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lunedì 30 aprile 2007

Amianto: vinta sentenza contro FS


C o m u n i c a t o s t a m p a


Amianto e lavoro
Le Ferrovie dello Stato costrette al giusto risarcimento
Finalmente una sentenza che fa chiarezza





Accolto il ricorso, che vedeva le Ferrovie dello Stato contrapposte ai familiari di un dipendente deceduto per aver lavorato per oltre venti anni a contatto con materiali contenenti amianto. Secondo una nota-provvedimento impugnata dall'Amministrazione si negava il trattamento pensionistico privilegiato di reversibilità perché il decesso non era da considerare dipendente a cause di servizio.


Il ricorso, presentato dalla moglie e portato avanti dagli eredi, era stato ritenuto inammissibile perché il lavoratore era un fumatore e la sua morte, avvenuta per un carcinoma del polmone destro. Veniva anche contestato che la domanda di accertamento della dipendenza da causa di servizio non era stata presentata entro i sei mesi richiesti dal momento della riscontrata infermità.

La società aveva richiesto l'integrazione del contraddittorio nei confronti dell'INPS e dell'INAIL.


Nonostante una prima consulenza medico legale, viste le tesi esposte dalle parti, era stato richiesto un nuovo intervento tecnico sulla questione per riscontrare l'esatta diagnosi dell'infermità riscontrata al lavoratore (collasso cardio-circolatorio in carcinoma adenosquamoso e spinocellulare del polmone destro) e la sua eventuale ricollegabilità, anche solo come concausa, con il servizio prestato.


La perizia ha evidenziato che in base alle ricerche attualmente in corso ci sono fattori che risultano avere capacità cancerogena evidenziando, inoltre, aree sociali dove l'incidenza di tale malattia è maggiormente presente, come quelle dove avvengono certe lavorazioni industriali. Nel caso specifico del lavoratore in questione l'attività svolta per oltre venti anni, che prevedeva la manipolazione di macchinari contenente l'asbesto come coibentante, è stata considerata una concausa, efficiente e determinante, dell'insorgenza della neoplasia.


"E' una sentenza che da giustizia all'incertezza - spiega l'avvocato Alessandro Tarducci dello studio legale Cnttv di Firenze - che da sempre esiste sulle cause delle malattie provocate da esposizione all'amianto. In questo caso è stato riconosciuto che il manipolare macchinari contenenti asbesto (amianto) deve essere considerato quanto meno concausa, efficiente e determinante, anche con l'abitudine voluttuaria di fumatore, dell'insorgenza delle neoplasie polmonari. Si è riconosciuto, quindi, che fra asbesto e fumo di sigaretta si realizza quel sinergismo di potenziamento efficiente e determinate per il conseguimento del trattamento pensionistico di privilegio".


Il Giudice unico presso la sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per La Regione Toscana ha quindi accolto il ricorso riconoscendo agli eredi il diritto al trattamento pensionistico privilegiato indiretto di 1^ categoria tabella A per il periodo compreso tra il 13 novembre 1998 fino al decesso avvenuto nel 1998 della moglie del lavoratore.


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Il medico dei pazzi. Carlo Giuffrè porta in scena Eduardo Scarpetta.


E’ andato in scena il 28 e 29 aprile al teatro Traetta di Bitonto (Ba), lo spettacolo “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta, con Carlo Giuffrè, Piero Pepe, Monica Assante Di Tatisso, Rino di Maio, Antonella Lori e Aldo De Martino. Regia di Carlo Giuffrè, scene di Aldo Buti, costumi di Giusi Giustino. Musiche originali e arrangiamenti di Francesco Giuffrè. Produzione Diana Or.i.s. di Napoli.La commedia dal titolo originale “O miedeco d’è pazzi” è stata scritta da Eduardo Scarpetta nel 1908, poco prima di lasciare le scene. Più tardi nel 1954, il regista Mario Mattoli trasse un film “Il medico dei pazzi” con una memorabile interpretazione di Totò. La trama narra le vicende del giovane Ciccillo e di suo zio Felice Sciosciammocca di Roccasecca. Ciccillo, nipote scapestrato, perde al gioco tutto il denaro che lo zio gli ha mandato per studiare e laurearsi in medicina. Inseguito anche da un brutto ceffo a cui deve dei soldi, Ciccillo si vede ancora più nei guai quando lo zio Felice e sua moglie arrivano a Napoli per verificare i suoi buoni (….inesistenti) risultati universitari! Così inizia ad inventare che la bizzarra pensione in cui abita è in realtà un manicomio ed i suoi ospiti sono proprio dei pazzi, suoi pazienti. In effetti la pensione non solo è abitata da bizzarri personaggi, ma è anche diretta da strampalate creature, per cui le bugie di Ciccillo prendono piede perfettamente nella mente ingenua dello zio Felice. Con innumerevoli doppi sensi, gioco di inganni, equivoci e bugie appropriate, la commedia si snoda in maniera divertente, e quando tutto degenera, si scopre la magagna. Il finale è sempre leggero, forse un po’ moralistico, ma sereno, come nella migliore tradizione di Scarpetta. Straordinario attore ed autore del teatro napoletano, Eduardo Scarpetta (Napoli, 1853 - 1925), si fece conoscere grazie alle sue abili traduzioni in napoletano delle pochade francesi, tanto in voga in quegli anni. Grande commediografo, trasferì il suo amore per il teatro anche ai figli Vincenzo, Eduardo, Peppino e Titina. Vanta una florida carriera di commediografo, il successo più grande di Scarpetta è sicuramente "Miseria e nobiltà", che in seguito ha avuto due trasposizioni cinematografiche. La curiosità deriva dal fatto che fu scritta per permettere la partecipazione in scena, del figlio Vincenzo (allora dodicenne), che recitò il ruolo di Peppiniello. Dopo aver fondato il teatro Salone Margherita, primo grande varietà napoletano, la fortuna di Scarpetta iniziò ad incrinarsi. Il peggioramento si materializzò nel 1904, quando dopo una parodia della “Figlia di Iorio” (di scarso successo), Gabriele d’Annunzio gli fece causa, una causa lunga e spiacevole. Deluso e amareggiato, Scarpetta decise di ritirarsi dalle scene nel 1909. Le sue opere sono autentici capolavori, tutt’oggi sinonimo di successo e divertimento.Uno spettacolo per famiglie dunque, “Il medico dei pazzi”, rilevante per la trasmissione della memoria teatrale, messo in scena abilmente dal maestro Carlo Giuffrè, che porta avanti una sorta di lezione sulla tradizione spettacolare, affine all’aspetto retrò. La rappresentazione regala un’accattivante sensazione relativa al passato, moralistica nei punti dove l’argomento pazzia diventa questione di “angolo di visuale”, per cui sono i cosiddetti normali che vanno curati con una dose di “dolce follia”. Esilaranti i siparietti comici all’italiana che amalgamati sapientemente alle pochades, divertono il pubblico con gustose gags d’altri tempi. Grande l’intero cast che mostra ottimi talenti di cantanti oltre che di attori. In definitiva uno spettacolo di tre atti, in cui si verificano le regole teatrali peculiari del grande Eduardo Scarpetta, con coraggiosi momenti musicali, distribuiti saggiamente in modo da invitare spesso l’applauso di un folto pubblico, semplicemente appassionato e compiaciuto.
Deborah Brivitello

Connecting Managers: INVITO-Inaugurazione del Branch Nord Ovest


Connecting-Managers®
ti invita all'inaugurazione del
Branch Nord Ovest
Giovedì 10 Maggio 2007
IL PROJECT MANAGEMENT DEGLI EVENTI
Olimpiadi, Scienza e Letteratura
Ore 13.00 - 19.00
Palazzo Luigi Einaudi- Piazza d´Armi, 6
Chivasso (TO)

Connecting-Managers®  ha il piacere di invitarti Giovedì 10 maggio a Chivasso (TO) per l'evento di inaugurazione del Branch Nord Ovest della più importante associazione mondiale per la diffusione del project management: il Project Management Institute - Northern Italy Chapter, PMI-NIC.
Questo nuovo luogo di incontro, rivolto a tutti gli interessati ad una efficace gestione dei progetti, contribuirà a diffondere nel territorio la cultura di project management, oggi divenuta importante prerequisito per competere. Il project management rappresenta infatti uno strumento chiave nella gestione dell´innovazione e del cambiamento, che contribuisce in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi delle organizzazioni. Per dare il via alla nuova sede, si è scelto di presentare tre importanti eventi del territorio Nord Ovest che, nella loro diversità di dimensione e portata, hanno a fattor comune un project management di successo. Si inizierà pertanto con il "racconto" dell´organizzazione dell´evento di inaugurazione delle Olimpiadi di Torino per proseguire con il Project Management delle grandi Opere nell´esperienza dell´Agenzia Torino 2006. Si passerà dal Festival della Scienza di Genova, illustrato dalla sua presidente per ascoltare in seguito il Vicesindaco di Chivasso, promotore e ideatore del Festival Internazionale della Letteratura I Luoghi delle Parole, oggi divenuto uno dei più importanti del nord d´Italia.

