i sinistri uno dei fattori che spingono i costi delle nostre RCA così in alto rispetto al resto dell'Europa. ComparaMeglio.it, che fin dalla sua nascita è al fianco dei cittadini per aiutarli nella scelta della polizza più conveniente, non può che ribadire il fatto che la miglior strategia per ridurre i costi passa da migliori abitudini di guida. Per questo abbiamo orientato tutta la nostra campagna di comunicazione in questa direzione, realizzando anche il talent sulla guida sicura 'Drive Camp. Adesso Guida meglio!'".

Alto rischio stradale in Italia per le abitudini di guida. L'indagine realizzata da Boston Consulting Group dimostra come in Italia ci sia ancora poca attenzione alle regole di sicurezza: nel nostro paese c'è ancora quasi il 30% dei guidatori che non usa la cintura di sicurezza (contro il 2% di francesi e tedeschi), mentre i passeggeri dei sedili posteriori la usano solo nel 10% dei casi (contro l'84% dei francesi e il 98% dei tedeschi). In Italia ancora il 12% di chi va su due ruote non usa il casco (contro il 7% dei francesi e l'1% di tedeschi e inglesi).

"Cerchiamo di dimostrare - continua Deborah Sgrò – che guidare responsabilmente aumenta il divertimento e può salvarti la vita, oltre a diminuire il costo del premio assicurativo grazie al raggiungimento di quello che per le assicurazioni rappresenta il profilo virtuoso".

Miglioramento della qualità della rete stradale e costi di ripristino. Sempre l'indagine di Boston Consulting Group rivela come fondamentale componente la gestione della rete stradale. In Italia si spende nel mantenimento delle proprie strade decisamente poco rispetto a Spagna e Germania e il nostro paese si posiziona al 59mo posto per qualità nella classifica del World Economic Forum, contro la 1° posizione della Francia e la 10° della Germania.

"I costi che la collettività deve sostenere per gli incidenti sono notevoli. Il costo di ripristino del manto stradale in una città come Roma in un anno è oltre 4,6 milioni di euro, in una città come Milano, invece, circa 3 milioni. In Italia, per fortuna, è previsto per legge che in caso di sinistro sia obbligatorio il ripristino del manto stradale", dichiara Angelo Cacciotti, Direttore Generale di Sicurezza e Ambiente S.p.A., società leader nell'attività di ripristino del manto stradale post incidente grazie anche ai numerosi brevetti depositati non solo negli Stati Europei ma anche a livello mondiale.

"Questo è un punto fondamentale perché se non avviene le possibilità di incidente in quel medesimo punto aumentano considerevolmente, senza contare ai danni in termini ambientali che il mancato ripristino potrebbe provocare (basti pensare al versamento di liquidi inquinanti, ecc.). Dobbiamo tutti impegnarci di più per la riduzione degli incidenti che potrebbe decisamente ridurre i costi umani ed economici che dobbiamo sostenere".

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