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martedì 9 settembre 2014

Artigiani in Italia: lo stato dell'artigianato in Italia secondo DaWanda




L'artigianato è vivo e diffuso più che mai e la diversità è il suo punto di forza

Milano, 9 settembre 2014 – Un viaggio attraverso l'Italia, regione per regione, per comprendere qual è la visione dell'artigianato che i creativi italiani propongono con le loro collezioni: questo l'obiettivo di "Artigiani in Italia", l'analisi condotta sui negozi presenti sul suo marketplace da DaWanda, il mercato online di prodotti originali e fatti a mano.

Da sempre, l'Italia ha avuto nella tradizione del "saper fare" manuale un suo punto di forza e può vantare una storia lunga secoli. Viene spontaneo chiedersi, tuttavia, quale sia lo stato dell'artigianato oggi e cosa esso rappresenti.

DaWanda ha cercato di dare una risposta a questi interrogativi grazie ad "Artigiani in Italia" e il dato principale che emerge è come la passione e la creatività artigiana inizino a uscire dalle botteghe e dai laboratori per approdare al grande mercato della rete, restituendo un'immagine viva del fatto a mano, capace di creare ricchezza e fornire una via di accesso al mercato del lavoro.

 "La tradizione artigianale è profondamente radicata nel nostro DNA di Italiani. Tuttavia, nonostante il Made in Italy sia a nostro dire un grande orgoglio, esiste ancora un'innata tendenza a preferire brand già affermati e a sottovalutare il valore del manufatto che non ha (ancora) un nome" afferma Ilaria Contrastini, Country Manager di DaWanda Italia. "Con il nostro lavoro e con progetti come Artigiani in Italia vogliamo sottolineare la vitalità di questo settore e dare un segnale di positività. Il ritorno alla manualità e al saper fare sono la chiave per lo sviluppo: sia nel ripercorrere la preziosa tradizione che nel reinterpretare codici e costumi con tecniche modernissime; non è un caso, infatti, che il fenomeno dei maker e della stampa 3D si stiano manifestando adesso, incoraggiando soprattutto l'artigianato maschile e i media a parlarne."

L'artigianato in Italia tra sostenibilità, tradizione e stampa 3D
Da nord a sud, da est a ovest, lo speciale "Artigiani in Italia" disegna una mappa dell'Italia e traccia gli stili più rappresentativi presenti su DaWanda.

In questo viaggio ideale è possibile incontrare la biellese Ylleanna che ha trasformato la sua passione per i filati e i tessuti in un lavoro a tempo pieno, i due designer torinesi del brand MNMUR che realizzano accessori moda con il riuso di camere d'aria di bicicletta e gli estrosi creatori di We love rock, giovanissimo brand milanese già apprezzato anche all'estero che, nato dalla passione per la musica e il mondo del fashion, realizza prodotti per la cucina a tema rock.

Alla scoperta delle molteplici forme che la passione artigiana assume, si incontra Ana, vulcanica mamma friulana con il suo Dreamer House: tra le sue mani, scampoli di stoffe, bottoni, fili colorati e materiali semplici prendono vita e si trasformano in gioielli e accessori coloratissimi.

Liberi dall'immagine di uncinetto polveroso e antiquato, "Artigiani in Italia" evidenzia un modo nuovo e originale di intendere il crochet e le molteplici forme che può assumere: dalla creatività raffinata e glamour della bresciana Call me Mimì a quella ironica di LindaRose Design che trasforma in originali orecchini la passione italiana per la pasta e le tipicità gastronomiche della sua Romagna; da Lisa, casalinga reggiana creatrice de Il mondo di Tabitha che è riuscita a far conoscere in rete la propria passione per l'uncinetto, alla trevigiana Cristiana che, con il suo FarecreareSHOP, condivide online le sue ispirazioni e idee amigurumi.

Grandissima si rivela l'attenzione nei confronti della sostenibilità, intesa anche come impiego di materiali organici e biologici, soprattutto nei prodotti per bambini. Esempi di questa tendenza sono rappresentati da Rosalia e dal suo Amblekodi, in cui è possibile trovare biancheria d'arredo e accessori in pura canapa, prodotti seguendo una filiera ecologica rispettosa dell'ambiente e da Sara che con Hello! It's me offre borse e t-shirt realizzate e stampate con colori atossici a base d'acqua.

Oltre all'ormai nota TappoBag, la linea di borse realizzate con i tappi di bottiglie riciclati, si fanno notare per l'estrosità con cui affrontano il tema del riuso gli accessori realizzati con materiali di scarto, incluse le cinture di sicurezza, del brand romano Belt Bag - Occhio Del Riciclone e gli originali complementi di arredo di Designxtutti che ha già un'esperienza notevole nel mercato online. In nome della sostenibilità, si distinguono anche gli accessori in carta riciclata della campana Fraaua e dei due amici marchigiani di 1+1=7 che hanno deciso di combattere la crisi e gli sprechi proponendo una loro personale ed originale collezione.

Anche i più esigenti dal punto di vista dell'innovazione, trovano in DaWanda il loro market ideale: insieme a Giorgia e Nicola di SmåtSmåt, grazie alla stampa 3D, nascono gioielli POP leggerissimi e nello stesso tempo accessori handmade dal sapore retrò. Nella stessa direzione vanno anche le creazioni proposte da Mara e Mattia nel loro Altrosguardo e quelle dei 3 designer industriali di FORMALIZ3D.
"L'Italia è ricca di idee e di artisti - conclude Contrastini - e DaWanda, grazie a un team dedicato, attento e  capace di individuare stili e tendenze, anche anticipandole, copre l'Italia intera: abbandonare l'idea che il fatto a mano sia di meno valore e abbracciare invece il gusto per qualcosa di diverso, unico e locale è la via attraverso la quale approcciare in modo corretto il mondo dell'handmade. Quello che in DaWanda sappiamo fare meglio."

Maggiori informazioni su "Artigiani in Italia" su http://it.dawanda.com/s/artigiani-in-italia



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DaWanda è il mercato online in cui artigiani, designer e hobbisti possono vendere i propri articoli originali e fatti a mano. Già nel nome la sua identità: in africano, infatti, DaWanda è un nome femminile che significa "l'unica".
E proprio l'unicità e la distintività sono le caratteristiche che distinguono DaWanda: una nuova forma di "Social Commerce" in cui gli utenti possono mettersi in contatto tra loro e con i produttori, commentare e suggerire i propri articoli preferiti tra gli oltre 4 milioni di prodotti disponibili.
Fondata a Berlino nel 2006 da Claudia Helming e Michael Pütz, oggi può contare su 280.000 negozi e, con 18 milioni di visite al mese, è il marketplace dei prodotti handmade più grande d'Europa.

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