Programma:

13,00-13,30 Welcome Buffet con prodotti tipici locali
13,30-14,00 Registrazione dei partecipanti
14,00-14,30 Saluto delle autorità: Bruno Matola, Sindaco di Chivasso, Alessandro Germani Vicesindaco e Assessore alle attività produttive di Chivasso, Carlo Chiama, Assessore al bilancio e partecipate della Provincia di Torino, Giovanna Pentenero, Assessore Regionale all´Istruzione e Formazione Professionale, Andrea Fluttero Senatore della Repubblica, già Sindaco di Chivasso
14,30-14,45 Benvenuto del PMI-Northern Italy Chapter Carlo Notari - Presidente PMI-NIC
14,45-15,00 Presentazione delle attività: Esther Cobos - Responsabile Branch Nord Ovest
15,00-15,30 L´organizzazione dell´evento di inaugurazione delle Olimpiadi Invernali Torino 2006 Paolo Dalla Sega - Università Cattolica di Milano
15,30-16,00 Il Project Management delle Grandi Opere per le Olimpiadi Invernali Torino 2006 Mario Piovano, Andrea Sica - Agenzia Torino 2006
16,00-16,15 Coffee Break
16,15-16,45 Festival della Scienza di Genova: da un bisogno,tante opportunità Manuela Arata - Presidente Festival della Scienza
16,45-17,15 Il Festival Internaz. della Letteratura di Chivasso: una leva per lo sviluppo territoriale Alessandro Germani - V. Sindaco di Chivasso
17,15-18,00 Presentazione del libro "Il Project Management" Marco Cantamessa, Esther Cobos, Carlo Rafele.
18,00-18,30 Conclusioni

La partecipazione all'evento, per te ed i tuoi eventuali ospiti/collaboratori è totalmente gratuita,  ma è  soggetta alla prenotazione individuale attraverso il sito: http://www.connecting-managers.com/index.jsp?doc=2136      Ti ricordiamo che è possibile estendere l'invito a collaboratori e colleghi.

 

Per maggiori informazioni e contatti ufficio stampa:
Roberta Benedetti
Cell.: 347.6835938
roberta.benedetti@connecting-managers.com


Ekahau fornisce sistemi di rintracciabilita' delle risorse sotterranee alle miniere di Inco

SARATOGA, California - Prestigiosa società mineraria canadese migliorerà la produttività dei propri dipendenti con il sistema di rintracciabilità in tempo reale di Ekahau

    Ekahau Inc., fornitore leader di sistemi di rintracciabilità in tempo reale (RTLS) basati su Wi-Fi, ha annunciato oggi che CVRD Inco Ltd., prestigiosa società mineraria e metallurgica, nonché secondo produttore al mondo di nichel, ha scelto Ekahau quale fornitore di tecnologia per la rintracciabilità delle proprie risorse sotto terra.

    Il sistema RTLS di Ekahau verrà utilizzato per individuare veicoli di produzione nelle miniere della società site in Ontario, Canada. Grazie alle funziono di rintracciabilità in tempo reale, i dipendenti Inco saranno facilmente in grado di individuare la propria attrezzatura durante i cambi di turno. Inoltre, mediante rapporti specialistici generati dalla soluzione RTLS di Ekahau, la direzione della miniera potrà controllare meglio le operazioni per migliorare la produttività.

    "Abbiamo valutato una serie di soluzioni di rintracciabilità, ma solo Ekahau RTLS ha dimostrato come avremmo potuto ottenere il massimo dall'investimento nelle nostre reti Wi-Fi già presenti in miniera per individuare rapidamente ed efficacemente la nostra apparecchiatura sotterranea di produzione", ha affermato Richard Howes, direttore delle
miniere orientali di Inco. "Utilizzando la soluzione di Ekahau per rendere visibili le risorse dalla superficie, siamo in grado di gestire meglio le operazioni di estrazione quotidiane ed effettuare modifiche senza ritardi per massimizzare le prestazioni."

    Con la migliore affidabilità e precisione di tracciamento del settore, RTLS di Ekahau è la sola soluzione di questo genere che può essere implementata completamente su reti Wi-Fi standard aperte. Non richiede l'aggiunta di sensori brevettati complessi, eccitatori o altra infrastruttura, come accade con altri sistemi RTLS. Con l'ausilio di appositi badge e connettività wireless standard, RTLS di Ekahau è in grado di individuare oggetti o individui con una precisione di meno di un metro in grandi stabilimenti di produzione o multicampus aziendali. In questo modo, fornisce una soluzione unica centralizzata che rende visibili tutte le risorse aziendali. Inoltre, Ekahau e 3M, con sede a St. Paul, Minnesota si sono associate per abbinare le innovative soluzioni RTLS alla competenza, alle capacità e alle conoscenze dei materiali per il settore minerario offerte da 3M, per soddisfare le esigenze dei clienti che operano in questo
campo ovunque nel mondo.

    "La comprovata soluzione RTLS di Ekahau è l'ideale per rintracciare risorse e garantire la sicurezza dei lavoratori", ha dichiarato Antti Korhonen, presidente e CEO di  Ekahau. "Sebbene, nell'immediato, la soluzione  viene impiegata da Inco per migliorare l'efficienza gestionale, potrà
facilmente essere estesa per l'individuazione della posizione dei minatori.    Nel malaugurato caso di un incidente sotto terra, RTLS di Ekahau è in grado di offrire agli utenti l'ultima posizione nota dei minatori, senza che il personale di pronto intervento si debba basare su supposizioni."

    Per l'installazione della soluzione RTLS nelle miniere di Inco, Ekahau si avvarrà della collaborazione di GG Automation Inc. (GGA), un integratore di sistemi con sede in Ontario. GGA è un leader nelle comunicazioni wireless per miniere sotterranee che utilizza il proprio comprovato impianto ibrido a fibra coassiale (HFC). Oggi l'attività di GGA s'impernia sulla sicurezza e sul monitoraggio della produzione in miniera con tecnologia RTLS di Ekahau.
    Informazioni su Ekahau Inc.

    Ekahau Inc. è leader nel settore nella fornitura di soluzioni RTLS basate su Wi-Fi. I clienti di Ekahau, tra cui numerose società Fortune 500 di rinomanza mondiale, si stanno rendendo conto dei vantaggi offerti dai servizi di localizzazione basati su Wi-Fi, dalla innovativa pianificazione di rete Wi-Fi e dagli strumenti di ottimizzazione. Tra i partner di Ekahau si segnalano sviluppatori di software wireless, integratori di sistema leader e partner OEM internazionali che sviluppano e commercializzano applicazioni wireless per azienda. Ekahau è una società con sede negli Stati Uniti e filiali a Saratoga, California; Reston, Virginia; Helsinki, Finlandia e Hong Kong, Cina. Per ulteriori informazioni su Ekahau, visitare www.ekahau.com.

    Informazioni su CVRD Inco Ltd.

    CVRD Inco, è una società controllata da Companhia Vale do Rio Doce (CVRD). In attività da 100 anni, la società è una delle più note in Canada e di cui è maggiore esportatore. CVRD Inco è società per la produzione primaria dei metalli che ricopre il 19 percento del fabbisogno di nichel nel mondo. La società produce inoltre rame, metalli preziosi, cobalto, acido solforico e
anidride solforosa liquida. CVRD Inco ha sede a Toronto e un personale di 13.000 dipendenti che, nel mondo, svolge la propria attività presso le miniere, gli stabilimenti di produzione, il centro ricerche e la vasta rete di marketing e vendita della società. Per ulteriori informazioni, visitare http://www.inco.com.

    (c) Copyright 2007, Ekahau, Inc. Tutti i diritti riservati.

        per maggiori informazioni: Contatto media: Juliet Travis, Rocket Science PR, per Ekahau, +1-415-464-8110 int. 5, juliet@rocketscience.com

