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mercoledì 6 maggio 2015

Expo 2015 e Commissione Europea: 500 PMI mediterranee si incontrano per scoprire opportunità d’investimento e partenariato

 
500 imprese e 800 incontri BtoB tra aziende italiane, marocchine, algerine, tunisine, turche e siriane. 


Antonio Tajani: “Expo 2015 deve essere un trampolino di lancio per nuove relazioni commerciali anche extra-europee

e creare sviluppo nelle aree da cui provengono i flussi migratori”.



Milano, 6 maggio 2015 – Oltre 500 le aziende europee e internazionali coinvolte nel primo degli otto eventi organizzati dalla Commissione europea nell’ambito dell’Expo Milano 2015, legati al tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita", per rafforzare il sistema delle PMI europee e favorirne lo sviluppo globale.



Focus del primo evento, promosso dalla Direzione Generale per il Mercato Interno, l’Industria, Imprenditorialità e le PMI (DG GROW) della Commissione Europea, sono i paesi che si affacciano sul Mediterraneo: “L’Area mediterranea è fondamentale per l’Europa, sia per motivi economici sia per ragioni geopolitiche: abbiamo bisogno che sia stabile, da entrambe le sponde del Mar Mediterraneo, e la creazione di una politica economica che punta allo sviluppo e non solo al rigore può essere una soluzione vincente”, ha sottolineato Antonio Tajani, Vice Presidente del Parlamento Europeo. 

“I flussi migratori non rappresentano un problema solo per l’Unione Europea, sono un problema anche per i Paesi del Nord Africa che subiscono pressioni dall’Africa Subsahariana. Se si crea sviluppo in questi paesi si riduce una delle cause dei flussi. Expo 2015, da questo punto di vista, può diventare un’occasione di incontro, un trampolino di lancio per nuove relazioni commerciali e non solo: serve però una strategia europea unificata che coinvolga anche i Paesi del Nord Africa e la Turchia. 
L’internazionalizzazione delle PMI può essere un fattore determinante: dobbiamo guardare oltre i nostri confini per investire: ad oggi, solo il 13% delle PMI europee investe fuori dall’EU e solo il 26% fuori dal proprio Paese. Abbiamo anche bisogno di investimenti extra europei in Europa e di imprenditori che credano nell’Europa: da parte nostra dobbiamo garantire la sicurezza giuridica e avviare riforme per rendere più semplice gli iter burocratici”.



Il ciclo di eventi si colloca all’interno del programma “Missioni per la Crescita”, lanciato nel 2011, con l’obiettivo di sostenere la crescita e la competitività delle imprese europee e facilitarne l’accesso a mercati strategici e sfruttando l’opportunità rappresentata da Expo 2015, evento globale che vedrà la partecipazione di 145 Paesi e 3 Organizzazioni Internazionali.



L’evento di oggi, dedicato ai paesi Euro-Mediterranei e alla presentazione delle politiche e degli strumenti per migliorare il contesto per gli affari e promuovere cooperazione industriale, investimenti e commercio  tra le due sponde del Mediterraneo, prevede oltre 800 incontri Business to Business tra le imprese degli stati membri e dei paesi del sud del mediterraneo, tra cui Marocco, Algeria, Tunisia, Turchia e Siria, organizzati in collaborazione con Enterprise Europe Network, la rete della Commissione europea di supporto alle PMI e Promos, l’Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di Commercio di Milano. I settori industriali interessati saranno: l'industria di alimenti e bevande, prodotti alimentari innovativi e di alta qualità, la sicurezza alimentare e il controllo di qualità, la gestione della catena alimentare, la denominazione di origine (DOP) e l'indicazione geografica protetta (IGP) dei prodotti alimentari.


”Il Mediterraneo è un mare strategico a livello mondiale, da cui dipendono equilibri molto delicati, sia politici che economici - ha commentato Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri intervenendo all’apertura dell’evento odierno - . Spesso si dimentica che il nostro è un mare ‘europeo’ indipendentemente dalla sponda che si prende in considerazione o da dove lo si guardi: dall’Italia alla Turchia e al Nord Africa, da Malta o ad Helsinki. Per questo è strategico che le decisioni di politica estera o economica vedano il coinvolgimento di tutti gli attori e non solo di alcuni paesi”.



All’iniziativa collaborano anche la Rappresentanza di Milano della Commissione europea, la Regione Lombardia, Assolombarda e l’Associazione Italiana per il Commercio Estero.
Seguiranno le giornate UE – Cina il 9 e 10 giugno, CELAC il 12 giugno, Giappone il 10 e 11 luglio, Asean 29-30 settembre, Stati Uniti e Canada il 5-6 ottobre, Africa Sub Sahariana il 15 e 16 ottobre.

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