Inaugurati 2 impianti da quasi 2MW di potenza.
La firma è quella di Austep.
Le comunicazioni diffuse ad ottobre dal CIB – Consorzio Italiano Biogas – dichiarano che negli ultimi 5 anni il numero di impianti a biogas in Italia è cresciuto del 490%, mentre la potenza installata è aumentata del 267,4%, raggiungendo i mille Mwh. Nel 2013 sono stati prodotti circa 8 mila Gwh di energia elettrica, pari al 10,45 per cento dell'energia elettrica totale prodotta da fonti rinnovabili.
Una presenza confermata anche all'estero, che grazie all'avanzamento del progetto di internazionalizzazione riscontra già risultati significativi, in particolare in Bulgaria, dove Austep, in sole due settimane ha inaugurato due impianti Biogas da quasi 2MW di potenza.
Obiettivo comune: produzione di energia.
GRADUS - azienda di allevamento e macellazione industriale di polli - Bulgaria
Esigenza rilevata - smaltimento di deiezioni avicole
Obiettivo - Produrre energia elettrica, vapore, ridurre l'azoto da destinare a smaltimento
Risoluzione dell'esigenza – impianto Biogas Austep da 1.5 MW con annessa sezione di depurazione per la rimozione dell'azoto
Data di attivazione dell'impianto - giugno 2014, inaugurazione: settembre 2014
Previsione del ritorno sugli investimenti – circa 3 anni
Perché Austep – per le soluzione tecnologiche proposte nel trattamento della pollina che nell'alimentazione dell'impianto è circa l'80% del totale; per come si è proposta Austep: come EPC sia per la parte anaerobica che per quella di depurazione potendo rilasciare garanzie come fornitore unico.
ALEXIA - allevamento bovino – Bulgaria
Esigenza rilevata – smaltimento deiezioni
Obiettivo – produzione di energia da liquami
Risoluzione dell'esigenza – impianto biogas 1.5 MW con essiccamento del digestato
Data di attivazione dell'impianto – dicembre 2013
Previsione del ritorno sugli investimenti – circa 3 anni
Perché Austep – per i vantaggi tecnologici dell'impianto di digestione anaerobica (miscelatori verticali, soletta, fondo conico, scambiatori esterni, ecc.) che garantiscono una maggiore affidabilità rispetto alle soluzioni tradizionali, in particolare per la riduzione delle perdite termiche dato che, in Bulgaria, le temperature invernali sono, frequentemente e per diverse settimane, a -20°C.
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