La "Follia Creativa" di Simone Cristicchi a Bari


“Centro di Igiene Mentale Tour” – Teatro Piccinni- Cso.V.Emanuele 88- Bari - domenica 29 aprile ore 21 -L’igiene mentale passa attraverso i neuroni nascosti di Simone Cristicchi. Il trentenne artista romana, velato da un cespuglio di capelli volutamente disordinati, ha ipnotizzato letteralmente il pubblico italiano portando alla luce un tema importante come il disagio mentale. Un viaggio che il cantautore aveva iniziato con il documentario e libro “Centro di Igiene Mentale” (Mondadori), poi culminato con il brano “Ti regalerò una rosa”, brano vincitore del 57° Festival di Sanremo e del prestigioso premio della critica e radio & tv, e l’album “Dall’altra parte del cancello”.Al successo discografico e al terremoto che ha scatenato dal tema sulla disabilità mentale, Cristicchi ha avviato un tour teatrale che ieri sera ha toccato anche il teatro Piccinni di Bari. Cristicchi ha sorpreso ancora una volta il numeroso pubblico del politeama barese, con la sua disarmante semplicità e sensibilità nell’affrontare un tema così scottante come il disagio mentale. Uno spettacolo che si muove nell’ambito del teatro-canzone, del quale è stato grande maestro Giorgio Gaber, che lo stesso Cristicchi ha voluto proprio per interagire maggiormente con il pubblico, in una dimensione più intimista e raccolta. Filo conduttore del progetto è un viaggio all’interno degli ex manicomi, i cosiddetti centri di igiene mentale, paragonati a veri e propri campi di concentramento, all’interno dei quali i “matti” diventano oggetti, corpi senz’anima e senza dignità. Persone relegate in un mondo oscurato alla vista dei “normali”, sedato ma pulsante, immobile eppure in continua altalena tra follia e normalità. Il cantautore romano, si fa portavoce di questo malessere, attraverso le immagini di un documentario struggente e vero, teso a dimostrare come la distanza tra la normalità e la follia sia solo un puro concetto teorico. Il suo ultimo disco, il secondo della sua strabiliante carriera artistica, dal titolo “Oltre il cancello”, contiene undici intensi brani ognuno dei quali affronta un preciso tema sociale: una sorta di concept album dove il controllo sull’individuo e sull’individualità sono il tema conduttore.Se “Ti regalerò una rosa” è una lettera immaginaria di Antonio, chiuso in manicomio “da quando era bambino” all’unica donna amata, la sua Margherita, “Il nostro tempo” parla della forza dell’amore, mentre “Laureata precaria” tocca lo scottante tema del mercato del lavoro in cui Cristicchi evidenzia che, sempre più spesso, i giovani laureati sono costretti ad accettare lavori ripetitivi ed alienanti.I brani dell’album, prodotto ed arrangiato con l’amico di sempre Francesco Musacco, scorrono come i tasselli di puzzle, uno accanto all’atro, in attesa che l’immagine finale acquisti la sua forma definitiva. Cristicchi intona “Nostra Signora dei Navigli”, nell’album suonata dal pianista Giovanni Allevi, dedicato idealmente alla poetessa Alda Merini che per anni è stata rinchiusa anche in un manicomio tarantino. Un elogio anche ai musicisti che accompagnano Cristicchi in questa avventura teatrale: Desirè Infascelli (pianoforte e fisarmonica), Davide Aru (chitarra e mandolino), Andrea Rosatelli (contrabbasso) e il virtuoso violinista Olen Cesari, un vero fenomeno di origini albanesi. Sono circa le ventuno quando Cristicchi, raggiunge il palco , valigia e lanterna in mano, attraversando la platea del teatro barese .La scenografia è essenziale, una sedia sulla quale il cantautore si adagia lentamente, una panchina e sulla sinistra i quattro musicicisti .Simone inizia il suo viaggio, raccontando e mimando con grande trasporto le lettere di alcuni degenti di quello che fu il manicomio di San Girolamo a Volterra , ritrovate nel 1980 nelle cartelle cliniche dei pazienti e pertanto mai fatte giungere a destinazione. Una censura incomprensibile e violenta . Lo spettacolo ha così inizio, proprio con la volontà di rendere pubbliche quelle “storie di matti”, al fine di renderle vive ogni sera sul palco. Cristicchi , costruisce la sua performance su documenti preziosi, alcuni dei quali risalenti ai primi del ‘900 , su testimonianze dirette di ex infermieri, psichiatri e psicologi, proprio per poter raccontare le sofferenze dei pazienti tra le mura dei manicomi . La musica è discreta ,accompagna in maniera lieve le parole sofferte del cantautore romano, mentre scorrono le immagini toccanti del documentario catturate dal giovane regista Alberto Puliafito negli ex manicomi italiani. E’ un vero e proprio viaggio del dolore. Dai volti dei degenti affiorano ricordi di amori dimenticati, di famiglie lontane, di solitudine, di vite ridotte ad uno mero stato vegetativo prive di ogni dignità umana. Primo brano in scaletta, “ La filastrocca della Morlacca”, tratto dal primo album “Fabbricante di Canzoni” cosi’ come i successivi “Senza” ed il tormentone “Che bella gente”, quasi a voler interrompere il tema scottante della follia con momenti di divertimento ed ironia. Seguiranno la dolcissima e bellissima “ Legato a te”, dedicata a Pier Giorgio Welby e “Laureata precaria”( il seguito di “Studentessa universitaria” ) . Simone Cristicchi rende poi omaggio al grande Giorgio Gaber, a Fabrizio De Andrè e al nostro Domenico Modugno, con un’accenno di “Amara terra mia” . La performance si conclude, in un crescendo di grandi emozioni, con “ Ti regalero’ una rosa”. Il pubblico barese, applaude insistentemente il cantautore romano che visibilmente commosso, ringrazia la città di Bari per la meravigliosa accoglienza .
Claudia Mastrorilli

Salvare il mondo… è una nostra scelta quotidiana!

C’è chi dice che sia troppo tardi, chi finge che il problema non esista, chi continua a terrorizzarci con il presagio di imminenti catastrofi, chi sdrammatizza e chi ne sa troppo poco. C’è, soprattutto, chi vorrebbe fare qualcosa ma non sa come, sviato da un’informazione incompleta, parziale e troppo spesso asservita all’economia e ai fantomatici “poteri forti”.
È a questi ultimi, forse, che noi ambientalisti dovremmo rivolgerci nei nostri “lucidi deliri” da salvatori del mondo e della patria. Senza eccessiva enfasi e senza pretendere di essere i detentori della verità assoluta, a questi nostri “compagni d’avventura” dovremmo semplicemente far capire che non c’è nessuno da convincere a “fare qualcosa” se non noi stessi, ciascuno di noi, tutti quelli che vorrebbero fare qualcosa ma non sanno cosa. Perché di cose da fare ce ne sono tante e, molto spesso, sono più facili di quanto non saremmo propensi a credere.
Esiste, ad esempio (e pochi lo sanno), un indice per calcolare quale sia il rapporto tra i nostri consumi reali e quelli in linea con un progresso sostenibile; non è un indice esatto ed inconfutabile, ma è sicuramente un parametro che potrebbe e dovrebbe aprirci un po’ gli occhi. Quel parametro è la cosiddetta “impronta ecologica”, ovvero quel “numerino” che, a fronte di un indice di “biocapacità media mondiale” di 1.9 ettari pro capite (che scende ad 1.7 se si tiene conto della necessità di mantenere un livello accettabile di biodiversità), anno dopo anno ci dice qual è il consumo di ciascun popolo rispetto alla popolazione ed alle disponibilità del proprio territorio. Bene, secondo una stima del 1999 (più o meno confermata dalle successive sino ad oggi) la nostra Italia ha una impronta ecologica (ecological footprint) pari a 4.2, a fronte di una capacità biologica (biological capacity) di 1.3 ettari pro capite, con un deficit ecologico (ecological deficit) di 2.9, il che significa che la nostra popolazione sta consumando oggi più di “3 italie”!
E non siamo neppure i consumatori più accaniti del globo… se escludiamo Singapore e Hong Kong, i cui dati sono decisamente fuori parametro, gli USA hanno un deficit ecologico di 3.6, a fronte di un territorio immenso, il Belgio addirittura di 3.7 e prima di noi, nella classifica dei “magnaccioni” ci sono almeno altre 6 nazioni; ma se riflettiamo sul dato che emerge dai cosiddetti paesi in via di sviluppo (Egitto 1.0, Nigeria 0.9, Etiopia ed India 0.3, e la media mondiale di deficit pari a 0.7) ci rendiamo chiaramente conto che stiamo mangiando e consumando anche la terra degli altri, oltre alla nostra e, peggio ancora, anche la terra dei nostri figli !
Secondo Mathis Wackernagel nel 1961 l'umanità usava soltanto il 70% della capacità globale della biosfera, ma è arrivata al 120% nel 1999 e sta andando oltre, giorno dopo giorno. Questi dati non sono la fotografia reale della situazione e, sebbene estremamente allarmanti, rappresentano una sottostima del problema e non tengono conto, nel loro metodo di calcolo, di fattori estremamente importanti ma impossibili o molto difficili da quantificare. A differenza di altre argomentazioni e moniti ambientalistici che tendono ad illustrare parametri essenzialmente negativi e catastrofici (surriscaldamento, effetto serra, inquinamento, etc.), però, l’impronta ecologica è un valore che può e deve essere interpretato anche (e soprattutto) in modo positivo.
Un limite fisiologico, infatti, non è un muro che divide una civiltà dai suoi sogni e dalle sue lecite ambizioni; al contrario è una sfida quotidiana che per migliaia di anni ci ha visti migliorare e progredire e che, soltanto oggi, ci risulta meno attraente e meno degna di essere affrontata “a mani nude” rispetto a questioni più squisitamente tecnologiche e futuristiche. Ci preoccupiamo dei nostri telefonini, dei nostri computer, delle automobili, dei TV al plasma, dei climatizzatori… poi facciamo una “volata” al supermercato e compriamo un po’ di tutto, senza troppo preoccuparci e senza pensare che ogni volta che riempiamo un carrello di generi alimentari provenienti da ogni parte del mondo stiamo ingrassando noi stessi e affamando qualcuno, da qualche parte!
Mangiamo troppo, mangiamo male, consumiamo anziché nutrirci e ci illudiamo che lo sforzo per differenziare i nostri rifiuti o per diminuire i nostri consumi energetici sia sufficiente per farci stare in pace con noi stessi e con la nostra coscienza e per garantirci un futuro… Non è così, ed è ora che ce ne rendiamo conto, recuperando un regime alimentare decente e tarando i nostri consumi, facendo sì che siano in linea con le capacità produttive del nostro territorio; imparando a mangiare e a consumare il giusto faremo del bene a noi stessi, alle nostre finanze, alla nostra nazione e al mondo e diminuiremo il deficit ecologico della nostra area. Non è un’utopia, non è un proclama o un progetto inattuabile; è la nostra vita quotidiana che deve cambiare e siamo noi che dobbiamo “educare” i nostri “spacciatori” di sogni e di illusioni ad una realtà nuova, fatta di buon senso, di sostenibilità, di dignità e di rispetto per gli altri.
http://www.cohousing-italy.com.

