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venerdì 13 marzo 2015

Alce Nero e Slow Food Emilia Romagna: una tavola rotonda e una cena benefica a sostegno di Libera di Don Ciotti



Alce Nero e Slow Food Emilia Romagna a sostegno di Libera: una cena con la partecipazione di Don Luigi Ciotti e la Tavola Rotonda "Diritti alla terra, per una conversione di culture e agricolture"

Due appuntamenti che anticipano la XX giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: domenica 15 marzo la Tavola Rotonda alla Mediateca di San Lazzaro e lunedì 16 marzo la cena di raccolta fondi "Diritti alla terra: Cosa seminiamo, cosa raccogliamo".

Bologna, 13 marzo 2015 – Diritti alla Terra è il tema che unisce i due eventi organizzati da Alce Nero e Slow Food Emilia Romagna per sostenere l'associazione di Don Luigi Ciotti che il 21 marzo celebra a Bologna la XX giornata della Memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Domenica 15 marzo, alle ore 16.30, nella Mediateca di San Lazzaro, si parlerà di Diritti alla Terra per una "conversione" di culture e agricolture con Ulrich Veitch, sindaco di Malles, primo comune italiano ad aver bandito totalmente l'uso di pesticidi, Cinzia Scaffidi, Vicepresidente Slow Food Italia e Raffaela Donati, Presidente Slow Food Emilia Romagna. Interverranno inoltre: Lorenzo Frattini, Presidente Legambiente Emilia Romagna e il Presidente di Alce Nero Lucio Cavazzoni. Durante la giornata sarà presentato il Presidio di Libera San Lazzaro, mentre nell'Ortoteca si terranno giochi e laboratori per bambini cui verrà regalata una piccola cassetta di terra proveniente dai beni confiscati alla mafia. A seguire una bio merenda in collaborazione con Alce Nero e Slow Food Bologna.

Lunedì 16 marzo alle ore 20, l'appuntamento è al ristorante Alce Nero- Berberè, in via Petroni 9/C, per una serata di raccolta fondi a favore di Libera "Diritti alla Terra: Cosa seminiamo cosa raccogliamo".

Una cena che vedrà la partecipazione di Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che spiegherà l'importanza di promuovere un'educazione alla legalità, sottolineando come la lotta alla mafia sia, prima di ogni altra cosa, un atteggiamento culturale, che si impara e si pratica nella vita di tutti i giorni.

Nel corso della serata gli chef di Alce Nero - Berberè in collaborazione con il noto chef Pietro Parisi del ristorante campano Era Ora di Palma proporranno un originale e gustoso menù di 5 portate, dall'antipasto al dessert, a base di prodotti di Libera Terra.

"La Terra è Madre e Sorella", ha dichiarato Lucio Cavazzoni, Presidente di Alce Nero. "Liberare le terre dai veleni, dagli erbicidi che disseccano, dai pesticidi e dai petro-fertilizzanti che inquinano, dalle discariche superficiali e sotterrate, dal consumo, dalla speculazione, dal cemento, dallo sfruttamento delle sue intrinseche proprietà e a quello di chi la lavora, significa contribuire ad una terra migliore.  Quindi anche ad una vita e umanità più degne".

"Non possiamo immaginare che esista un cibo "buono - pulito" se non è eticamente anche "giusto", rispettoso dell'ambiente e delle regole democratiche, quindi: legale. Il settore alimentare è profondamente infiltrato dalle organizzazioni criminali in tutte le fasi della filiera (dalla produzione al trasporto fino alla distribuzione e allo smercio), le vittime siamo tutti noi in termini di salute ed anche di denaro. È sempre più necessario far crescere la coscienza e la consapevolezza dei consumatori e delle giovani generazioni; l'antimafia passa anche attraverso il consumo consapevole, la possibilità di poter scegliere prodotti esenti da contaminazioni criminali", ha commentato Raffaela Donati presidente Slow Food Emilia Romagna.

La cena è solo su prenotazione ad offerta libera a partire da 35€; l'intero incasso sarà devoluto all'Associazione Libera Terra. Per adesioni contattare il ristorante Alce Nero – Berberè al numero 051-2759196.


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ALCE NERO
Alce Nero è il marchio che caratterizza i prodotti di oltre mille agricoltori biologici e apicoltori, impegnati dagli anni '70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani, nutrienti. Gli alimenti Alce Nero nascono da un'agricoltura che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi.
Passione, esperienza, valorizzazione delle colture del proprio territorio e della sua storia sono al
centro dell'attività di tutti i soci produttori, cui si aggiunge il massimo rispetto per la natura, l'ambiente, le persone e per il loro lavoro.
Un impegno che parte dall'Italia per essere condiviso dai soci internazionali in Costa Rica, Brasile, Nicaragua e Perù dove nascono i prodotti biologici Fairtrade Alce Nero tipici di questi paesi.
Una selezione delle migliori referenze Alce Nero si possono acquistare nel nuovo negozio online: www.alceneroshop.com.

SLOW FOOD EMILIA ROMAGNA
Slow Food Emilia Romagna rappresenta il livello regionale dell'associazione internazionale no-profit che conta 100 000 iscritti, volontari e sostenitori in 150 Paesi, 1500 Condotte, le sedi locali, delle quali 17 in Emilia Romagna, e una rete di 2000 comunità di piccoli produttori di qualità.
Fondata da Carlo Petrini nel 1986, Slow Food opera per promuovere l'interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali.  "Buono, pulito e giusto" sono i tre aggettivi che secondo Slow Food   definiscono le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono per le sue qualità organolettiche, pulito ovvero prodotto nel rispetto dell'ambiente, giusto ossia conforme ai concetti di giustizia sociale sia nella fase di produzione che di commercializzazione. 
Slow Food attraverso la sua rete di persone attive sul territorio locale, nazionale e internazionale:  coordina e realizza progetti di ricerca, catalogazione e promozione per la salvaguardia della biodiversità alimentare, promuove iniziative per lo sviluppo di forme di agricoltura ecocompatibile, preserva e valorizza l'identità storico-culturale di un territorio al quale si lega una particolare produzione, in particolare attraverso l'istituzione di Presìdi per la difesa della biodiversità, sviluppa relazioni, attività e iniziative con e fra le comunità del cibo, formate da tutti i soggetti che operano nel settore della produzione e della trasformazione del cibo, favorisce la riduzione della filiera distributiva, il rapporto diretto tra produttore e coproduttore, e l'organizzazione di attività di turismo enogastronomico, guida a una corretta cultura alimentare anche attraverso l'educazione sensoriale.

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