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martedì 17 marzo 2015

Problemi legati al ph dell'acqua della piscina e soluzioni


POSSO USARE LA PISCINA SE HA UN PH ELEVATO?

E' possibile utilizzare la piscina quando il pH è elevato, ma il valore non deve superare la soglia di 8,1 in quanto, oltre, si avrebbe bruciore agli occhi, fastidio alla pelle e possibili irritazioni. Per valori superiori è decisamente sconsigliata la balneazione.
Il valore del pH dell'acqua della piscina, misurabile ad esempio tramite l'apposito kit test al fenolo rosso, deve essere compreso tra 7,2 e 7,6 per rendere efficace al massimo il cloro nella disinfezione dell'acqua, ed avere una maggiore similitudine al pH umano. L'ipersensibilità individuale può ridurre di qualche percentuale il valore di 8,1 normalmente tollerabile.
APPROFONDIMENTI: Il valore del pH della piscina può risultare elevato a causa di diversi fattori quali la temperatura dell'acqua, il numero di bagnanti, gli agenti atmosferici ed alcune tipologie di prodotti per la disinfezione come bromo, l'ipoclorito di sodio, l'elettrolisi salina ed il solfato di calcio. Una periodica programmazione dell'analisi dell'acqua della piscina, evita che il valore del pH si alzi eccessivamente, evitando tra l'altro un consumo elevato di riduttore di pH.

POSSO USARE LA PISCINA SE HA UN PH BASSO?

E' possibile utilizzare la piscina quando il pH è basso, ma il valore non deve scendere oltre la soglia del 6,7 in quanto l'acqua tenderebbe ad essere corrosiva (al punto da riuscire ad intaccare le apparecchiature per la filtrazione) ed ovviamente pericolosa per l'organismo. Per valori inferiori è quindi decisamente sconsigliata la balneazione.
Il valore del pH dell'acqua della piscina, misurabile ad esempio tramite l'apposito kit test al fenolo rosso, deve essere compreso tra 7,2 e 7,6 per rendere efficace al massimo il cloro nella disinfezione dell'acqua, ed avere una maggiore similitudine al pH umano.
L'ipersensibilità individuale può aumentare di qualche percentuale il valore di 6,7 normalmente tollerabile.
APPROFONDIMENTI: Il valore del pH della piscina può risultare basso a causa di sostanze acide utilizzate (ad esempio per la pulizia della piscina), bassa alcalinità dell'acqua, piogge acide, numero di bagnanti ed altri fattori. Un'acqua dolce avrà tendenzialmente un pH basso.

QUALI SONO I VALORI IDEALI DI CLORO E PH?

I valori ideali di cloro e pH variano leggermente in base alla destinazione d'uso della piscina. Per ciò che concerne le piscine pubbliche esistono normative alle quali attenersi (accordo tra Stato e Regioni del 2003 e Norma UNI 10637). Tali norme definiscono i valori di cloro, pH, cloro combinato ed altri parametri significativi dell'acqua della piscina e sono soggetti a controllo da parte degli organi competenti (ad esempio A.S.L.).
Per quanto riguarda la conduzione di una piscina privata, non ci sono parametri imposti per Legge, ma è buona norma osservare alcuni accorgimenti ed un po' di buon senso, per godere la propria piscina nel massimo relax rendendola più efficiente possibile. Il valore del pH interagisce direttamente con l'efficacia del cloro: più alto sarà il pH meno efficace sarà l'azione del cloro immesso in piscina. Ad esempio con pH 7,8 il cloro è efficace il 50% meno rispetto a quanto lo sarebbe con pH 7,2. Inversamente, più basso sarà il pH più efficace sarà l'azione del cloro. Ovviamente non è possibile tenere un pH molto basso perchè la sua azione acida corroderebbe le parti metalliche dell'impianto di filtrazione e darebbe problemi di arrossamento a pelle, occhi ed all'organismo in generale.
Sulla base di studi effettuati è stato stabilito che, per ottimizzare la resa del cloro mantenendo le condizioni di balneabilità, è necessario che il pH sia compreso tra 7,2 e 7,6 (per quanto sopra meglio specificato). Per le piscine pubbliche l'atto di intesa fra Stato e Regioni del 16 gennaio 2003 prevede che il valore del cloro residuo libero sia compreso fra 0,7 e 1,5 ppm. Il valore del pH dovrà invece rimanere nell'intervallo fra 7,2 e 7,6.
Tratto da Buytoo.it


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