Il pessimismo del "Il riformatore del mondo" al Teatro di Abeliano di Bari


Al Teatro Abeliano di Bari, in scena dal 28 al 29 aprile un opera del 1979 di Thomas Bernhard “IL Riformatore del mondo” titolo originale “Der Weltbesserer” , con un bravissimo Renato Carpentieri, che ha curato anche la regia, interpretando un testo difficile e assai ostico.L’opera presentata è più che altro un’autobiografia dell’autore Thomas Bernhard, detestato in patria ma considerato da molti un genio, dove descrive la sua solitudine, legato anche ad una malattia incurabile, che lo porta ad avere una visione pessimistica del mondo e vedere come unica soluzione a tutte le cose “La morte”.Infatti l’opera “Il riformatore del mondo” descrive la giornata di un famoso filosofo che tempo addietro gli era stato conferito anche la collana onorifica della città di Francoforte per la sua opera “Migliorare il mondo” e sta per ricevere a casa sua, (perché invalido o finge di essere invalido su una sedia), il rettore dell’università, il sindaco ed altri illustri personaggi che vogliono consegnargli la laurea honoris causa.L’ambito riconoscimento per la sua opera è una attestazione per l’intellettuale ipocondriaco che nessuno ha letto il suo trattato perché dimostra che per migliorare il mondo bisogna eliminare gli uomini dalla faccia della terra.L’opera è quasi un monologo, come un po’ tutte le opere di Bernhard, dove la parola è la vera protagonista della scena, parole dure che feriscono ed umiliano la donna che vive con lui da venti anni e che in scena è interpretata da Roberta Sterzi che con poche parole e gesti appena accennati, hanno centrato il personaggio, quella di una compagna rassegnata alle angherie del suo uomo, che rinuncia anche a parlare perché sa che non la ascolterebbe, perché preso solo dal suo pensiero e dall’alto del piedistallo che si è creato autoincensantosi considera il mondo una fogna che lo asfissia.Tutto lo ripugna e gli da fastidio e il rapporto che ha con la sua donna (i personaggi non hanno nomi in quest’opera) e come il contadino con il suo mulo, prima gli offre la carota e poi lo bastona. Così lui prima la offende per la sua goffaggine, la umilia senza ritegno chiamandola incapace e immediatamente gli dice “sei la compagna della mia vita, il mio male minore”.Il nichilista intellettuale sfiora il limite della disperazione anche per trovare un posto per andare in vacanza, scivolando nella farsa perché con una lunga dissertazione spiega che odia il mare, le montagne, i laghi, le colline, le città d’arte e tutti i posti dove può incontrare l’uomo. Così pensa che la soluzione sarebbe quella di organizzare un viaggio in Greolandia, senza la compagnia di essere umani ma quella silenziosa delle foche.“Il riformatore del mondo” rientra nell’ambito della rassegna “teatri d’arte Mediterranei” del Teatro Abeliano, accanto a Renato Carpentieri che troneggiava sul palco su una poltrona tanto da sembrare un trono, hanno lavorato con lui Roberta Sterzi, l’amata e detestata compagna della sua vita e Amedeo Messina, Giuliano Longone, Salvatore Ferrari, Michele Rotondo, Renato Rotondo.
Anna deMarzo

Scuola: gli studenti medi chiedono più Newton, Galileo e Leonardo




Comunicato stampa

Scuola: gli studenti medi chiedono più Newton, Galileo e Leonardo

Un rapporto che sarà presentato il 3 maggio dalla Fondazione IDIS-Città della Scienza lancia un monito e un'informazione: gli studenti provenienti dai ceti sociali svantaggiati apprendono e amano la scienza e la tecnologia più dei loro coetanei dei ceti sociali elevati; ma manca una strategia di educazione scientifica più attenta nei programmi scolastici

Gli studenti dei ceti più bassi apprendono e amano la scienza e la tecnologia più dei loro coetanei dei ceti sociali più elevati: questo è quanto emerge dal Rapporto "Conoscere il Suono, la Natura, l'Universo" realizzato dalla Fondazione IDIS-Città della Scienza, diretta da Luigi Amodio, che sarà presentato il 3 maggio alle 10 a Città della Scienza in un incontro a cui parteciperanno, tra gli altri, Paolo Orefice, Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze della Formazione dell'Università di Firenze, e Silvano Tagliagambe , Professore ordinario di Filosofia delle Scienze.
La presentazione del Rapporto giunge a conclusione di due anni di intenso lavoro del progetto "So…Science", realizzato dalla Fondazione IDIS e finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del VI Programma Quadro (Scienza e Società), e raccoglie una serie di interventi concernenti le attività di comunicazione scientifica e di sperimentazione didattica realizzate in questi anni dalla Fondazione IDIS-Città della Scienza.
Risultati significativi soprattutto se confrontati con i dati di Eurydice (
www.indire.it ), la rete di informazione sull'istruzione in Europa, sull'insegnamento delle scienze nelle scuole, che sottolinea, infatti, la carenza sempre più preoccupante di vocazioni in questo settore.
La maggior parte degli studenti napoletani tra i 10 e 16 anni, provenienti da classi sociali disagiate, condividono un parere positivo su molti aspetti del ruolo della Scienza e della Tecnologia nella società e hanno raggiunto risultati migliori in termini di abilità descrittiva e rappresentazione dei fenomeni studiati.

Complessa la fonte utilizzata dal gruppo di comunicatori scientifici ed educatori, ma indispensabile per comprendere le proporzioni del fenomeno. I curatori  del progetto hanno basato la loro ricerca su 600 studenti provenienti dalle 11 scuole coinvolte, situate in Napoli e nei grossi centri della periferia, in quartieri e in comuni dove, oltre alla camorra, dilagano l'evasione scolastica, la microcriminalità, le tossicodipendenze, la disoccupazione.

"I dati statistici vanno letti, si sa - ha affermato Mario Campanino che ha curato la pubblicazione  -  sempre con prudenza, ma occorre sottolineare che questo risultato non può essere considerato semplicemente un caso isolato. La capacità degli studenti, provenienti dai ceti sociali deboli, di approfittare delle occasioni formative in ambito scientifico, è superiore, in particolare in riferimento alle attività educative non formali."

Dal punto di vista della elaborazione e della diffusione di una metodologia innovativa per l'insegnamento delle scienze nelle scuole, il Rapporto sottolinea altri dati importanti su cui può aprirsi la discussione fra gli insegnanti, le scuole e chi più in generale si occupa di formazione: quella relativa alla scuola come comunità di sapere e di pratica impostata su di un corretto equilibrio tra insegnamento formale, non formale e informale. I percorsi di apprendimento non formale ed informale, unitamente ai percorsi di apprendimento formale – si legge ancora nella pubblicazione -, sono fondamentali per contrastare il disagio giovanile e la dispersione scolastica, e rappresentano una opportunità per gli studenti di acquisire comportamenti, conoscenze, abilità e competenze diversificate.
"Il rapporto tra educazione formale e informale – sottolinea Silvano Tagliagambe - è sempre più al centro dell'attenzione di esperti ed educatori che studiano strategie per valorizzare, nell'insegnamento a scuola, gli aspetti percettivi e le animazioni che caratterizzano l'educazione informale (ad esempio nei musei scientifici di nuova generazione, nei parchi naturalistici, ecc.). Con questo lavoro di ricerca si vuole offrire al lettore (insegnanti e studenti) uno strumento su cui riflettere in direzione di una più ampia comprensione del modo in cui si strutturano le esigenze, le dinamiche, i processi e i meccanismi del sistema scuola, ancora oggi troppo "isola autoreferenziale" e non in comunicazione con la società".

 
Napoli, 30 aprile 2007 

Ufficio stampa:

Race Communication

Giulia Velotti 3355860787 – 3284272585 giuliavelotti@gmail.com

Roberto Race 3470885233 3339064533

Pillole del CorrieredelWeb: l'amore

La misura dell'amore è amare senza misura.

S. Agostino

Macerata - 09.05.2007 - Alla ricerca dei talenti





SEMINARIO FORMATIVO ORGANIZZATO DA MIND CONSULTING ITALIA

"ALLA RICERCA DEI TALENTI" Chi sono e come trovarli

Macerata - 9 Maggio 2007 ore 16-19 c/o Sede Confindustria Via Weiden

ImageInnovazione, creatività e capacità relazionali questo è ciò che chiede il mercato oggi. Il consumatore si conquista quando oltre al prodotto e al servizio gli viene dato anche qualcosa in più, un "valore aggiunto" che possa soddisfare i suoi desideri emozionali. formazione aziendale

I nuovi asset strategici per creare e mantenere ricchezza sono immancabilmente vincolati alla possibilità di distinguersi sul mercato per mezzo del valore aggiunto che si è in grado di offrire.

Il valore aggiunto è generato dal talento, dall'abilità, dal know-how e dalle capacità relazionali delle persone che lavorano in una organizzazione, i lavoratori della conoscenza, i cosiddetti "capitali intangibili" di più difficile reperimento e gestione rispetto ai capitali finanziari, ai macchinari e agli strumenti. Per un'azienda la sfida del presente e del futuro si gioca sulla capacità di sviluppo e di gestione del capitale intangibile.

L'era dell'ipercompetizione globale rappresenta dunque una grande opportunità per la piccola media impresa perché per produrre valore aggiunto non contano più le dimensioni; conta la qualità del capitale umano. Le persone dell'azienda, i collaboratori, diventano il primo e più importante capitale da preservare e sviluppare.

Una delle principali difficoltà per le aziende di oggi sta nel ricercare e trovare persone di valore. A livello mondiale si sta scatendando una vera e propria guerra dei talenti. Individuare per primi il talento, capire da dove fluisce, attirarlo, saperlo gestire, trattenere e valorizzare affinché possa esprimersi al meglio è tra i compiti principali e più importanti delle Direzioni Risorse Umane di ogni azienda. Solo in questo modo è possibile assicurarsi quel vantaggio competitivo che esclusivamente l'eccellenza delle idee e delle performance sono in grado di produrre.

Mind Consulting è in prima linea nella collaborazione con le aziende piccole/medie o grandi, per scovare, selezionare e trattenere i cosiddetti “colletti d’oro” quelle persone di valore per ogni ruolo, motivate e positive, in grado di fare la differenza nel progredire.

