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mercoledì 8 ottobre 2014

Firmato accordo-quadro tra UNI e CNR

UNI E CNR, FIRMATO L'ACCORDO QUADRO

L'intesa, siglata dai presidenti Torretta e Nicolais, darà valore aggiunto alle norme tecniche e faciliterà la capacità di innovazione delle imprese.

Roma, 8 ottobre 2014 - UNI e CNR insieme per arricchire e implementare i contenuti della normazione tecnica. E' questo lo scopo dell'accordo quadro firmato oggi presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I presidenti dell'UNI Piero Torretta e del CNR Luigi Nicolais siglano un'intesa che porterà un significativo valore aggiunto all'elaborazione delle norme tecniche e delle prassi di riferimento UNI.
Questo accordo - che avrà una durata di cinque anni - adempie a una delle richieste del Regolamento UE 1025/2012 che, all'articolo 5 comma 2, richiede che "…le organizzazioni europee di normazione incoraggiano e facilitano un'adeguata rappresentanza, a livello tecnico, di imprese, centri di ricerca, di università….".
L'accordo quadro tra UNI e CNR ha l'obiettivo principale di aumentare il potenziale di innovazione della normazione. Le norme tecniche volontarie hanno infatti l'indiscutibile vantaggio di mettere in contatto il mondo della ricerca con quello delle imprese, favorendo il trasferimento tecnologico verso le microimprese e le PMI che altrimenti avrebbero maggiori difficoltà a "fare innovazione". Spesso infatti l'utilizzo delle norme tecniche rappresenta la prima forma di innovazione delle imprese più piccole. Il ruolo delle norme tecniche si consolida quindi non solo come strumento di garanzia di qualità, sicurezza e rispetto dell'ambiente di prodotti, processi e servizi ma anche come promotore dell'innovazione.
L'accordo, inoltre, potrà creare sinergie significative a livello di sviluppo economico: il contributo della normazione tecnica all'aumento del PIL nei Paesi in cui l'applicazione è più diffusa e consolidata è stato infatti quantificato tra lo 0,3% e lo 0,8%, per un valore di oltre 17 miliardi di euro in Germania.
Le iniziative e i programmi congiunti che saranno avviati dalle due istituzioni riguarderanno in particolare:
·        lo sviluppo di attività di ricerca pre-normativa e normativa,
·        la divulgazione di conoscenze tecnico-scientifiche e della cultura della normazione,
·        lo scambio di informazioni, di idee e di esperienze,
·        la promozione ed il coordinamento della partecipazione, anche a livello europeo ed internazionale, del personale tecnico-scientifico del CNR alle attività di ricerca pre-normativa e a quelle di normazione.
Per realizzare queste iniziative e per concretizzare la sinergia tra le due organizzazioni, nasce un Comitato ad hoc all'interno del CNR, con il compito di scegliere il personale tecnico-scientifico che partecipa alle attività di normazione svolte dall'UNI, sia nell'ambito delle commissioni tecniche nazionali che a livello europeo nel CEN e internazionale nell'ISO. Il Comitato è composto dai due rappresentanti CNR già presenti nel Consiglio Direttivo UNI, da un rappresentante della Direzione Centrale Supporto alla Rete Scientifica e Infrastrutture (DCSRSI), da un rappresentante del Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l'Energia e i Trasporti (DIITET).
"Dagli anni Venti del secolo scorso CNR e UNI operano per la crescita del sistema economico-sociale del Paese -ha dichiarato il Presidente del CNR, Luigi Nicolais, che ha proseguito- con questo accordo oltre a sottolineare l'attualità e la  convergenza di missione e obiettivi, elaboriamo strumenti concreti per  accelerare e semplificare i passaggi dal sapere e saper fare al saper far fare".
"Lo scopo è di contribuire a innalzare la qualità e i contenuti di innovazione dei prodotti e dei processi ricorrendo all'utilizzo, codificato in norme, delle più avanzate e consolidate conoscenze scientifiche e tecnologiche. Infatti -ha chiarito il Presidente del CNR- lo studio e lo sviluppo di nuova normativa tecnica insieme alla proceduralizzazione di buone pratiche spingono, sostengono e accelerano l'ammodernamento, la sicurezza e la competitività internazionale della tecnologia e dei prodotti Made in Italy rafforzandone leadership e capacità attrattiva".
Secondo il Presidente UNI, Piero Torretta "le parole chiave dell'accordo sono <standard>, <innovazione> e <conoscenza>. Lo standard è il risultato del lavoro UNI, èlo stato dell'arte, l'asticella sopra la quale si attesta la competizione ma anche le aspettative del cliente/utilizzatore di beni e servizi; l'innovazione è il risultato della ricerca ed è competenza del CNR, è tutto ciò che eleva lo standard valorizzando le competenze e migliorando la normazione; infine la trasmissione della conoscenza è il modo in cui si diffonde e rende patrimonio comune lo standard e si permette la partecipazione di tutti al processo di miglioramento, all'innovazione".

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