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domenica 8 maggio 2016

Si è conclusa oggi alla Triennale di Milano la prima edizione del FESTIVAL DEI DIRITTI UMANI

Sei giorni di incontri, dibattiti, proiezioni di documentari e film:
"Esperienza positiva da ripetere", dicono gli organizzatori.

Proclamati i vincitori dei documentari in concorso e del contest fotografico #ioalzolosguardo.

 

 

Milano, 8 maggio 2016. Si è conclusa oggi alla triennale di  Milano la prima edizione del Festival dei Diritti Umani dedicato al tema sempre più centrale dei diritti umani spesso violati e ignorati in luoghi geograficamente e culturalmente non sempre lontani da noi.

 

L'Avvocato Paolo Bernasconi, presidente dell'Associazione Reset-Diritti Umani, afferma: "Grazie alle esperienze raccolte, allo scambio di idee e di proposte, alle testimonianze che hanno commosso e che ci impongono di reagire contro i soprusi, e infine all'intensa partecipazione del pubblico, dobbiamo affermare che ci saremo anche nei prossimi anni."

 

Un pubblico attento ha seguito i dibattiti e i dialoghi con testimoni e protagonisti italiani e internazionali, ha assistito alle proiezioni di documentari selezionati tra le migliori rassegne internazionali dall'Associazione Sole Luna - Un ponte tra le culture, e dei lungometraggi di finzione e documentari scelti da Vanessa Tonnini, programmer e direttrice artistica del Festival Rendez-Vous.

 

Gli studenti hanno partecipato agli incontri organizzati con la collaborazione del CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) e hanno prodotto contenuti audiovisivi e multimediali. Il Festival ha inoltre ospitato la mostra fotografica "Sheroes", proposta da Amnesty International Italia, sulle spose bambine in Burkina Faso e costruito un network che ha coinvolto le maggiori realtà del mondo delle Organizzazioni Non Governative, per dare spazio e visibilità ai loro progetti.

 

"Accogliere ogni giorno centinaia di studenti alla Triennale, vedere la loro concentrazione davanti a documentari dai contenuti forti, notare quanto erano partecipi delle testimonianze più toccanti è il miglior lascito della prima edizione del Festival dei Diritti Umani.- sottolinea il direttore del Festival, Danilo De Biasio - È stata la conferma che la gioventù  non è apatica: vogliono essere coinvolti. Provenivano da licei del centro e da istituti dell'hinterland, accomunati da una sana curiosità di sapere. Il Festival dei Diritti Umani ha cercato di stimolarli con vicende rappresentative, con storie emblematiche e formative, che contribuiscano a formare il loro senso di cittadinanza."

 

Giancarlo Bosetti, membro del Comitato coordinamento e direzione del Festival, dichiara: "La proposta di alzare lo sguardo sui diritti violati nel mondo e sulla necessità che l'Europa diventi più accogliente e impari a gestire con maggior apertura mentale la relazione con il mondo, ha avuto effetti molto positivi in questo Festival e c'è d'augurarsi che aiuti a tenere più lontane le tentazioni egoiste, populiste, leghiste che affliggono il mondo intero."

 

Oggi è stato reso noto il vincitore dei film in concorso selezionati dall'Associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture, ventidue documentari, tutti recentissimi alcuni in prima nazionale, incentrati sui diritti delle donne, dei migranti, degli omosessuali, dei diversamente abili, sul diritto alla pace e a un lavoro giusto.

 

Il film vincitore è Nemico dell'Islam? Un incontro con Nouri Bouzid, diretto da Stefano Grossi (Italia/Tunisia, 2015).

Motivazione: "Questo film mostra un ottimo equilibrio tra contenuto, linguaggio visivo, ritmo di immagini e di suono. Punta lo sguardo sulla realtà di una nazione attraverso la finzione del cinema, dimostrando come alcuni artisti siano capaci di anticipare situazioni e fenomeni. Attraverso le storie dei film di Nouri Bouzid esce uno spaccato della società tunisina di ieri e di oggi. Inoltre il documentario è perfettamente coerente con il tema dei diritti umani, con una particolare attenzione alle donne, al diritto di esprimere la propria opinione. La narrazione permette di comprendere il valore positivo della ribellione che le donne stanno attuando nel mondo musulmano per la loro emancipazione."