Tra gli argomenti trattati:

  • come e dove trovare nuovi talenti;
  • l'importanza dell'inserimento di nuovi talenti;
  • le 10 regole per una selezione di successo;
  • come trattenere campioni in azienda.

Relatori d'eccezione: Federica Broccoli - Responsabile Risorse Umane Mind Consulting

Fulvio Zufolino - Direttore Tecnico Mind Consulting Marche

Coordinamento: Erika Pitotti

Per informazioni o iscrizioni clicca qui e compila il form

Ufficio Stampa Mind Consulting Italia

Ancona - 02.05.2007 - Farmacie: il capitale intangibile





SEMINARIO FORMATIVO ORGANIZZATO DA MIND CONSULTING ITALIA
formazione aziendale"Come sviluppare il capitale intangibile della Farmacia"

Ancona - 2 Maggio 2007 ore 15:30 - 19:00 c/o AssIndustria

Il confronto con il mercato aperto con le liberalizzazioni della Legge Bersani è arrivato a toccare anche questo settore. La concorrenza alle farmacie è ufficialmente aperta. Che fare adesso?

Ipotesi A)
Lanciarsi nella pericolosa guerra del prezzo più basso e osservare inermi la drastica riduzione di margini e profitti a discapito del servizio e senza nessuna garanzia di conservare i clienti.

Ipotesi B)
Riorganizzarsi, trovare nuove strategie e imparare come distinguersi per essere scelti in modo volontario dal consumatore.

Oltre sessanta farmacie della Puglia non hanno avuto dubbi e hanno scelto di puntare sull'ipotesi B. Anticipando i tempi hanno dimostrato con i risultati come sia possibile sviluppare capitale tangibile, fidelizzare e attirare clienti, aumentare margini e profitti, recuperare in qualità ed eccellenza attraverso lo sviluppo dei capitali intangibili.

Un modello esportabile ed applicabile in ogni regione che verrà illustrato nel corso del Seminario gratuito, un'autentica opportunità di informazione strategica messa a disposizione delle Farmacie della Campania.

Sviluppare capitali intangibili significa creare valore aggiunto, ovvero quel "qualcosa in più" che il consumatore chiede al di là del prodotto e del farmaco. Questo è il nuovo must per vincere ogni sfida competitiva e può essere generato solo dalle persone.

Di fondamentale importanza diventa dunque poter contare su una squadra di collaboratori formati e motivati, avere le persone giuste al posto giusto in grado di fare la differenza sia sul piano organizzativo-gestionale della farmacia che sul piano umano delle relazioni con i clienti.

Relatori d'eccezione del seminario:
Fulvio Zufolino - Direttore Tecnico Mind Consulting Marche
Michele Ciccolella - Direttore Vendite Mind Consulting Puglia
Dott. Carlo Del Prete - Titolare Omonima Farmacia della Puglia

Coordinamento: Erika Pitotti

Per informazioni ed iscrizioni CLICCA QUI e compila il form


Oggi eventi: 30/4/2007

PRESSRELEASE: QUOTIDIANO DI CULTURA CONTEMPORANEA
http://undo.net/pressrelease

La cultura come ecosistema: Pressrelease - dove tutto e' in relazione,
territorio d'incontro, luogo senza confini geografici per una lettura
trasversale delle informazioni, per l'approfondimento e la conoscenza.

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M A G A Z I N E S  punti di accesso per navigare le parole stampate:
http://undo.net/magazines

# Favelas Design
Fernando e Humberto Campana. Intervista di Marco Ligas Tosi su Impackt n.1/07
http://undo.net/cgi-bin/undo/magazines/magazines.pl?id=1177343021&riv=impackt

# Viviana Siviero intervista Daniel Spoerri
su Espoarte n.46, aprile - maggio 2007
http://undo.net/cgi-bin/undo/magazines/magazines.pl?id=1177159473&riv=espoarte

# Geografie del concetto ed esercizi di liberta' nell'eta' della tecnica
di Ubaldo Fadini su Millepiani n.32
http://undo.net/cgi-bin/undo/magazines/magazines.pl?id=1177414155&riv=milpiani

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S  P  O  T

        MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
        VERTIGO

Il nuovo museo apre con una grande mostra sugli sconfinamenti e le contaminazioni tra le arti a partire dalle avanguardie storiche novecentesche, per affermare l'interdisciplinarieta' linguistica e gli intrecci multimediali di ieri e di oggi. Oltre 400 opere tra cui libri d'artista, film, installazioni, quadri e fotografie; a cura di Gianfranco Maraniello e Germano Celant. Dal 5 maggio.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177687257

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E  V  E  N  T  I     D  I     O  G  G  I    [  30  /  4  /  2007  ]

        Bologna, Ina Assitalia e Grafique Art Gallery
        ALI HASSOUN
        dal 30/4/2007 al 23/5/2007

La mostra raccoglie tra le due sedi una ventina di opere che formano un percorso omogeneo e coerente: l'artista si fa traduttore di culture diverse ma confrontabili, che convivono nello spazio perfettamente orchestrato delle sue tele coloratissime.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177681885
Segnalato da: Memola Angela
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        Verona, In citta'
        VERONARISUONA
        dal 30/4/2007 al 30/4/2007

Situazioni musicali interattive allestite nei principali luoghi pubblici della citta'. Eventi sonori con strumenti inusuali, installazioni musicali e performance come un concerto-balletto per 50 biciclette preparate o una coreografia di danzatori che si esibiscono al suono delle campane.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177682711
Segnalato da: Ufficio Stampa Interzona
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        Roma, Galleria Crispi
        ITALIAN GEOGRAPHIC
        dal 30/4/2007 al 10/5/2007

Fotografi italiani per National Geographic. Le tematiche sono le piu' varie: dai reportage su piccole realta' locali alle inchieste su fenomeni piu' vasti a livello nazionale, dalla cultura alla scienza, dalla paesaggistica al ritratto, dalla foto d'azione allo still life.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177597823
Segnalato da: Galleria Crispi
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        Torino, Banca Intesa Sanpaolo
        MARIA LILLA LILIANA CIMINI
        dal 30/4/2007 al 18/5/2007

Viaggiare tra i colori dei pastelli, degli acquerelli, delle tempere e degli oli, catturando il trascorrere delle stagioni. Cosi', i colori e le stagioni sono un riflesso di tutti gli umori umani.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177683292
Segnalato da: Cimini Arte
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A  L  T  R  I    E  V  E  N  T  I

- Conferenza
Nell'Aula Magna Pietro Manodori, si svolge un contraddittorio sul tema: La fotografia digitale: vera o falsa rivoluzione? Intervengono: Sergio Giusti e Claudio Marra. Conduce Gigliola Foschi.
ore 12 - Reggio Emilia, Universita' degli Studi di Modena e Reggio Emilia
viale Antonio Allegri, 9 (ex Caserma Zucchi)

- Video concerto
Permanent Fatal Error - Deaf Sun/Deaf Blues. Un'opera che si fonda su un costante contrappunto fra due elementi linguistici utilizzati in stretta correlazione, ovvero immagini e suoni musicali. Di e con Olivier Manchion, acoustic guitar, voice, electronics, live loops, e Andrea Bernabini, video live contamination.
Ravenna, Teatro Rasi
Via Di Roma, 39

- Cannabis Rock
Proiezione. L'epopea 'beat' di un gruppo di giovani arrampicatori che dal 1973 al 1975 rivoluziono' il mondo alpinistico piemontese e italiano. Intervengono i protagonisti del documentario, il regista Franco Fornaris ed il produttore Massimo Arvat.
ore 21.30 - Torino, CineTeatro Baretti
via Baretti, 4

- I premi Goya
Rassegna cinematografica organizzata dall'Instituto Cervantes di Roma in collaborazione con la Filmoteca del Ministero degli Affari Esteri spagnolo e FilmStudio80. Oggi: "Habana Blues" di Benito Zambrano Tejero, 2005.
ore 18, 20 e 22 - Roma, Istituto Cervantes
Piazza Navona, 91

domenica 29 aprile 2007

Meno Uno alla May Day


Appuntamento alla May Day il primo maggio!

Premio nazionale di poesia “La Lode” (Scadenza 30/05/2007)

È stata indetta l'Edizione 2007 del Premio nazionale di poesia "La Lode"

Scadenza 30 maggio 2007

Sezioni:
1) poesia singola,laica o religiosa(Max 2 in cinque copie coi dati personali sopra);
2) libro di poesie non anteriore al 2003 in cinque copie coi dati sopra;
3)  fiaba o racconto breve di non più di 3 pagine in cinque copie coi dati sopra.

Non è previsto alcun onere o contributo. Si può partecipare a una o a tutte le sezioni.
Il premio consiste in una accurata recensione ("Lode") delle opere presentate e in volumi omaggio di poesia. E' prevista anche una segnalazione per i lavori più meritevoli.
I lavori della giuria si concluderanno a ottobre-novembre 2007.
Inviare le opere al dottor Armando Romano, Via F. Paolini n. 55 - 00122 Roma
Le opere spedite non saranno restituite. Riceveranno comunicazioni solo i premiati e i segnalati.
Membri della Giuria: Armando Romano (Presidente, scrittore), Noli Angela (scrittrice), Paolo e Valeria Cassone (rispettivamente editorialista e pittrice), Carmelo Pelle (scrittore e due membri precari).
Per informazioni  si può utilizzare l'e-mail: romans2001@tiscalinet.it
I risultati del premio saranno pubblicati nell'Annuario italiano dei Premi letterari.

