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lunedì 8 agosto 2016

Le truffe degli operatori telefonici. Stavolta ci sono cascato io!

Quella che vi sto per raccontare è la cronaca di come il mio credito telefonico si è volatilizzato nel nulla, ovviamente senza che lo sapessi.
Partiamo dal principio.

Qualche mese fa, decido cambiare operatore telefonico stanco delle continue vessazioni da parte di Vodafone, con la quale ormai è diventata un'impresa impossibile comunicare attraverso un assistente telefonico in carne ed ossa (e magari preparato e non decentrato in Albania), a meno che non si paghi un apposito extra.

Cogliendo un'offerta meglio corrispondente alle mie esigenze, scelgo Wind con il piano "All inclusive 500": 500 minuti, 500 sms e 4 giga mensili al costo di 6 euro mensili.

Tra credito residuo dopo gli ultimi prelievi di Vodafone "a titolo di fine rapporto" (!) e la prima ricarica effettuata con Wind sono partito da un credito telefonico di circa 90 euro.

Forte della tranquillità di avere una cifra sufficiente per oltre un anno di rinnovi automatici del pacchetto "All inclusive" da 6 euro, dopo un po’ non mi sono più preoccupato di andare a controllare quanto avevo effettivamente come credito telefonico.

Questa è la mia colpa e quindi il vivo consiglio che mi sento di darvi è: controllate periodicamente il credito residuo. Anche se può costituire un assillo, fatelo perché non vi potete fidare di nessuno. Triste verità.

In effetti, dopo il passaggio a Wind, anche io i primi tempi controllavo il credito e così mi sono potuto accorgere che per sei settimane oltre ai 6 euro mensili mi erano stati prelevati 19 centesimi a settimana.


LA TRUFFA DEI 19 CENTESIMI

Avendo sottoscritto un piano "All inclusive", non capivo cosa potesse essere "exclusive", appunto escluso, il cui costo fosse di 19 centesimi a settimana, una cifra che seppur piccola mi doveva essere almeno motivata.

La risposta alla fine di tutta la storia è assolutamente nulla! Pagavo 19 centesimi a settimana per nessun altra cosa!

Secondo le prime spiegazioni fornitemi dagli operatori Wind, i 19 centesimi erano dovuti ai servizi un tempo gratis ed ora a pagamento del tipo "chi ti ha chiamato o richiamami", che ti consentono di sapere chi ti ha chiamato quando non sei raggiungibile o ti avvisano che chi cercavi è tornato raggiungibile.

Ma, replico, è un servizio che io ho disattivato sin dalla sottoscrizione del contratto con Wind.

Andando più a fondo, ho scoperto che il prelievo settimanale dei 19 centesimi era dovuto al fatto che in origine il piano telefonico prima che esistesse il pacchetto "All Inclusive" era "Wind senza scatto alla risposta", con una sua propria tariffazione.

Ma io, essendo diventato cliente Wind direttamente col pacchetto "All Inclusive", ovviamente non ne ero a conoscenza, ma soprattutto nei 500 minuti previsti non ho alcun costo di scatto alla risposta.

Quindi perché mi facevano pagare? Non è dato saperlo.

Ti vuoi arrabbiare per un paio di mesi di prelievo settimanale di 19 centesimi?
Ovviamente no.

Così non ho ottenuto alcun rimborso ma almeno ho cominciato a pagare l'esatto costo del pacchetto "All Inclusive": 6 euro.



LA TRUFFA DEI COSIDDETTI SERVIZI PREMIUM

Risolto il problema, da allora - mia colpa, mia gravissima colpa - mi sono dimenticato di controllare il credito residuo.

Sono passati alcuni mesi e soltanto ieri mi sono accorto della scomparsa di ben 35 euro. E quando parlo di scomparsa, dico proprio alla lettera: non ce n'è alcuna traccia nella sezione “addebiti e accrediti dell'app mywind”, l'applicazione ufficiale per tenere sotto controllo i propri contatori e consumi.

Alle mie richieste Wind mi ha risposto che evidentemente io, durante la navigazione online devo essere passato sopra qualche banner fraudolento che ha attivato un servizio chiamato "magic box", il quale a sua volta tramite una piattaforma denominata "mobile pay", automaticamente ha cominciato a prelevarmi 5 euro a settimana.
Il tutto non si sa bene per quale servizio, mai usufruito, ammesso che mi potesse interessare.

Anche perché non ho mai ricevuto alcuna comunicazione, un sms, almeno una minima notifica iniziale che mi avvisasse del nuovo servizio sottoscritto seppur a mia insaputa. Non è dato sapere cosa ho comprato col servizio "magic box", la cui unica magia è stata quella di farmi sparire del denaro.

Alla fine della storia, dei 35 euro, Wind me ne ha rimborsati 5, perché è colpa mia che non mi sono accorto in tempo di aver attivato questo fantastico servizio.

Ebbene, Wind - che si pregia della sua politica di trasparenza tariffaria - ogni settimana ha ritenuto del tutto normale il prelievo dei 5 euro per darli ad una fantomatica terza società (non è dato sapere chi sia) per il servizio "magic box".

Wind è così trasparente che si guarda bene dall'avvisarmi che ogni settimana continua a scalare questi soldi, ma soprattutto non tiene alcuna traccia di questi addebiti nell'apposita sezione della sua app.
Vengono scalati e basta.

Non mi è chiaro grazie a quale norma del diritto commerciale Wind possa ritenersi autorizzata a dare i miei soldi pagati per il credito telefonico a società terze per l’acquisto di servizi "premium" e non ne tiene traccia proprio perché sono esclusi dall’ormai rinomato pacchetto "All inclusive". Però il prelievo continua. Finché non te ne accorgi.

La commedia dell'assurdo si conclude con Wind che si ritiene vittima a sua volta. Perciò non ho diritto al rimborso totale.

L'unica cosa che si può fare è chiedere a Wind una specie di blocco che mi dovrebbe evitare nuove accidentali sottoscrizioni di servizi a mia insaputa.

Però con questa opzione non potrò più ricevere gli sms della Banca o della carta di credito.



                                        Andrea Pietrarota

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