 

E' stata data anche una menzione al documentario in concorso A Walnut Tree, diretto da Ammar Aziz (Pakistan, 2015).

Motivazione: "Con questo documentario lo sguardo si alza davvero verso mondi lontani. "A Walnut Tree" è un lavoro immerso nella poesia. Racconta il dramma dei rifugiati a cui sono stati tolti quasi tutti i diritti, a cui la nostalgia per la casa che sono stati costretti ad abbandonare per la guerra si accompagna alla dignità con la quale l'insegnante affronta la situazione. Dal punto di vista del linguaggio cinematografico offre immagini esteticamente suggestive e una penetrante visione della vita nei campi profughi."

 

Il vincitore della prima edizione del Contest fotografico #ioalzolosguardo, realizzato con la partnership del prestigioso marchio Leica e riservato a fotografi professionisti con una piattaforma crowdfunding, è Mirko Cecchi.

Motivazione: "Nel progetto "Behind Zika Virus" presentato da Mirko Cecchi, la giuria del Contest #IoAlzoLoSguardo ha apprezzato la volontà di affrontare un diritto umano fondamentale - il tema del diritto alla salute - partendo da un argomento di attualità: la diffusione del virus Zika nei paesi dell'America Latina, in particolare dal nord est del Brasile al Salvador. Un progetto di cui la giuria ha apprezzato anche l'ambizione: è un approfondimento giornalistico che necessita di preparazione, studio, capacità di racconto. La giuria del Contest #IoAlzoLoSguardo ha creduto di poter dare fiducia a questo progetto anche perché proposto da un professionista capace di muoversi in un contesto non facile utilizzando la narrazione fotografica con un proprio stile personale".

 

Il Festival dei Diritti Umani è organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Comune di Milano, di Città Metropolitana di Milano e dell'Ufficio Scolastico per la Lombardia. Il Comitato coordinamento e direzione è composto da Paolo Bernasconi, Giancarlo Bosetti e Danilo De Biasio, che ne è Direttore esecutivo.

 

Reset-Diritti Umani è un'associazione non profit, nata a Milano nel 2015 per diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti umani attraverso il Festival e altre iniziative. L'associazione che è presieduta dall'avvocato del Foro di Lugano, Paolo Bernasconi – da anni attivo sul fronte della difesa dei diritti umani -, e ha come Segretario generale Giancarlo Bosetti – Direttore dei Reset-Dialogues On Civilizations annovera tra i suoi fondatori Piergaetano Marchetti – Presidente della Fondazione Corriere della Sera, Francesco Micheli – ideatore di MiTo – e Danilo De Biasio – ex direttore di Radio Popolare.

 

Per garantire la qualità e l'indipendenza del proprio operato, l'associazione ha nominato un Comitato d'Onore composto da nomi eccellenti di accademici e intellettuali protagonisti nel dibattito internazionale sui diritti umani. Il Comitato d'Onore del Festival è composto da: Giuliano Amato, Bianca Beccalli, Marina Calloni, Pierluigi Cerri, don Luigi Ciotti, Carla Del Ponte, Alessandra Facchi, Silvio Ferrari, Alganesh Fessaha, Marcello Flores, Luciano Fontana, Nilufer Göle, Lucia Gotti Venturato, Nouzha Guessous, Mohammed Haddad, Paolo Magri, Susanna Mantovani, Piergaetano Marchetti, Alberto Martinelli Alberto Melloni, Francesco Micheli, Walter Moro, Gabriele Nissim, Olivier Roy, Michele Salvati, Salvatore Veca, Giulio Enea Vigevani, Michael Walzer.

 

 

www.festivaldirittiumani.it

Facebook | Festival dei Diritti Umani – Milano

Twitter | @FDUmilano -  #ioalzolosguardo

 



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