Emozionante ed emozionato Claudio Baglioni in ' Tutti qui tour '


27 aprile 2007Claudio BaglioniTutti qui tourAlle 21,30 le luci del Pala San Giacomo di Conversano si spengono e, nel buio totale una torcia al centro del palco illumina il pubblico. Dopo alcuni istanti in un’esplosione di musica, colori e luci, il carismatico cantautore romano inizia il suo spettacolare concerto sulle note di “Tutti qui”."La risposta della gente in questo nuovo giro di concerti - ha dichiarato Baglioni - è stata davvero indescrivibile. Abbiamo dovuto aggiungere date su date e l'entusiasmo è sempre stato incontenibile. Anche per questo, per i nove "ritorni" speciali e aggiunti di questo Gran Finale, ho pensato di dare qualcosa in più. Sto architettando qualche apparizione a sorpresa in mezzo alla gente con incursioni musicali tra il pubblico. Ma di sorpresa si tratta e non posso aggiungere altro, se non che sarà davvero un gran finale".Nato a Roma il 16 maggio 1951, il cantastorie di Centocelle canta la vita di tutti i giorni, degli innamorati, dei malinconici e dei problemi della società attuale come “Pace” e “Ragazze dell’est”.Emozionante ed emozionato, come sempre, trasmette la sua passione a tutta la platea costituita da tutte le generazioni che, in circa quaranta anni, lo hanno seguito e amato.Canta tutto il suo repertorio e si esibisce per tre ore senza mai fermarsi, balla in compagnia degli strumenti musicali a volte anche in modo sensuale.Ama scherzare con i suoi musicisti che durante il concerto si spostano continuamente sui quattro angoli del palco quadrato.Sul palco insieme a Claudio Baglioni: Paolo Gianolio (conduzione musicale. chitarre, violoncello, sax baritono, cori), John Giblin (basso, contrabbasso, chitarra), Stefano Pisetta (batteria, virtual drum, percussioni, chitarra), Roberto Pagani (pianoforte, tastiere, vibrafono, clarino, sax contralto, fisarmonica, banjo, viola, chitarra, cori) e Pio Spiriti (violino, tastiere, fisarmonica, melodica, chitarra,cori). Augura a tutti buona fortuna, indossa una giacca dorata per “Cinque minuti” e chiude il suo concerto-spettacolo con un messaggio importante racchiuso in “La vita è adesso”.Bello e semplice, il sempreverde della grande musica italiana rimane sempre sul palco e la sorpresa tanto annunciata di incursioni musicali tra il pubblico per il gran finale non c'è stata , lascia il suo pubblico entusiasta di aver assistito ad un vero e proprio show.
Michele Franco

Oggi eventi: 29/4/2007

PRESSRELEASE: QUOTIDIANO DI CULTURA CONTEMPORANEA
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La cultura come ecosistema: Pressrelease - dove tutto e' in relazione,
territorio d'incontro, luogo senza confini geografici per una lettura
trasversale delle informazioni, per l'approfondimento e la conoscenza.

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E  V  E  N  T  I     D  I     O  G  G  I    [  29  /  4  /  2007  ]

        Roma, Ippodromo delle Capannelle
        DUE MOSTRE
        dal 29/4/2007 al 20/5/2007

Stefano Grasso in "Corsa infinita" presenta fotografie che raccontano un agonismo antico di uomini e cavalli lanciati verso epiche vittorie e spesso verso brucianti sconfitte. In "Polaroid 8-11" Paolo Pittoni racconta di citta' vecchie, sgualcite come cartoline d'altri tempi, luoghi della memoria riconoscibili e sconosciuti, consunti dalla pioggia.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177603216
Segnalato da: Serena Cinquegrana
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        Roma, Centrale Ristotheatre
        ANTONIO IALENTI
        dal 29/4/2007 al 14/6/2007

Le stagioni del mondo. Paesaggi di mare e di cielo, liguri e lombardi, paesaggi della sua terra molisana hanno dato vita alla sua pittura. A cura di Carlo Franza.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177577182
Segnalato da: Carlo Franza
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        Perugia, Galleria Francesca Aversa
        YURI ANCARANI / LAURA HENNO
        dal 29/4/2007 al 16/6/2007

Doppia personale dei nuovi lavori. Ancarani presenta Andrea Doria, video girato nelle atmosfere fantastiche e surreali della zona industriale di Porto Garibaldi al largo di Comacchio. La Henno, artista della nuova scena francese, e' autrice di un lavoro fotografico in cui l'allusione e il non detto assumono il ruolo principale. A cura di Luigi Fassi.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177702681
Segnalato da: Galleria Francesca Aversa
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        Modica (RG), La Veronica
        DOPPIA PERSONALE
        dal 29/4/2007 al 20/5/2007

Le opere di Adelita Husni Bey si presentano come citazione di un Tutto/Reale osservato, ammirato, studiato, e contemplato. La pittura di Sue Kennington si caratterizza per il procedere gestuale. A cura di Marta Casati.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177670065
Segnalato da: Stefania Pilato
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        Cupra Marittima (AP), Galleria Marconi
        CARLA MATTII
        dal 29/4/2007 al 29/5/2007

Un singolare viaggio attraverso la natura; opere pittoriche, fotografiche e scultoree, ci consegnano un paesaggio botanico fantasioso e colorato, in cui i fiori risultano essere protagonisti assoluti.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177685078
Segnalato da: Dario Ciferri
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        Cremona, Galleria Immagini
        ANTONIO MANCINI
        dal 29/4/2007 al 12/5/2007

La pittura di Mancini e' caratterizzata da figure ridotte all'essenza nella forma e nel colore. L'artista fissa sulla tela momenti della realta' che evidenziano l'asetticita', l'indifferenza e il relativismo nei rapporti umani.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177580273
Segnalato da: Antonio Mancini
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        Napoli, Collina del Vomero
        GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA
        dal 29/4/2007 al 29/4/2007

XV Edizione. Per l'occasione, una parata di artisti, musicisti, performer, ballerini, cantanti, attori e mimi, volti noti del mondo della danza, della musica e dello spettacolo insieme a tanti giovani artisti. Direzione artistica di Gabriella Stazio.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177432013
Segnalato da: Raffaella Tramontano
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        Dronero (CN), Museo Multimediale Son de Lenga
        VITO TIBOLLO
        dal 29/4/2007 al 13/5/2007

Da Barcellona a Dronero. Lo colpiscono le diafane bellezze della natura e delle architetture cittadine che egli sente particolarmente vicine. E' un conoscitore della pittura, della vita, della frenesia quotidiana. A cura di Ivo Vigna.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177703301
Segnalato da: Associazione Culturale Liberi Artisti
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        Portogruaro (VE), Galleria ai Molini
        GINO LAZZARIN E CLAUDIO MARCON
        dal 29/4/2007 al 20/5/2007

Le due mostre, composte ciascuna da oltre 25 opere, si propongono di far conoscere i piu' recenti lavori di due tra i piu' interessanti e apprezzati fotografi attivi nel Veneto.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177684662
Segnalato da: Alessandro Lazzarin
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        Alassio (SV), ex Chiesa Anglicana
        MASSIMO PULINI
        dal 29/4/2007 al 3/6/2007

Certi sguardi della pittura. La mostra presenta un confronto tra due importanti serie pittoriche: i dipinti in bianco e nero a olio su "radiografie" mediche - degli anni che vanno dal 1989 al 1996 circa - e le piu' recenti "termografie" iniziate nel 2000 e realizzate con smalti industriali su radiografie e su laminato, dai forti effetti coloristici.
http://undo.net/cgi-bin/press.pl?id=1177703946
Segnalato da: ex Chiesa Anglicana

Aforismi del CorrieredelWeb: G. Hegel

Chi ascolta attentamente l'autentica voce del cuore e della coscienza è illuminato dalla sua verità.

Georg Hegel

Abelardo. Ragione e passione

Sabato 5 maggio 2007, alle ore 16,00 alla Libreria del Castello Sforzesco, Milano. L'Associazione Culturale Italia Medievale è lieta di invitarvi alla presentazione dell'ultimo libro di Andrea Pamparana, “Abelardo. Ragione e passione”.

L’influenza di Abelardo fu immensa. La fine del XII secolo - incautamente definito come un’epoca oscura ma che rifulse invece di formidabile luce - gli deve il gusto del rigore tecnico e della straordinaria capacità di spiegare e farsi capire. Migliaia di giovani lasciavano le proprie case e da tutta Europa si riversavano, dopo lunghi e perigliosi viaggi, nelle scuole di Parigi e di Francia in cui il grande maestro insegnava. Come scrisse il grande filosofo francese Etienne Gilson, “Abelardo ha imposto uno standard intellettuale al di sotto del quale, ormai, non si accetterà più di ridiscendere”. Spirito lucido e cuore generoso, uomo e maestro dominato dalla passione e dalla ragione, tutto era per lui chiaro, anche il mistero.

Amò e fu riamato da una donna, Eloisa, la cui vicenda personale di intellettuale e poi di abbadessa si è intrecciata fino alla morte col suo antico maestro, poi sposo e quindi fratello nella Chiesa. L’incontro con l’altro grande uomo del suo tempo, Bernardo di Chiaravalle, alimentò secoli di leggende e maldicenze. Erano due giganti, si confrontarono e Bernardo sconfisse il maestro Palatino, ma rappresentarono le due facce di una stessa medaglia rilucente di luce, saggezza e santità.

