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sabato 24 settembre 2016

Sgarbi: Il «no» della grillina Raggi alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 è una scelta vigliacca e irresponsabile. (Video)

Roma, 24 settembre 2016 - "L'Ambra Angiolini che parla nel corpo di Virginia Raggi ha evidentemente sentito male i suggerimenti che le venivano da quelli che, a partire da Grillo, il suo Boncompagni, le hanno fatto dire che è da irresponsabili fare le Olimpiadi a Roma... è irresponsabile negarle". 

Inizia così il video postato ieri, 23 settembre,  da Vittorio Sgarbi su Facebook per ribadire il suo disappunto riguardo il no della sindaca Virginia Raggi a Roma 2024.

"Irresponsabili che non capiscono, come Grillo e come lei, che Roma è una grande Capitale - prosegue il critico d'arte - le Olimpiadi toccano le grandi capitali. Roma non è un piccolo paese o un borgo sperduto. Immaginiamo no se lo avesse detto un sindaco come quello di Londra. Roma è almeno come Londra, è Roma Capitale, non Mafia Capitale. Non è una questione patriottica, ma di decoro e rispetto per la propria città: dire che non è adeguata, che non è in grado, è un modo vile di sottrarsi alla responsabilità e umiliare la propria città".

"Raggi non ha la dimensione di quello che è il suo compito - conclude Sgarbi - non può dire 'non siamo in grado', è un atto di viltà contro la sua città. Si ribellino i cittadini contro questo sindaco abusivo, eletto con i voti della destra, divisa per una scelta sbagliata di candidature che hanno riversato i voti su di lei".


Per quanto mi riguarda, non sono mai stato un particolare fan di Vittorio Sgarbi, ma sul no aprioristico alla candidatura di Roma alle Olimpiadi, mi trova amaramente d'accordo.

E' stato un no pavido e vile, nei modi e nella sostanza.

Soprattutto, una vera e propria umiliazione per tutti quelli che credono nella politica del fare e nelle mille potenzialità di una Capitale come poche altre al Mondo.

I soddisfatti del no alla candidatura parlano dei "soldi", che così non verranno sperperati e sprecati.

Ma in verità, questi "soldi" sarebbero venuti per lo più da investitori privati (vedasi gli esempi virtuosi di Trinità dei Monti con Bulgari o il Colosseo con i Della Valle). 
 
I "soldi", se le cose venivano fatte a dovere, non entravano solo nelle tasche di ricchi capitalisti ma anche in quelle di migliaia di lavoratori. 

I "soldi", se investiti con oculatezza, buon governo e attento controllo della spesa, sarebbero stati investiti per modernizzare la nostra amata Città. 


Certo, se ci basiamo sui tantissimi esempi negativi, come le fermate della metropolitana mai finite per Italia '90 o le più recenti strutture mai utilizzate per i campionati mondiali di nuoto, allora è meglio bloccare tutto. 

Ma con questa logica, blocchiamo pure i capitali privati che si vorrebbero investire per lo stadio della Roma con annessi e connessi.

Blocchiamo la ricostruzione post terremoto nel Reatino, visto che ancora non sono finiti i guai per i terremotati dell'Irpinia nell'80. 

Blocchiamo le autostrade, visto che 50 anni non sono ancora bastati per la Salerno-Reggio Calabria e che con tutti quei "soldi" spesi, probabilmente ci si andava a piedi sulla Luna!


Io non ce l'ho in modo particolare con la Raggi, che almeno è una donna ed è giovane e magari riuscirà a fare il Sindaco di Roma come non sono riusciti i suoi predecessori. 

Io ce l'ho a morte con tutte le generazioni di politici e amministratori che hanno fatto prima di tutto i propri interessi invece che della cosa pubblica. 

Ci hanno rubato il futuro per inettitudine o malaffare. 

Ma se blocchiamo tutto, non facciamo nulla, rinunciando alle possibili opportunità perchè sfiduciati nel saperle amministrare, dove vogliamo andare?

Questa sfiducia nel saper fare, questa rinuncia all'azione, mi avvilisce di più di chi, se onesto, prova a fare e sbaglia.
andrea pietrarota

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