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venerdì 12 dicembre 2014

Darf: le pompe sommerse per pozzi

Darf

La Darf è una casa di produzione e commercializzazione di pompe sommerse e motori sommersi che nasce dalla trentennale esperienza della dirigenza nell’ambito del settore della movimentazione delle acque e dell’acquedottistica. Il marchio Darf, dedito in maniera specialistica alla costruzione ed alla vendita di macchine ed accessori volti al pompaggio dell’acqua, si pone come soluzione definitiva a qualsiasi esigenza di prelievo di acqua dal sottosuolo. Tutti i prodotti del catalogo della Darf sono realizzati esclusivamente in Italia e si fregiano pertanto della certificazione Made in Italy.
Darf mette a disposizione dei propri clienti una gamma d’offerta ampia e completa. Sul sito web del marchio campano potrete infatti trovare:
– pompe sommerse intubate con girante in noryl (la serie DR), disponibili con attacco tanto da 4” che da 6”, per pompaggio di acque chiare e non aggressive. Questa tipologia di pompe sommerse è più adatta ad un uso civile o in generale ad una piccola utenza.
– pompe sommerse multistadio con girante in Ghisa semiassiale: la serie FX è disponibile con attacchi da 6, 8, 10 e 12 pollici ed è particolarmente indicata per esigenze di tipo industriale od acquedottistico. Anche queste pompe sono adatte a lavorare con acque pulite e non aggressive.
– pompe sommerse multistadio con girante in ghisa radiale.

Le pompe sommerse

Ma facciamo un passo indietro e domandiamoci: cosa sono le pompe sommerse. Le pompe sommerse sono una speciale tipologia di macchina e di pompa utile a prelevare e pompare dei liquidi (generalmente acqua, pulita o sporca; meno frequentemente petrolio, olii, sabbie o fluidi di grande densità) fuori da un vano e spingere poi il liquido verso l’alto. Se ci troviamo in una condizione nella quale ci serve svuotare un pozzo, oppure necessitiamo di dare pressione all’acqua per farla arrivare ad una determinata altezza, ciò di cui necessiteremo sarà una pompa sommersa.
E’ evidente che la peculiarità fondamentale della pompa sommersa è quella di essere “sommersa”, nel senso che lavora a diretto contatto col liquido, liquido nel quale essa è immersa. A parte ciò, le caratteristiche più importanti da tenere a mente quando si valutano le pompe sommerse sono: potenza, prevalenza, portata e attacco.

Potenza

La potenza e la misura del motore (espressa in kilowatt o in HP) che alimenta la pompa: che la pompa sia costituita da una parte idraulica e da una parte elettrica separate tra di loro, o piuttosto che esse siano parti di una stessa macchina (si tratterebbe, in quel caso, di una elettropompa) dobbiamo sempre far riferimento alla misura della potenza del motore. Questo parametro andrà infatti ad influire, come prevedibile, tutti gli altri.

Prevalenza

La prevalenza, spesso indicata sulle schede tecniche con la lettera “H”, indica l’altezza alla quale la pompa è in grado di mandare il fluido. Se un pompa ha una prevalenza massima di 200mt questo vuol dire che a 200mt la pompa “chiude” il flusso: l’altezza indicata segnala la fine della curva della pompa. Per essere più chiari: quella che viene generalmente indicata come prevalenza massima è il punto estremo di lavoro della pompa, punto raggiunto il quale la pompa smette di funzionare. Da quel punto ad andare indietro, ossìa diminuendo la prevalenza, aumenterà la quantità d’acqua che la pompa riesce a movimentare: se chiedo alla pompa di spingere l’acqua ad una altezza inferiore, la pompa riuscirà a spingerne di più, poiché sfrutterà in un altro modo la potenza del motore. La quantità d’acqua è espressa dalla portata.

Portata

La portata sarà allora il valore complementare alla prevalenza: essa è la quantità d’acqua che la pompa riesce a movimentare in un determinato arco di tempo: questo significa che, se la pompa riesce a spingere 10m3 di acqua in un ora, il valore di portata sarà 10m3/h. Ora, presupponendo che questo rappresenti un valore “medio” per quanto riguarda la nostra pompa, esso aumenterà al diminuire della prevalenza e invece diminuirà all’aumentare della stessa. Per esprimere questa oscillazione dei valori di portata e prevalenza si usa una curva, disegnata su di un asse cartesiano, che ci informa su quanta portata abbiamo per un determinato valore di prevalenza e viceversa.

Le tipologie di pompe sommerse

In quanto macchine “complesse”, le pompe sommerse hanno moltissime varietà, tipologie e differenze, che rendono il quadro descrittivo generale piuttosto articolato.  Anzitutto dobbiamo operare una differenziazione importante: quella tra pompe sommerse e pompe sommergibili. Quando parliamo di pompe sommerse ci riferiamo in maniera specifica alle pompe che vengono immerse e possono lavorare all’interno di acque chiare: ci riferiamo a quel tipo di acque dette anche “pulite”, ossìa non tossiche, non corrosive e prive di liquami, rifiuti o corpi solidi. Le pompe sommergibili sono invece quelle macchine costruite specificatamente per lavorare all’interno di contesti più gravosi: esse vengono usate all’interno di acque scure, pozzi neri, etc..
Questa è la distinzione “a monte”: andiamo adesso a vedere le varie tipologie di pompe sommerse o sommergibili per poi vedere quelle presenti nel catalogo delle pompe sommerse Darf. Anzitutto possiamo distinguere tra le pompe che hanno una funzione trituratrice e quelle che non ce l’hanno: in questo caso la pompa è capace, grazie ad una girante particolare, di triturare elementi e corpi solidi che passano attraverso di essa. E’ evidente che in questo caso la pompa non è semplicemente sommersa ma sommergibile: difficilmente le acque chiare contengono all’interno di esse dei rifiuti di tipo solido.
Altro modo per distinguere le pompe sommerse può essere quello che tiene in considerazione la tipologia di materiale con cui è stata costruita la girante. In questo caso abbiamo sostanzialmente due opzioni: girante in plastica (in particolare in “noryl”) e girante in ghisa. Generalmente le pompe con girante in noryl vengono impiegate con maggior frequenza all’interno di contesti di tipo civile, quindi su macchine che hanno range di portata e prevalenza più contenuti, mentre le giranti in ghisa sono spesso presenti su pompe sommerse pensate per contesti industriali o acquedottistici, dove i parametri di portata e prevalenza devono avere dei valori più alti. Allo stesso modo possiamo individuare e distinguere le pompe sommerse anche per la tipologia di struttura che la contraddistingue: in questo caso abbiamo da un lato le pompe sommerse intubate e dall’altro quelle multistadio. Le pompe sommerse intubate si presentano come un tubo all’interno del quale sono inserite le varie giranti; le pompe sommerse multistadio hanno invece diversi livelli: in ognuno di questi è inserita una girante preposta al pompaggio dell’acqua. Ultima differenza che possiamo individuare è quella che riguarda più propriamente la forma della girante, che può essere semiassiale o radiale.

Le pompe sommerse Darf

Darf in questo momento propone ai propri clienti due tipologie di pompe sommerse: da un lato abbiamo le pompe sommerse con giranate in noryl all’interno di un corpo intubato, predisposte ad un uso di tipo prevalentemente civile; dall’altro abbiamo le pompe sommerse multistadio con giranti in ghisa, predisposte ad usi prevalentemente industriali ed acquedottistici: di queste abbiamo sia le pompe con girante radiale che quelle con girante semiassiale. Tutte queste pompe sono pompe sommerse pensate per acque chiare e non aggresive.


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