Andrea Pamparana racconta la vita di Abelardo, l’incontro con Eloisa, il confronto con San Bernardo utilizzando la tecnica della moderna fiction. Attento al rigoroso rispetto delle fonti storiche, in particolare l’autobiografia di Abelardo e le Lettere con Eloisa. Quest’ultimo carteggio un documento umano d’una ricchezza e d’una bellezza tali che lo si può considerare fra i più commoventi della storia universale. Il volume è edito da Ancora Editrice nella collana Medievalia con la Prefazione di S.E. Mons. Rino Fisichella, Magnifico Rettore della Pontificia Università Lateranense.

''Il mio Abelardo - spiega Pamparana - e' molto piu' vicino a me di quanto lo sia stato Benedetto e di quanto lo sara' Bernardo di Chiaravalle. E' un uomo molto moderno, espressione piena del XII secolo, un tempo di grande luce a dispetto di quel che comunemente si racconta. Cento anni in cui riluce una grande sapienza che si distribuisce in tutta Europa anche attraverso il cammino delle universita'. Ma Abelardo e' anche un bell'uomo, ha grande charme, piace alle donne. Ed e' amato dagli studenti, che lasciano le loro case di campagna e compiendo percorsi duri corrono numerosi ad ascoltare e a disputare con il Maestro sui grandi temi dello spirito, della filosofia e della teologia''.

''Meraviglioso nelle sue contraddizioni - aggiunge il giornalista Mediaset - Abelardo ha una caratteristica peculiare: non si accontenta del gia'-dato ma vuole discutere con l'autorita'. E' padrone cioe' di una dialettica che porta con forza sia nell'arte del ragionare sia nella vita''. Quanto alla fortuna del pensatore, ''e' stato molto spesso trascurato negli studi perche' l'interesse per questa figura ha privilegiato il grande amore che lo ha legato ad Eloisa''. Di fatto i suoi 'Carmina amatoria' sono piu' conosciuti della 'Dialectica', ma il maestro Palatino e' in verita' piu' filosofo che poeta.

sabato 28 aprile 2007

LAV Sicilia: DUE CAVALLI FERITI AL PALIO DI ACATE (RAGUSA)

 

PALIO DI ACATE (RAGUSA), ENNESIMA MATTANZA:  

DUE CAVALLI  STRAMAZZANO AL SUOLO CON

LE ZAMPE DISTRUTTE

 

LA LAV: ANCORA SANGUE IN ASSURDI PALII PAESANI, MA

PREFETTURA E COMUNE NON FERMANO LA FOLLE CORSA

 

 

Orrore al Palio di Acate, che oggi e fino a domani si corre nella cittadina in provincia di Ragusa, dove poche ore fa due cavalli lanciati nella corsa in una strada del paese sono rovinosamente caduti per terra ferendosi in maniera irreparabile alle zampe. Uno mostrava la zampa visibilmente spezzata ed è stato brutalmente caricato su un camion per destinazione ignota; per l'altro cavallo si è trattato di una vera carneficina: l'asfalto della strada si è macchiato di sangue subito lavato via dagli organizzatori mentre il cavallo, agonizzante, è stato portato via lontano dalla vista del pubblico. Nonostante questa ennesima mattanza né la Prefettura di Ragusa né il Comune di Acate hanno avuto il buonsenso di fermare questa assurda e folle corsa, che continua a svolgersi come se nulla fosse!

 

Durante le prove a cronometro, inoltre, altri episodi hanno confermato l'assoluta pericolosità della corsa ed i maltrattamenti subiti dagli animali: cavalli, imbizzarriti per lo stress e le condizioni di trattamento; fondo stradale assolutamente inadatto, coperto da mattonelle di pece, ecc. Si tratta di palesi e gravissime infrazioni ed irregolarità: l'articolo 8 del DPCM 28 febbraio 2003, infatti, impone la copertura con adeguato terriccio di tutto il percorso; Perché ASL e Prefettura hanno consentito questa macroscopica violazione della legge?

 

La LAV da anni chiede invano al Prefetto di Ragusa di vietare questa folle corsa che, come dimostrano gli ultimi avvenimenti, costituisce una vergognosa ed incivile forma di sfruttamento e di maltrattamento dei cavalli, costretti a correre in un circuito stradale urbano assolutamente pericoloso. Prima dei gravi fatti di oggi la LAV aveva già inviato una diffida al Sindaco di Acate ed al Prefetto, chiedendo l'annullamento del Palio : "Le inidonee caratteristiche, qualità, stratificazione e modalità di posa del substrato bituminoso del percorso della gara ippica - si legge nel documento della LAV - costituiscono un elemento di grave pericolo per l'incolumità dei cavalli nonché, conseguentemente, per fantini, spettatori e addetti. Tali condizioni non sono conciliabili con le esigenze e le caratteristiche di movimento degli animali ".

 

Già lo scorso anno l'Osservatorio Zoomafia della LAV, inoltre, ha inviato un articolato dossier ai vertici provinciali del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Ragusa ed alle Direzioni Distrettuale ed Investigativa Antimafia di Catania , competenti per territorio, denunciando che – dichiara Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Zoomafia - "storicamente le organizzazioni criminali dedite alle scommesse clandestine abbiano sviluppato, in queste manifestazioni, una sicura attività lucrativa consolidata dal controllo del territorio venuto meno alla legalità. In particolare si sottolinea come le corse di cavalli organizzate per le feste religiose vedano la costante presenza di elementi malavitosi direttamente coinvolti nell'organizzazione di corse clandestine che si svolgono in circuito improvvisati. Tale evidenza risulta dalle stesse dichiarazioni rilasciate dalle Forze dell'Ordine a seguito degli interventi compiuti per reprimere le corse clandestine".

 

Ormai in quasi tutta la Sicilia le Autorità di pubblica sicurezza hanno vietato i palii; solo nell'area iblea taluni comuni continuano ad autorizzarli. Proprio per le corse di cavalli della provincia di Ragusa, inoltre, è stata attestata la presenza di soggetti criminali di altre province (Caltanissetta, Catania, Siracusa); in proposito basti citare le operazioni della Polizia di Stato nella zona di Ispica (RG) che ha bloccato una corsa clandestina di cavalli (aprile 2003), segnalando alla Procura di Modica decine di pregiudicati catanesi e siracusani ; un anno prima (ottobre 2002) a Modica la Polizia blocca un'altra gara organizzata da fantini e "cavaddari" delle province di Siracusa e Catania , alcuni dei quali noti pregiudicati "indagati in passato anche per reati particolarmente gravi". Nel 2003, in particolare, i Carabinieri hanno denunciato 5 individui che erano sfuggiti alla cattura durante una precedente corsa abusiva ma che sono stati individuati durante il "Palio di S. Vincenzo" di Acate , a dimostrazione della forte "attrazione criminale" di tali manifestazioni rispetto al mondo dell'ippica clandestina.

 

 

28.04.2007

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LAV Ragusa su IL COMUNICATO STAMPA il 28/04/2007

Il pianista Giuseppe Albanese ... vitalità sovrana


La stagione dei concerti della Fondazione Petruzzelli si è conclusa ieri sera con un concerto di alto livello. Ad esibirsi è stato il pianista Giuseppe Albanese, ventottenne calabrese vincitore di numerosi concorsi pianistici internazionali fra i quali il “Vendome Prize” del 2003 che ha avuto come presidente di giuria Sir Jeffrey Tate.La sua gioventù traspare con forza sul palcoscenico, Giuseppe Albanese ha una grande energia ed una incredibile vitalità, non si risparmia minimamente e sembra che la musica stessa lo ricarichi di tutta l’energia sprecata.Alla fine della prima parte c’era da chiedersi come Giuseppe avrebbe affrontato la seconda avendo eseguito un pezzo di grande virtuosismo e difficoltà tecnica coronato da una fuga finale per la quale sono necessari non solo buoni muscoli, ma anche ottimo cervello.Il pezzo in questione sono state le Variazioni e Fuga su un Tema di G.P. Telemann op. 134 di Max Reger (1873-1916), compositore tedesco che non può essere paragonato ai grandi compositori ma brano nel quale Giuseppe ha potuto mettere in luce tutte le sue qualità di virtuoso, tant’è che a suonare non sembrava un solo pianoforte ma dieci messi insieme.Per non parlare della velocità del braccio nei ribattuti alternati delle braccia, erano talmente veloci che della mano rimaneva solo la scia come in una fotografia mossa e sfuocata.La seconda parte ha presentato brani dei grandi compositori che il pubblico non si stancarebbe mai di ascoltare:la Polacca-Fantasia op.61 di Chopin (1810-1849), la “morte di Isotta” di Wagner-Liszt (1811-1886), L’isle joyeuse di Debussy ( 1862-1918) e La Valse di Maurice Ravel (1875-1937).L’interpretazione di Chopin molto ispirata nel suono e nel fraseggio è stata coerente e unitaria, Giuseppe Albanese è stato capace di dare una logica consequenziale alla Fantasia che dal punto di vista formale è molto complessa e libera.La “morte di Isotta” è sempre emozionante, i tremoli della mano sinistra sembravano foglie mosse dal vento e con grande temperamento il pubblico ha potuto sentire la tragicità della disperazione dell’amore e della morte.Grande euforia e gioia per Debussy, ricerca timbrica e slancio emotivo. La Valse di Ravel che è uno dei pezzi più virtuosistici del repertorio è stato eseguito in tutto il suo turbinio di danza, con richiami ben evidenti ai timbri orchestrali, cosa c’è di più geniale di una tale composizione?Il pubblico ha acclamato Giuseppe che ha concesso due bis, il sognante Notturno per la mano sinistra di Scriabin e le spiritose Scintille di Moszkovsky-Horowitz. A Giuseppe tutti i nostri auguri per una carriera in crescita.
Viviana Velardi

