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giovedì 28 aprile 2016

eCommerce e Made in Italy: Netcomm spinge istituzioni italiane su Digital Single Market Europeo


Netcomm prosegue il dialogo con le istituzioni del nostro Paese perché aiutino le imprese a utilizzare il canale online per competere in Italia e nel mondo, sostenendo alcune proposte legislative, in linea con la roadmap tracciata dalla Commissione Europea in materia di eCommerce e tutela del consumatore e in perfetta sintonia e coordinamento con l'associazione europea eCommerce Europe nella direzione di uno sviluppo sempre più coerente della normativa sul digitale. 
eCommerce, internazionalizzazione del Made in Italy e norme non all'altezza

Gli acquisti online crescono in Italia a doppia cifra dal 2009, superando quota 16,6 miliardi nel 2015[1]. In quattro anni il numero di acquirenti è passato da 9 a oltre 17,7 milioni, ma solo il 4% delle vendite italiane viene fatto online. Il potenziale del Made in Italy è ancora realmente inespresso a livello internazionale, soprattutto considerando che nel mondo la popolazione che compra in rete è costituita da 1,2 miliardi di persone.
Positiva la valutazione di Netcomm del Voucher proposto dal Ministero dello Sviluppo Economico alle PMI per l'internazionalizzazione, ma questo non basta: bisogna introdurre misure similari per lo sviluppo dell'ambiente digitale e in particolare dell'export digitale.


Roma, 28 aprile 2016 – "L'eCommerce rappresenta una grande opportunità per la vendita del prodotto italiano all'estero - afferma Roberto Liscia, Presidente di Netcomm - E lo vogliamo testimoniare con grande forza proprio nell'ambito di un appuntamento istituzionale, promosso dal nostro Consorzio presso la Camera dei Deputati.
Il commercio elettronico italiano rappresenta non più del 4% delle vendite italiane, e le imprese che vendono online in Italia sono solo 40.000 in un contesto europeo di oltre 750.000 imprese attive sul digitale. Stiamo, finalmente, assistendo a un forte interesse delle imprese, in particolare del Made in Italy e della grande distribuzione, che si sono rese conto delle enormi opportunità che il digitale può offrire in un momento in cui i fattori recessivi stanno mettendo in discussione i modelli di business e di vendita tradizionali. Tuttavia, il commercio online del Made in Italy ha oggi difficoltà di crescita oltre confine. Il legislatore deve aprirsi a soluzioni anche importanti che portino al superamento degli ostacoli: la semplificazione normativa è sicuramente una strada da percorrere, insieme alla redazione di accordi bilaterali con i paesi esteri e alla promozione della cultura in un contesto che favorisca l'inserimento di giovani studenti nelle realtà aziendali, sviluppando competenze utili all'export digitale".
Netcomm, nell'ottica di una maggiore crescita dell'eCommerce e al fine di superare gli ostacoli dell'attuale rigidità normativa, suggerisce alle istituzioni italiane di lavorare a livello europeo, sviluppando una fattiva collaborazione con la Commissione (attualmente impegnata nella revisione delle direttive che dettano la disciplina delle vendite a distanza e del commercio elettronico, la legislazione dei prezzi e della concorrenza sleale, della pubblicità ingannevole e della tutela del consumatore) e privilegiando un approccio equo che eviti di gravare troppo sulle imprese italiane. Per altro verso, sul fronte nazionale, Netcomm propone di rivedere la normativa che incide sull'eCommerce, che ha origine negli anni Novanta, nata in un ambiente culturale e giuridico che poco sapeva di commercio elettronico e di procedure digitali. In questo senso, ad esempio, avrebbe senso la revisione della normativa fiscale in tema di accise per l'esportazione del vino, della procedura per l'iscrizione nel V.I.E.S. (VAT Information Exchange System), e la revisione della regolamentazione del Codice del Consumo (come l'art. 51) laddove, per scelta italiana, le imprese si trovano a dover fronteggiare oneri informativi e di raccolta del consenso del consumatore poco adatti alla prassi dinamica delle vendite a distanza.
"Il Consorzio Netcomm - prosegue Roberto Liscia - vede con favore iniziative come quella del Voucher alle PMI per l'internazionalizzazione, voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico, una misura volta a introdurre un contributo a fondo perduto che sia di sostegno economico per la copertura di servizi erogati dalle imprese che intendono guardare ai mercati oltreconfine, favorendo l'inserimento aziendale per almeno 6 mesi di una figura specializzata (il cd. Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri. Ma chi opera nel commercio elettronico sa che, per un vero sviluppo e per la crescita dell'export, questo non basta: bisogna introdurre misure similari per lo sviluppo dell'ambiente digitale e in particolare dell'export digitale. Si dovrebbe estendere il programma di sostegno economico in questo senso, ampliando il raggio di operatività del bando al fine di offrire un supporto concreto per trasformare i processi e i contenuti dell'attività commerciale, per ricevere consulenza e per sviluppare adeguatamente la multicanalità. Le PMI hanno bisogno di investire nel digitale per competere con il mercato, e chi si occupa di Made in Italy, allo stesso tempo, sa quanto il digitale sia ormai essenziale all'export. La politica deve farsi carico di queste necessità e deve lavorare sulla promozione del prodotto italiano, sulle stesse aziende italiane, per incentivare la loro crescita".


Netcomm è il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, punto di riferimento in materia di e-commerce nel panorama nazionale e internazionale. Nato nel 2005, Netcomm annovera tra i suoi consorziati più di 200 aziende che rappresentano sia società internazionali che piccole e medie realtà di eccellenza. Il Consorzio si pone l'obiettivo di promuovere iniziative che contribuiscano alla conoscenza e alla diffusione del commercio elettronico, generando valore per l'intera filiera del settore. Attraverso un insieme di iniziative congiunte di diversa natura, Netcomm supporta le imprese nella loro evoluzione digitale a vantaggio dei consumatori e di tutto il sistema Paese. Tra queste, il Sigillo Netcomm, il sigillo per i merchant che offrono un servizio di qualità, trasparenza e affidabilità al consumatore finale. Netcomm è tra i Paesi fondatori dell'Associazione Europea del Commercio Elettronico, Ecommerce Europe, nata con lo scopo di stimolare lo sviluppo del commercio elettronico a livello europeo.







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