Il Pugnitello è un raro vitigno autoctono toscano, così chiamato
dalle dimensioni del grappolo che è grande come il pugno di una mano. Le
basse rese derivanti da questa caratteristica morfologica rischiavano
di farlo scomparire finché nel 1981 alcuni ricercatori del Dipartimento
di Ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze hanno rinvenuto
alcuni ceppi di questa antica varietà in località Poggi del Sasso
(GR). Venti anni di prove in laboratorio, test del DNA e studi sul
campo ne hanno dimostrato l’originalità e la distanza rispetto ad altri
vitigni locali e confermato la natura di cultivar autonoma. In
conseguenza di ciò il Pugnitello nel 2002 è stato inserito dal Ministero
dell’Agricoltura nel Registro nazionale delle varietà di vite mentre
nel 2003 la Commissione Regionale Toscana lo ha iscritto nell’Elenco
delle varietà ammesse alla produzione di uva da vino nella Regione
Toscana. Il rilancio a livello commerciale del Pugnitello, che ha
all’attivo anche buona vigoria ed elevata resistenza alle malattie
tipiche della vite, è avvenuto grazie alla volontà di una ristretta
cerchia di aziende toscane tra cui la Fattoria Santa Vittoria.
Santa Vittoria è una tipica tenuta toscana insediata alla fine del '700 sulle colline della Valdichiana, nel Comune Di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo.
La struttura storica mantiene la conformazione originale con la cantina
sotterranea e la vinsantaia nei locali sotto il tetto dove ancora oggi
il Vinsanto, esposto all’alternarsi del caldo estivo e del freddo
invernale, viene fatto maturare in antichi caratelli. Della fattoria fa
parte anche un agriturismo, circondato da un panorama mozzafiato che
spazia a perdita d’occhio sui poggi coltivati e sulle vigne
dell'azienda. I vigneti di Santa Vittoria, che insistono su terreni
argillosi di medio impasto, si estendono per 35 ettari e sono condotti
secondo i principi della lotta integrata; insieme al Pugnitello ospitano
un’altra varietà autoctona molto antica e rara, il Foglia Tonda, oltre
al Sangiovese, Trebbiano, Malvasia, Grechetto, Manzoni Bianco e altri
vitigni internazionali quali il Sémillon, il Gewürtztraminer e il
Cabernet Sauvignon, oggetto di sperimentazioni condotte insieme al CRA
(Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) di Arezzo. A base di Pugnitello
in purezza, arricchito da un passaggio di 12 mesi in barrique di media
tostatura, il Leopoldo è una delle etichette di spicco della cantina
Santa Vittoria che, a onor del vero, vanta anche un ottimo Vinsanto e
una serie di interessanti etichette Igt. Nel millesimo 2011 il Leopoldo
si rivela di colore rubino con tonalità violacee; l’olfatto, di presa
immediata, verte su fresie rosse, more di rovo, bacche di ginepro, felce
e radici umide, inserite in una preziosa cornice di spezie e tabacco.
L’assaggio è gustoso e tattile, con tannini morbidi e discreta
profondità, galvanizzato dalla briosa acidità e dai continui rinvii
fruttati.
Fattoria Santa Vittoria Via Pagliericcio 1, Loc. Pozzo Foiano della Chiana (AR) Tel. 0575 66629 www.fattoriasantavittoria.com www.fattoriasantavittoria.net contact@fattoriasantavittoria.com |
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mercoledì 18 marzo 2015
Pugnitello Santa Vittoria, Super Tuscan 2.0
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