BARI – Bonnie Prince Billy in concerto


Grande evento nel fortino del borgo antico di Bari all’interno della rassegna Planet of Sound: si è esibito Bonnie ‘Prince’ Billy.Will Oldham (in arte Bonnie Prince Billy) uno dei nomi più emblematici del cantautorato statunitense, la sua, una prolifica carriera suddivisa tra gli pseudonimi Palace Brother, Palace Songs e Palace, assunti soprattutto nel corso degli anni ’90, per poi giungere a lavori di ultima produzione che firma con lo pseudonimo con il quale si è presentato anche all’intimo e caloroso pubblico di Bari. Questo continuo mutamento del nome, certamente ha corrisposto, nel susseguirsi degli anni, alle svariate collaborazioni con artisti più disparati e pertanto ad una sua metamorfosi evolutiva.Oggi Oldham è una certezza, le sue sonorità se pur così frastagliate sono certamente accomunate da un filo conduttore tipicamente folk e country.Il suo rock-folk così spigoloso riesce a cantare la vita, sviscera, nelle sue canzoni-poesie, ogni argomento più intimo e intimista. L’amore, il sesso, la morte e lo stesso cantare sono espressi nei suoi testi in un perfetto connubio di cuore e bile che rendono ogni canzone un capolavoro.Come la sua voce che si spezza e si mostra sempre un po’ stonata ma in grado di ammaliare incantare e produrre ogni volta un’opera di fragilità e dolcezza.La sua musica non è originale, discende, infatti, dalla tradizione americana folk ma la sua forza e la sua empatia certamente lo rendono paragonabile e diretto discendente di Nike Drake, di Cohen, di Johnny Cash. E proprio con quest’ultimo Bonnie Prince Billy ha anche duettato nella canzone ‘I see a Darkness’. Insomma, regalando due ore di continue emozioni, accompagnato solamente dal batterista che sembrava sognare mentre sfiorava leggermente il suo strumento, Oldham, non si è risparmiato, ironico e cordiale ha interagito qualche volta con il pubblico per poi tornare a immergersi nella sua musica. Quasi spiritato e assorto accarezzava dolcemente la sua chitarra, estraniato spesso si lasciava sopraffare dalla sua fisicità che si espletava con tipici movimenti folk e strane espressioni del volto. Insomma una malinconia, quella di Will Oldham, protesa forse verso una certa speranza che continua a mostrare come la propria voce possa cantare la vita, la sua vita.
Luana Martino

Musica&Cinema


Musica e Cinema
Proiezione, conferenza e musica dal vivo


Scene e musiche da
The Mission, Canone inverso, Shakespeare in Love, Schindler’s list, Fantasia 2000

Associazione ImmaginArte
in collaborazione con Cinema Teatro Nuovo

6 maggio 2007 - h. 16.00
Teatro Nuovo (Abbiate Guazzone – Tradate)

Violino Carlo Taffuri
Relatore Alessandro Cadario
Seguirà aperitivo
Ingresso: € 5,00






Da che l’uomo è apparso sulla terra la musica, intesa come richiamo, come ritmo del lavoro, come lamento, come ritualità, è un elemento sempre presente a scandire la giornata.
Ognuno di questi gesti primitivi ha trovato nella sua evoluzione una forma musicale, una grammatica e una letteratura.
Del resto, l’uomo ha da sempre avuto una “colonna sonora” nella vita reale che ha molto influenzato l’immaginario e la mente musicale: il rumore del mare, il canto del vento nel deserto, il ritmico distillare della pioggia, il canto degli uccelli, il rombo del tuono…
La musica fa parte della nostra vita di tutti i giorni e crea “un continuum” tanto che alcuni compositori, frastornati dai rumori della città e della civiltà moderna, hanno scelto nel “silenzio” la nuova ricerca della musica.
Nella sua evoluzione, il linguaggio musicale ha cercato una forma che fondesse musica e immagine come forma d’arte completa che riproducesse la realtà: l’Opera, il Singspiel, il Musical e infine il Cinema.
Nasce anche una nuova musicologia che racconta la musica attraverso il cinema partendo, quindi, da un background comune consolidato e non da un approccio più sterilmente teorico.
Così sarà facile avvicinarsi e capire anche quella musica che non ci sogneremmo mai di ascoltare se non ci avesse incuriosito per qualche strano motivo.


Carlo Taffuri si diploma in violino nel 1998 al Conservatorio "G.Cantelli" di Novara sotto la guida del M° Antonello Leofreddi. Prosegue la sua formazione violinistica dapprima presso l'Accademia di musica di Erba con il M° Stefan Coles e poi all'Accademia "Santa Cecilia" di Portogruaro con i M° Julia Berinskaia e Caterina Carlini. In seguito, si perfeziona con i Maestri Virginia Ceri e Alessandro Moccia. Frequenta, inoltre, diverse master class con violinisti di livello internazionale tra cui: Mariana Sirbu, Stefan Gheorghiu e Sergei Girshenko.
Collabora con diversi teatri e orchestre italiane, con diversi gruppi da camera e formazioni orchestrali tra cui l'orchestra del Teatro Sociale di Como, l'orchestra dell'Insubria, l'orchestra du Mont Blanc (di cui è anche spalla) e l'orchestra de I Musici Estensi.
Molto rilevante è anche la sua attività didattica: ha conseguito l'abilitazione di 1° livello per la Ritmica strumentale e il 5° livello per l'insegnamento del violino con il metodo Suzuki all'Istituto Italiano Suzuki di Torino studiando con Lee Robert Mosca e Liana Mosca.
Dal 2003 insegna strumento ed esercitazioni orchestrali nei Centri di Ricerca per l’Educazione Musicale - Suzuki (CREM) di Como e di Varese dell’Associazione ImmaginArte. È titolare della classe di strumento al Liceo Musicale "V. Bellini" di Tradate (VA) dove ha, inoltre, fondato un'orchestra d'archi giovanile con cui ha tenuto diversi concerti nelle province di Varese e di Milano, spaziando dal repertorio barocco a quello contemporaneo.
Dal 2003 è fondatore e Presidente dell'Associazione musicale ImmaginArte, realtà di Tradate che promuove stagioni concertistiche di musica da camera e di orchestra, i Centri di Ricerca per l’Educazione Musicale (CREM) di Varese e di Como con metodologia Suzuki e progetti didattici (nelle scuole di ogni ordine e grado, anche nell'ambito della rassegna Teatro Sociale Junior del Teatro Sociale di Como).

Alessandro Cadario si è diplomato alla scuola violinistica di Felice Cusano ottenendo numerosi riconoscimenti nazionali e borse di studio tra cui il primo premio alla rassegna "Città di Vittorio Veneto”. Ha poi conseguito la Laurea in Musica Corale e Direzione di Coro con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio "G. Verdi" di Como, dove sta portando a termine il Triennio Superiore di composizione con Ivan Fedele. Laureato in direzione d’orchestra presso il conservatorio “G. Verdi” di Milano con il massimo dei voti, si sta perfezionando con Aldo Ceccato e Gianluigi Gelmetti presso l’Accademia Chigiana.
Ha frequentato l’Accademia Europea della FENIARCO per giovani direttori di coro studiando con Gary Graden e Filippo Maria Bressan, si è poi perfezionato con Tõnu Kaljuste, Kurt Suttner e Frider Bernius. Ha rivolto nel suo studio particolare attenzione ai gruppi vocali partecipando a varie master class con i Kings’ Singers.
Fondatore e direttore artistico dell’ensemble vocale “Ottava Nota”, ha diretto diverse “prime assolute” di compositori come Bruno Bettinelli ed è stato inoltre invitato a tenere il concerto ufficiale per il suo novantesimo compleanno. Il gruppo si è inoltre esibito con gli Swingle Singers durante la prima edizione del Festival Internazionale di canto a cappella “Solevoci”. Con questa formazione ha vinto il premio speciale come miglior gruppo italiano al 41° Concorso Internazionale “A. Seghizzi” e il primo premio assoluto al “2° Concorso di Polifonia Vocale” di Lugano.
Fa parte della commissione giovanile di Europa Cantat ed è invitato come membro di giuria e docente a corsi, master class e concorsi nazionali ed internazionali. Ha vinto numerosi premi di composizione in ambito internazionale (tra cui: Università di Bologna nel 2000, Governo delle Canarie nel 2003, Lugano nel 2004 e Università di Torino nel 2005) trascrivendo anche brani per artisti quali Carl Anderson, Anna Caterina Antonacci e la PFM. Ha registrato inoltre sia come direttore che come compositore per la RAI (Radiotelevisione Italiana). Riceve commissioni da enti lirici e sinfonici e le sue composizioni sono state eseguite in Spagna, Germania, Irlanda, Lettonia, America, Argentina, Panama, Turchia, Israele, Regno Unito, Svizzera e Italia in particolare dalla Real Filharmonìa de Galicia a Santiago de Compostela, dall’ orchestra “Haydn” di Bolzano, da “I pomeriggi Musicali” di Milano, dalla “Symphony of Americas” e in stagioni musicali come il “Ravenna Festival”. Ha inoltre in programma per il 2008 una prima per coro e orchestra alla Carnegie Hall di New York. Dal 2003 è direttore principale dell’orchestra “I Musici Estensi” con cui ha realizzato la sua prima opera “Internet” su libretto di Lorenzo Arruga.
Ha diretto in Israele, America e in Lettonia (il Riga Chamber Choir).

Info: +39 0332.470505 - +39 335.7529131 - www.associazioneimmaginarte.it

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