Coppa piacentina, pancetta
piacentina, salame piacentino: sono questi i tre prodotti che CSQA ha
certificato come DOP- Denominazione
di Origine Protetta.
Entrano, dunque, a far parte del mondo delle tipicità
italiane riconosciute come le migliori a livello nazionale e baluardi del Made
in Italy in Europa e nel mondo.
Sono 17 i salumifici che fanno parte del
Consorzio Salumi Tipici Piacentini, dotati di tutti i requisiti fondamentali
per poter produrre i tre eccellenti DOP.
Il marchio DOP-Denominazione Origine
Protetta, insieme a quelli IGP-Indicazione Geografica Protetta e STG-Specialità Tradizionale Garantita, nasce
per proteggere le produzioni tradizionali e
valorizzare le specificità dei prodotti agroalimentari, in modo da
caratterizzare la relazione tra
questi e il territorio in cui vengono realizzati.
Il sistema
complessivo dello schema di certificazione DOP, infatti, prevede da una parte
l’autocontrollo dei produttori lungo tutta la filiera e dall’altra i controlli
indipendenti di un ente di certificazione terzo, come il CSQA. L’Italia, con
il 20%
del totale, detiene il primato europeo per il numero di DOP e IGP
registrate, tra cui da oggi anche i salumi piacentini.
In questo caso, CSQA
si occuperà dell’attività di controllo delle 3 DOP mentre l’Istituto Parma
Qualità di Langhirano dell'attività di controllo su allevamenti, macelli e
laboratori di sezionamento, secondo quanto stabilito dalla convenzione stipulata
tra i due Enti e approvata dal Ministero competente.
La materia prima
utilizzata proviene da suini rigorosamente nati e allevati nelle regioni Emilia
Romagna e Lombardia. La zona di produzione è limitata alla sola provincia di
Piacenza, il cui clima è determinante per ottenere le caratteristiche speciali
e l’inconfondibile gusto dei salumi. Vengono rispettate le tradizionali
tecniche di lavorazione che risalgono al 1700. Di seguito alcune
caratteristiche dei DOP:
· la coppa piacentina DOP si
produce con i muscoli del collo del suino. La fase di stagionatura è di almeno
6 mesi. Nel 2014 sono state prodotte 389.783
coppe, il 10% in più rispetto all’anno precedente.
· per la pancetta piacentina DOP viene
utilizzato il taglio grasso del suino chiamato pancettone. Il periodo di
stagionatura è di almeno 4 mesi. Nell’anno appena trascorso, sono state 129.142 le pancette prodotte, con un
lieve incremento rispetto al 2013.
· nella parte magra del
salame piacentino DOP sono
distinguibili e ben distribuiti i lardelli di grasso di colore bianco rosato. Caratterizzato
da un delicato aroma di carne stagionata accompagnato da un tenue sentore di
spezie, il salame ha un periodo di stagionatura di almeno 45 giorni. Nel 2014
si è registrato un boom nella produzione
del salame piacentino, con 1.581.835
pezzi (circa il 40% in più rispetto all’anno precedente).
È importante
ricordare che lo schema di certificazione per il marchio DOP è una tutela per il
consumatore, in termini di provenienza, metodologia di ottenimento e
indicazioni specifiche di tipicità, e una garanzia per il produttore, inserito in un
sistema di controllo che prevede condizioni di produzione e di competizione
omogenee grazie anche all’applicazione di modelli e procedure trasparenti.
“La nostra esperienza e
la nostra leadership nel certificare le tipicità del food italiano -
ha detto Pietro Bonato, Direttore Generale di CSQA - sono state messe a disposizione dei salumifici
piacentini e dei loro prodotti che vanno ad aggiungersi agli oltre 50
DOP, IGP, STG che già controlliamo. Considerando che oltre il 25% della
produzione delle aziende certificate è destinato all’export, questo
settore rappresenta il Made in Italy in Europa e nel mondo. La sfida di CSQA è quella
di certificare le imprese italiane dell’agroalimentare per inserirle nei
circuiti europei e internazionali garantendo ai consumatori solo prodotti di
qualità primaria”.
CSQA
è la società
italiana leader nel settore della certificazione. Da 25 anni offre un servizio
di certificazione internazionale e accreditato, che spazia dalle certificazioni
di prodotto regolamentate e volontarie ai sistemi di gestione quali qualità,
ambiente, energia, sicurezza sul lavoro, information security e responsabilità
sociale.
Roma,
13 marzo 2015
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